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Di tutto un post...

Una campagna di
Renato Sadurny

Contatti

Una campagna di
Renato Sadurny

Di tutto un post...

Di tutto un post...

Campagna terminata
  • Raccolti € 427,00
  • Sostenitori 23
  • Scadenza Terminato
  • Modalità Raccogli tutto  
  • Categoria Libri & editoria

Una campagna di 
Renato Sadurny

Contatti

Il Progetto

Di tutto un post...

Dall'ateo che tenta di convertire all'ateismo un gruppo di testimoni di Geova al malcapitato che deve rispondere a decine di telefonate quotidiane destinate ad un idraulico dalla pretese assurde. Dal pensionato corteggiato da Olga, la scammer di turno ad un incredibile primo viaggio di ben 200 chilometri "con una vecchia millecento acca lusso comprata usata e tenuta insieme con lo scotch"... 

Ecco, i raccontini inclusi in "Di tutto un post" trattano temi e vicende così diverse che non sembrano avere alcun nesso apparente. Dico "sembrano" perché questi pensieri sparsi, questi spezzoni di vita sono comunque legati da uno sguardo sul mondo (il mio), spesso entusiasta, a volte atterrito, ma sempre divertito (l'ironia e la leggerezza mi hanno salvato la vita).
Sullo sfondo una città, ma soprattutto un popolo che è una fonte continua di stupore ed inspirazione...

"Di tutto un post..." racchiude una serie di raccontini, in parte pubblicati sui social network sotto forma di post, che descrivono il meraviglioso (nel senso etimologico dell'aggettivo) mondo di Jean Renaud (il mio alter ego sui social) tra stupore e divertimento.

Se leggere questi racconti ti divertirà anche solo la metà di quanto mi è piaciuto scriverli, allora potrò dire "missione compiuta".

Chi sono

Mi chiamo Renato sono nato nel'oramai (ahimé) lontano '49 e amo leggere e scrivere praticamente da sempre.

Cosa dire di me... amo profondamente Napoli, città in cui sono nato e in cui sono rimasto profondamente radicato (non ho mai vissuto e non potrei vivere altrove). D'altronde questa città è una fonte di ispirazione continua e molti dei miei racconti non sarebbero potuti nascere senza di essa.

Ho lavorato al comune di Napoli per ben 40 anni, coltivando mille passioni nel molto tempo libero che il lavoro mi lasciava: dalla lettura al cinema, dalla musica al teatro passando per la politica che ho sempre seguito con interesse... 

Ho 3 splendidi figli, 4 bellissimi nipotini, 5 fratelli (che con immensa gioia ho ripreso a frequentare negli ultimi tempi), una ex moglie a cui voglio un gran bene e pochi, anzi pochissimi amici (meglio pochi ma buoni, no?).

Da qualche anno in pensione, mi sono dilettato a pubblicare i racconti che avevo scritto nel corso degli anni sotto forma di post sui social network con lo pseudonimo di Jean Renaud (dal nome del protagonista del romanzo "Il Riposo del guerriero" con cui ho più di un punto in comune).

Perché questo progetto

Sinceramente non ho mai coltivato veilleità letterarie e mai avrei pensato di voler pubblicare un libro, anche se in molti negli anni mi hanno spinto a sfruttare questa capacità ad esprimere i miei pensieri in forma scritta. Ma come spiego nella prefazione, non ho mai avuto il tempo o la voglia di pensarci seriamente...

Allora perché farlo adesso?

Non posso nascondere che l'età e la voglia di lasciar qualcosa ai miei cari giochino un ruolo, ma in tutta sincerità l'idea di pubblicare un libro è venuta più dagli altri che da me: dai miei figli in primis (che però per evidenti motivi non fanno testo) ma soprattutto dall'affezionata cerchia di persone che mi leggono da tempo e che mi hanno convinto (con grandi difficoltà data la mia pigrizia) ad imbarcarmi in questa (bella) avventura.

