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Movimento Legge Rifiuti Zero per l'Economia CircolareContactsForgotten your password? Enter you email address and you will receive a message with instructions to recover your password.
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UNA VITTORIA DAL BASSO, UN PASSO AVANTI VERSO IL FUTURO
Il 24 aprile 2018 il TAR del Lazio ha pubblicato l’ordinanza in merito al nostro ricorso, col quale avevamo impugnato il decreto attuativo dell'art. 35 del decreto Sblocca Italia, sollevando due questioni pregiudiziali alla Corte di Lussemburgo e, di fatto, riconoscendo le nostre ragioni in merito al mancato rispetto della corretta gerarchia dei rifiuti e alla mancata effettuazione della VAS. Ora manca solo l’ultimo passo, vincere il ricorso alla Corte di Lussemburgo. Un passo che può davvero rappresentare un grande momento per il prosieguo del passaggio verso un’economia circolare, una vittoria che oltre ad un grande valore simbolico porterebbe con sé un impatto enorme dal punto di vista giuridico per la sua immediata applicazione in tutti i Paesi europei, aspetto fondamentale in termini di legittimazione e orientamento delle politiche dei governi in questa direzione, come ci spiega il nostro legale, l’avvocato Antonello Ciervo.
PERCHÈ IL CROWDFUNDING
Quest’ultima battaglia comporta costi economici non indifferenti, sia in termini di spese legali che di risorse necessarie per garantire forza e visibilità alla nostra azione. Quest'ultimo è un aspetto fondamentale: coinvolgere sempre più persone, mettere in rete sempre più realtà, contribuire allo sviluppo di un'opinione pubblica consapevole ed informata, significa acquisire un peso e una forza maggiore per sostenere ciò che è giusto. Nel corso degli anni abbiamo raggiunto grandi obiettivi, siamo riusciti a creare e a consolidare ampie reti che si battono a tutela dell'ambiente e della salute, con l'obiettivo di un passaggio ad un diverso modello di sviluppo. Ora però l'obiettivo a portata di mano è molto più grande. Con la vittoria presso la Corte di Giustizia Europea la possibilità di un cambiamento reale è vicina, una sentenza favorevole infatti avrebbe carattere vincolante per tutti i paesi membri dell'Ue. Questo grande obiettivo però necessita di forze e risorse maggiori. Per questo la tua donazione è importante. La vittoria al TAR del Lazio ha creato un momento favorevole che abbiamo assolutamente il dovere di cogliere. Oggi anche tu hai la possibilità di schierarti al nostro fianco! Il tuo aiuto ci permetterà di affrontare le spese legali necessarie per sostenere il ricorso in Europa e di informare e sensibilizzare più persone possibile, così da avere sempre più forza nel rivendicare il nostro diritto ad una società più equa e sostenibile. NEXT STEP EUROPE! PER UNA VERA ECONOMIA CIRCOLARE.
CONTRADDIZIONI E RISCHI ART.35 SBLOCCA ITALIA
Nato con l’alibi di evitare le procedure di infrazione della Ue in merito al massiccio ricorso alle discariche, l’Art. 35 risulta pieno di contraddizioni. Costruire nuovi inceneritori ed aumentare il carico termico di quelli esistenti, il tutto senza effettuare una valutazione ambientale strategica (VAS), significa aumentare in modo massiccio le emissioni in atmosfera di polveri sottili contenenti sostanze tossiche e cancerogene. Ma significa anche puntare su un modello industriale speculativo, rafforzando il monopolio di quattro grandi società multi-utility italiane che fanno profitti attraverso gli incentivi pubblici inseriti nella bolletta elettrica, tralasciando e addirittura ostacolando quello che è il punto focale del nuovo paradigma europeo dell’economia circolare, ossia il recupero di materia attraverso pratiche come il riciclo e il riutilizzo. Sono ben 8 i nuovi impianti di icenerimento previsti, tutti nel Centro Sud e per circa 1,8 milioni di tonnellate annue di rifiuti da bruciare, senza considerare il potenziamento dei 40 impianti esistenti, localizzati soprattutto nel Nord, corrispondente ad un altro milione di tonnellate annue di rifiuti da incenerire.
