Una campagna di
Stefano FilippiniContattiInserisci il tuo indirizzo email: ti invieremo una nuova password, che potrai cambiare dopo il primo accesso.
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Ho cominciato a scrivere parecchio tempo fa, avevo 14 anni. Poi a 18 anni ho aperto un blog che si chiama "Aforismi di un pazzo", e ho cominciato a scrivere articoli a sfondo sociale e recensioni di libri anche di autori di piccole case editrici.
Un giorno, riascoltando per l'ennesima volta "Coda di lupo" di Fabrizio De André, sono stato folgorato da questa storia che ha cominciato a macinarmi in testa: riproporne il protagonista, che si muoveva sullo sfondo delle lotte del Movimento del '77 come l'archetipo del dissidente, che partecipa, in un futuro molto prossimo, ad una delle lotte più belle e riuscite degli ultimi 50 anni: la resistenza al TAV in Val Susa.
Un sotterraneo anonimo. Un pavimento in calcestruzzo, polvere, pilastri nudi e vecchi. E sangue.
Un imprecisato servizio segreto italiano ha un prigioniero, un dissidente che si chiama Coda di Lupo. E vuole farlo parlare, con ogni mezzo necessario.
E Coda di Lupo parla, si racconta, scandendo la sua vita sulle note dell’omonima canzone di Fabrizio De André, dall’infanzia e il G8 di Genova fino agli ultimi, disperati anni di resistenza in Val Susa.
Un romanzo che parla di lotta, di resistenza, di Stato, di sofferenza, di morte. E della gioia di lottare, nonostante tutti i sacrifici che questo comporta.
Un romanzo che canta gli dei dei del nostro secolo, dal secondo dopoguerra ad oggi: il dio degli inglesi, il dio perdente, il dio goloso, il dio della Scala, il dio a lieto fine, il dio fatti il culo. Il dio senza fiato. Dèi falsi, a cui non devi credere mai.
La biografia di un attivista, che come nella Coda di Lupo del cantautore genovese, diventa un archetipo del dissidente, fino al finale. Che è lo stesso della canzone di Faber: chitarra elettrica. Assolo. Fade out.
Stefano Zorba, pseudonimo di Stefano Filippini, nato a Brescia nel 1983 vive a Rezzato in provincia di Brescia. Rapper dal 2001, ha pubblicato quattro album autoprodotti e attualmente sta producendo un progetto con altri rapper di varie nazionalità chiamato “Sons of Babel”. E’ anche un attivista NoTav di Brescia, impegnato da anni nelle lotte ambientali con il Gruppo Antinocività Rezzato e poi con la Rete Antinocività Bresciana. E’ al suo primo romanzo.
Il romanzo è steso e completato.
Manca un serio lavoro di editing, un fotografo che realizzi la foto di copertina e un grafico che ne curi la stesura definitiva. Oltre, naturalmente, alle spese di stampa del romanzo in formato cartaceo per una tiratura di 200 copie.
Grazie al tuo contributo tutto questo potrebbe venire realizzato.
Grazie in anticipo per l'attenzione e per essere arrivato fin qui!
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