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Il progetto nasce dalla volontà di trasformare un’area pubblica abbandonata e degradata, a nord del comune di Marsciano (PG) nei pressi del borgo di Spina, in un teatro naturale dedicato alla cultura, alla comunità, al paesaggio.
Questa zona dell'Umbria è stata segnata dal terremoto del 2009 e dalla lunga ricostruzione che ne è seguita, conclusa solo nel 2020, che ha ulteriormente aggravato lo spopolamento dei suoi borghi e l’abbandono di aree preziose del territorio. Oggi più che mai è urgente restituire valore e vita a questi luoghi, creando infrastrutture culturali che possano diventare punti di riferimento e occasioni reali di sviluppo. Sostenere questo progetto significa dare vita a un nuovo spazio di bellezza e incontro dove arte, conoscenza e natura si intrecciano, regalando nuove opportunità a un territorio autentico che ha bisogno di visione e futuro.
L'idea del TTU nasce dall’Associazione di promozione sociale Spin-A Enhancing People organizzatrice del Gecko, Festival dedicato ai grandi cambiamenti del nostro tempo che da sette anni porta cultura di qualità nel territorio, con una rete di artisti, operatori e partner consolidata.
Spin-A lavora per la valorizzazione del paesaggio e l’inclusione sociale attraverso la cultura e la divulgazione scientifica, collaborando con enti pubblici e privati. Questa esperienza ci rende un soggetto credibile, competente e radicato per realizzare il TTU insieme al Comune di Marsciano che ne è partner attivo.
Il Teatro della Terra d’Umbria sarà un teatro naturale immerso nel paesaggio, realizzato con materiali locali e un approccio completamente sostenibile, pensato per valorizzare la bellezza del territorio senza alterarne l’equilibrio.
Al centro sorgerà un palcoscenico a cielo aperto, pronto ad accogliere eventi culturali, artistici e divulgativi, che renderanno questo spazio vivo durante la stagione estiva. Attorno al palco prenderanno forma le gradinate integrate nella natura, capaci di ospitare fino a 500 persone, unendo la suggestione dell’ambiente naturale al comfort di una vera infrastruttura culturale.
Il progetto prevede anche un’aula verde dedicata ad attività educative e laboratori per scuole e associazioni, trasformando il teatro in un luogo di formazione e crescita per le nuove generazioni. A completare l’opera, una rete di percorsi panoramici e artistici collegherà il TTU ai borghi e ai castelli circostanti, creando un itinerario capace di intrecciare natura, storia e cultura in un’unica esperienza condivisa.
Il Teatro della Terra d’Umbria non è solo un progetto, è un luogo di tutti che parla a tutti. Sarà l’emozione di uno spettacolo sotto le stelle per i turisti e spettatori, la possibilità per i residenti di avere finalmente uno spazio dove incontrarsi, la scoperta per i ragazzi e le scuole che potranno imparare all’aperto, a contatto con la natura. Sarà anche la casa di artisti e operatori culturali, pronti a dare vita a nuove idee e progetti, e un’occasione concreta per le imprese locali, che parteciperanno con il loro lavoro e le loro competenze.
Il 6 settembre 2025, dopo un incredibile quanto entusiasmante lavoro di ripulitura e bonifica dell'area, il futuro TTU ha ospitato il suo primo evento: una lunga notte di spettacoli tra musica, teatro, cinema, divulgazione e talk in occasione dell’apertura della 7° edizione del Festival Gecko alla quale hanno partecipato oltre 600 persone.
Una serata "Test" che ha confermando le potenzialità del luogo straordinario come spazio naturale di cultura e socialità, resa possibile solo grazie ai soci e ai volontari che si sono spesi per una prima pulizia dell'area gettando le basi di una trasformazione che oggi ha bisogno del sostegno di tutti per crescere.
Il percorso del Teatro della Terra d’Umbria proseguirà questo autunno con le attività di fundraising, fondamentali per avviare i primi lavori. A dicembre prenderà forma il progetto architettonico, ingegneristico e ambientale, che guiderà tutte le fasi successive.
Da marzo 2026 inizieranno i lavori sul campo: la bonifica dell’area e la modellazione del terreno, realizzati con grande attenzione al paesaggio e a zero impatto ambientale. In primavera, tra aprile e maggio, sarà il momento della costruzione della piattaforma scenica, dei gradoni naturali in erba e pietra, e dei percorsi di accesso pedonali e di servizio, insieme all’attivazione delle infrastrutture di base come tracciamenti, allacci e servizi essenziali. L’estate segnerà la conclusione del cantiere: tra giugno e luglio verranno eseguiti i collaudi tecnici e le verifiche di sicurezza e accessibilità, così che a agosto 2026 il TTU possa finalmente aprirsi al pubblico con la sua inaugurazione e i primi eventi culturali. (Rendering TTU pianta dx)
Sostenere il Teatro della Terra d’Umbria significa contribuire alla nascita di un nuovo spazio dove arte, conoscenza e natura si incontrano per dare nuove opportunità a un territorio autentico che ha voglia di futuro. Grazie al sostegno di Fondazione Perugia, ogni euro donato vale doppio: il tuo contributo raddoppia e ci aiuta a trasformare un’area meravigliosa ma inutilizzata nelle colline di Spina in un teatro naturale unico. Ogni donazione è un seme che farà crescere il Teatro della Terra d’Umbria. Il nostro obiettivo di crowdfunding è di 35.000 €, che saranno destinati ai primi lavori necessari, tra i quali, progettazione architettonica e ingegneristica, lavori di pulizia e messa in sicurezza dell’area, movimento terra per la piattaforma scenica, le gradonate inerbite e i percorsi di accesso alla cavea, posa in opera e collaudi.
Gli obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs) costituiscono una serie di 17 obiettivi concordati dall'Organizzazione delle Nazioni Unite.
Buona salute: garantire una vita sana e promuovere il benessere di tutti a tutte le età.
Città e comunità sostenibili:creare città sostenibili e insediamenti umani che siano inclusivi, sicuri e solidi.
Utilizzo sostenibile della terra: proteggere, ristabilire e promuovere l'utilizzo sostenibile degli ecosistemi terrestri, gestire le foreste in modo sostenibile, combattere la desertificazione, bloccare e invertire il degrado del suolo e arrestare la perdita di biodiversità.
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