Queste “previsioni nazionali impiantistiche” vengono addirittura definite “infrastrutture e insediamenti strategici di preminente interesse nazionale", senza riconoscere un ruolo simile agli impianti volti al trattamento dei rifiuti ai fini di riciclo e riuso. Recenti indagini scientifiche di enti pubblici hanno oramai dimostrato il nesso diretto tra l’immissione in atmosfera di polveri ultrasottili contenenti sostanze tossiche che si accumulano nella catena alimentare, e l’aumento vertiginoso di malattie cancerogene e danni al patrimonio genetico, in particolare nei bambini delle comunità che vivono nel raggio di venti chilometri da questi impianti. Sarebbe però una grande leggerezza ridurre la pericolosità degli inceneritori solo alle comunità che vivono in prossimità di inceneritori di rifiuti, essendo dimostrato che i venti favoriscono la diffusione di queste particelle ultrasottili a centinaia di chilometri di distanza dagli impianti stessi, trasportando molecole di diossine e metalli pesanti, particolarmente dannose per la salute umana.Sono queste le ragioni che ci hanno spinto a ricorrere contro il decreto attuativo dell’articolo in questione e a perseverare in questa battaglia legale fino all’ordinanza del TAR del Lazio del 24 aprile che, finalmente, ha riconosciuto la validità delle nostre istanze consegnando a noi, e alla cittadinanza tutta, una grande vittoria.
IL NUOVO PARADIGMA DELL'ECONOMIA CIRCOLARE
Produzione, consumo, recupero e smaltimento: questi gli elementi alla base del processo di produzione all'interno del paradigma economico in cui siamo immersi. Un sistema che, di fronte alla continua crescita della domanda di risorse e ai costi, economici e ambientali, mostra chiaramente la sua inadeguatezza. Il Movimento Legge Rifiuti Zero per l’Economia Circolare si identifica in una società basata su una vera “sostenibilità planetaria”, in cui occorre rimettere in equilibrio il sistema di produzione e consumo attuale con la disponibilità delle risorse e con la tutela dell’ambiente naturale, attraverso una nuova visione di sviluppo denominata“Economia Circolare”.Un nuovo modello in cui la produzione e gestione di scarti venga progettata per evitare di produrre rifiuti non riciclabili, in cui la generazione e distribuzione di energia avvenga da sole fonti rinnovabili e in cui la dimensione locale trovi valorizzazione. Alcuni segnali incoraggianti sono arrivati dall’Unione Europea, con l’adozione di un pacchetto di misure sull'economia circolare e con l’approvazione delle quattro recenti Direttive Europee del 30 maggio. Queste stabiliscono una gerarchia dei rifiuti che dà priorità alla riduzione, al riuso, al riciclo ed al recupero di materia, evidenziando come queste modalità di corretta gestione dei rifiuti non siano più una battaglia di pochi ma un obiettivo concreto delle istituzioni europee. Purtroppo però non sempre le istituzioni nazionali sembrano recepire e sostenere in maniera forte e coerente questa transizione, come avvenuto nel 2014 in Italia con il cosiddetto decreto Sblocca Italia che, con l’art 35, si pone in aperto contrasto con questo processo dando priorità all’incenerimento dei rifiuti.