La scelta del crowdfunding (confesso di aver scoperto il termine grazie ad uno dei miei figli) mi è sembrata molto interessante perché permette di valutare se ci sia un reale interesse per la cosa (sappiamo ahimé che si sono più libri che lettori in questo mondo) sia di permettere di finanziare il progetto (sarebbe molto difficile farlo con la mia magra pensioncina).

A cosa servono i soldi

In tutta trasparenza, stampare dei libri da solo ha un costo non indifferente. Mi sono prefissato un obiettivo minimo di 500 € per coprire i costi di impaginazione (copertina compresa), correzione ma soprattutto di stampa di una cinquantina di copie. Ovviamente, se più persone vorranno il ibro e supererò questo budget minimo, ne sarò più che felice.

Ho anche considerato i costi di utilizzo della piattaforma "Produzioni dal basso" (che mi sembra ottima) e di spedizione delle copie cartacee.

Insomma non ci sono obiettivi di guadagno (ci mancherebbe) ma solo la volontà di coprire (almeno in parte) i costi del progetto.

Come puoi partecipare al progetto

È molto semplice: ti basta scegliere una delle modalità a lato per pre-ordinare il libro e riceverlo alla fine della campagna. Vedrai che ce n'é per tutte le tasche (puoi ricevere un racconto per un contributo minimo, scegliere l'ebook o magari una copia stampata) - in ogni caso ti ringrazio per il tuo sostegno ma soprattutto per l'interesse.

Ho fatto in modo di far terminare la campagna molto prima delle feste di Natale, così avrò il tempo di inviare tutti i libri con calma perché tu possa averlo sotto l'albero.

Quindi, se non sai cosa regalare ai tuoi cari a Natale, ti posso suggerire un libro molto carino che si legge facilmente e che ti farà un po' emozionare ma soprattutto divertire! 

Ecco un piccolo saggio estratto dalla raccolta

RICORDO DI UN PADRE 

Me lo ricordo sempre vecchio: un vecchio rude, taciturno, segaligno, sempre assorto nei suoi pensieri, una di quelle persone che anche quando ti parlano sembrano essere altrove.

Lui diceva che era stata la guerra a cambiarlo, e forse era vero... era in Marina, su una di quelle vecchie carrette che facevano la spola tra l'Italia e la Libia, ad inseguire i sogni da megalomane di Mussolini, combattendo contro avversari che avevano vinto la guerra già prima di cominciarla, tanta era la loro superiorità di uomini e mezzi.

Diceva di averne viste di tutti i colori, specie durante la prigionia in Africa e in Grecia, ma non amava parlarne, tutto il poco che so l'ho appreso nell'arco di quasi 50 anni di vita.

Il ricordo più vivido in lui fu il memorabile viaggio che fece da Trieste a Napoli, dopo l'otto settembre: impiegò due mesi per tornare a casa ma, nonostante le nostre insistenze, non volle mai raccontarcelo tutto... solo vaghi accenni, di cui sembrava subito pentirsi.

Forse, a ben pensarci, qualcosa mi è rimasto di lui, questa mia avversione per la guerra e la violenza, un'avversione quasi patologica, dovuta probabilmente, chissà, alla convinzione incoscia che mi padre fosse diventato quel fantasma che era per colpa della guerra. O forse fu il suo esempio, l'esempio di un uomo che era la negazione stessa della violenza, un uomo che in tutta la sua vita non alzò mai un dito contro noi figli. E sì che a volte qualche schiaffone l'avremmo meritato, eravamo in 5... e tutti belli pimpanti.


Divenne molto loquace negli ultimi mesi di vita, quando ormai non era più molto lucido, e faceva continui sproloqui sulle cose più strane ed inaspettate.

Ma a me piaceva ascoltarlo, forse era la novità di sentirlo cosi chiacchierone, ma anche perchè nelle cose strampalate che  diceva intuivo un filo logico, la logica di chi vede qualcosa che agli altri non è dato di vedere.


Era in un suo mondo, come lo era sempre stato, ma stavolta c'era in lui il desiderio di farne parte agli altri, come un bambino.

Ma era troppo tardi ormai.

Una sera, mentre lo forzavo per fargli mangiare qualcosa, mi disse che vedeva seduto accanto a me Padre Pio.