CHI SIAMO
Il Movimento Legge Rifiuti Zero per l’Economia Circolare fin dalla sua nascita si identifica con il paradigma dell’economia circolare. Siamo nati per essere componente attiva del cambiamento verso una dimensione umana più sostenibile, per questo ci impegniamo in attività di sensibilizzazione e in iniziative di carattere giudiziario, attraverso le quali difendere in maniera concreta questi principi. Tutela dell’ambiente (in particolare rispetto al ciclo dei rifiuti), incoraggiamento al risparmio energetico e alla diffusione di sistemi di produzione da fonti rinnovabili, monitoraggio sanitario e rilevazioni dell’inquinamento ambientale sono solo alcuni degli ambiti di riferimento della nostra azione. Negli ultimi anni abbiamo promosso la campagna “Cambiamo l’aria”,con lo scopo dicolmare il vuoto normativo sul diffuso e nocivo “inquinamento olfattivo” prodotto dagli impianti di varie attività industriale ed agricole, sostenendo al contempo l’introduzione di norme per disincentivare l’incenerimento (compresa la “Waste Tax”) e l’incremento dell’importo del Contributo Ambientale CO.NA.I. - (C.A.C.) riconosciuto ai Comuni ed alle piattaforme convenzionate per favorire le attività di raccolta - riciclaggio e recupero delle varie frazioni differenziate. Radicati nel territorio, ma sempre orientati al lavoro in rete con tutte quelle realtà locali che, in tutto il mondo, vivono e sostengono questa visione, siamo stai tra i principali promotori della rete europea A.C.E. – Alliance for the Circular Economy -, una rete formata da molte associazioni nazionali ed internazionali che perseguono lo scopo di una tipologia di sviluppo in Europa che porti verso l’obiettivo Zero Rifiuti – Zero Emissioni – Zero Chilometri – Mobilità Sostenibile.
TRASPARENZA
Crediamo fortemente nel valore della trasparenza, per darti la possibilità di sostenere questo progetto con consapevolezza piena della bontà del nostro operato. Per qualsiasi informazione legata alle nostre attività e alla campagna di crowfunding, consulta i materiali presenti nella gallery oppure visita il nostro sito internet o la nostra pagina Facebook.
E se hai altre domande non esitare a contattarci all'indirizzo sbloccaitaliagameover@gmail.com
PER SAPERNE DI PIÙ
Nelle sezioni "Gallery" e "Community" potrai trovare diversi materiali con cui approfondire le tematiche trattate. Abbiamo messo a tua disposizione studi scientifici, considerzioni giuridiche, riflessioni e diversi video, così da mettere a vostra disposizione quanti più strumenti possibile per un'informazione completa e consapevole.
ENGLISH VERSION
THE CIRCULAR ECONOMY: A NEW PARADIGM
Production, consumption, recovery and disposal are the building blocks of production in today’s economic paradigm. Not surprisingly, given the non-stop growth in demand for resources and their economic and environmental cost, the system is clearly showing its weaknesses. The Movimento Legge Rifiuti Zero per l’Economia Circolare [Zero Waste for a Circular Economy Law Movement] is working for a society based on true “global sustainability”. It fights for a transition from today’s production- and consumption-based model to a model based on available resources and protecting the natural environment, as part of a vision for development known as the “Circular Economy”. In this new model, materials are designed to be produced and managed in a way that avoids un-recyclable waste. In this new model, power is generated and distributed solely from renewables, at all times taking local requirements into account. The European Union has been offering encouraging signals. It has adopted a package of measures on the circular economy; on May 30, it approved four recent European Directives that establish a hierarchy for waste, prioritizing reduction, reuse, recycling and recovering materials, and enshrining the belief that correctly handling waste is no longer a battle for the few but a tangible objective for the institutions of Europe. Unfortunately, national institutions do not always incorporate and support this transition with the relevant strength and consistency. A case in hand: in 2014, Italy passed article 35 of the so-called Sblocca Italia Decree, which, by prioritizing waste incineration, openly clashes with this process.
THE CONTRADICTIONS AND RISKS OF ARTICLE 35, THE SBLOCCA ITALIA DECREE
Conceived to avoid EU infringement proceedings against Italy’s widespread use of landfill, article 35 is a veritable hive of contradictions. Building new incinerators and raising the thermal load of existing incinerators without any strategic environmental impact assessment has massively increased atmospheric emissions of fine particulates filled with toxic and carcinogenic substances. It means putting the onus on a speculative industrial approach, strengthening the monopoly power of four major Italian multi-utility companies whose profits are guaranteed by public subsidies that are paid for through electricity bills. Not only does this approach ignore the central focus of the new European paradigm – the circular economy, in which materials are recovered through recycling and reuse – it actively hinders it. As many as eight new incinerators were scheduled to be built, all in Central and Southern Italy, to burn an extra 1.8 billion tonnes of waste annually. On top of this, forty existing plants are being expanded, mostly in Northern Italy,corresponding to another million tonnes of incineration each year.
A BOTTOM-UP TRIUMPH AND A STEP TOWARDS THE FUTURE
On April 24, the TAR Lazio Court issued its Order on our appeal, our challenge against the Implementation Decree for article 35 of the Sblocca Italia Decree on two grounds prejudicial to the Court of Luxembourg. In a de facto sense, the Court acknowledged our arguments, citing the failure to observe a proper waste hierarchy, and the failure to conduct an Environmental Impact Assessment. Now to move on to the final step: to win the appeal at the Court in Luxembourg, in what will be a true landmark ruling for the circular economy. Winning in Luxembourg is not just a symbolic victory: given that it will be immediately applicable across Europe’s nations, it will have a major impact at legal level. As our legal adviser, Counsel Antonello Ciervo, informs us, it will be vital to legitimize and promote government circular economy-oriented policies.
WHY CROWDFUNDING…
This most recent battle comes at significant economic cost, both in terms of legal fees and the people we need to ensure that our impact is as powerful and high-profile as possible. It is fundamental to involve more people, to create more and more pro-active networks, and to ensure that public opinion is informed and aware. All of this means that we must scale up and work even harder to achieve the goals we’re pursuing. We have done so much over the years. We have created and consolidated wide-ranging networks to protect the environment and our health; we have continued to push for a step-change, for a different template for development. Right now, the prize before us is bigger than ever. Winning at the European Court of Justice will bring real change much closer. A ruling in our favour would be binding on all EU member countries. Such a major objective requires great resources and significant strength. This is why your donation is so important. The win at the Lazio Regional Administrative Court puts wind in our sails. Stand shoulder-to-shoulder with us in this fight! Your help allows to pay for the legal advice we need to back this appeal in Europe. It helps us inform and raise awareness among as many people as possible, strengthening this stand for the right to a more equitable, more sustainable society. EUROPE, HERE WE COME! FOR A TRUE CIRCULAR ECONOMY…
ABOUT US
The Movimento Legge Rifiuti Zero per l’Economia Circolare was founded to support a circular economy approach. Our raison d’être is to be a pro-active vector of change towards a more sustainable human society. We strive to raise awareness and pursue legal actions to tangibly defend these founding principles. We work in the following areas: protecting the environment, especially when it comes to the waste cycle; fostering energy saving; disseminating power generation based on renewables; health monitoring; and measuring pollution of the environment. Recent campaigns include “Cambiamo l’aria” [Let’s Change the Air], a fight against the lack of legislation on the widespread, harmful “olfactory pollution” produced by various industrial and agricultural installations: we have worked hard to introduce legislation to de-incentivize incineration (including a “Waste Tax”), while raising levels of Contributo Ambientale CO.NA.I. - (C.A.C.) subsidies paid to Municipalities and to platforms with which agreements are in place to encourage collection/recycling and recovery of the various types of waste collected separately. We act locally, with an eye to working online with other local organizations that, around the globe, believe in and support our vision. We are a leading promotor of the European Alliance for the Circular Economy (ACE), a major network of domestic and international organizations that want Europe to follow a development approach for Zero Waste – Zero Emissions – Zero Kilometres – Sustainable Mobility.
TRANSPARENCY
We are strong believers in the value of transparency. We want to give you the opportunity to support this project, fully-informed about the scrupulous way in which we operate. To find out about what we do and our crowdfunding campaign, take a look at the material in the gallery, on our website and our Facebook page. For any other questions, don’t hesitate to contact us at sbloccaitaliagameover@gmail.com
FIND OUT MORE
Please consult the selection of materials available in the “Gallery” and “Community” sections to learn more about these issues. You’ll find scientific research, legal opinions, editorials and a number of videos so you can get completely up to speed on the issues.
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