Quella notte morì... e fu una cosa strana, perchè, nonostante i suoi 87 anni, non aveva nulla di grave che potesse farlo morire. Ma ci sono vecchi che muoiono solo perchè non hanno più voglia di vivere.
Sarà per questo che quando penso a lui, penso  che non sia morto, ma semplicemente scomparso fisicamente, e che da qualche parte ci  sia ancora.... Silenzioso e taciturno come lo era sempre stato.... ma c'è.

LA DONNA DELL'AMICO

Ben mi sta!

Lo sbaglio è stato mio, e adesso sono uccelli per diabetici!!!

E allora eccomi qui, seduto in pizzeria insieme a questa bella donna - perchè bella lo è davvero - trasformato in spalla su cui piangere.

Io, proprio io.

Figuriamoci.

La spalla, il confidente, l’amico buono e un po’ fessacchiotto a cui si chiede conforto!!!

E me chi mi conforta?

Io che spesso riesco ad annoiarmi perfino con una femmina su cui ho delle mire scoperecce, eccomi qui, ad ascoltare l’antico canto di dolore della fine di un amore, l’eterna lamentazione dell'immaginario femminino per qualcosa che non è andato come lei avrebbe voluto.

No, dico, alla mia età lo si dovrebbe sapere bene che l’unica femmina da cui devi tenerti rigorosamente alla larga è quella che è stata appena mollata, anche se ha le stesse tette di Maria Grazia Cucinotta

Off limits!

Se non lo sai, pazienza.

Ma se lo sai bene che attenuanti hai?

È che a volte ci si può trovare dentro anche senza averlo voluto.

Specie quando vieni tenuto al telefono per due ore di seguito, e dal tuo orecchio sinistro surriscaldato comincia ad alzarsi un sottile filo di fumo, e nell’aria odore di bruciaticchio.

Allora cerchi di svicolare, cerchi il pretesto geniale per scappare, e non ti viene niente di meglio che qualche esigenza dello stomaco.

« Senti… io avrei fame... quando mi hai telefonato stavo giusto andando a cena... magari ti richiamo dopo, ok? »

Macchè!!!

Alla prefica in gramaglie non si sfugge, la prefica in gramaglie è implacabile!

« Ah, si? a cena?... ti dispiacerebbe se venissi anch’io, cosi continuiamo a parlare? »

Continuiamo??? ma se io avrò detto al massimo 3 parole in due ore!

A questo punto sei in trappola, cominci a sentire perfino la soundtrack di Ennio Morricone.

Non c’è scampo, non c'è pace tra gli ulivi.

Ed eccomi qui.

Beccati questa!

C’avrò la sindrome del paladino?

O la segreta speranza inconfessata che il suo sia stato tutto un pretesto per potermi concupire?

Ma no... non è il tipo.

Questa qui di uomini che le sbavano dietro ce ne avrà a tonnellate, tutti più giovani e decenti di me.

Figuriamoci.

No, no... questa è propria sofferenza allo stato puro, poverina, le si legge in faccia.

Era innamorata.

Brutto affare.

Aveva anche dei progetti.

Peggio ancora.

E parla... dio, come parla!

Ho dovuto inserire il risponditore automatico, regolato su un tempo medio di tre minuti.

Ogni tre minuti alterno un finto cenno di si con il capo, oppure dico "giusto!".

Poi c’è una pausa imprevista, un’espressione interrogativa e una domanda che viene ripetuta.

Campanello d'allarme.

Emergo immediatamente dai nebulosi territori della strafottenza, e alzo la visiera di bronzo

« Scusa, dicevi? »

« Ma non mi ascolti? ti ho chiesto se l'hai sentito in questi giorni. Se sai qualcosa. »

Ma di chi parla?

ahhhhhhhh....si si....del suo ex...si parlava di lui.

Ma che fa adesso, è passata ai quiz? al gossip? e nessuno mi aveva avvisato?

« Si, ci siamo sentiti, ma per poc...»

« E che ti ha detto?? »

zac!

eccola qua...la domandona - tagliola, quella che fa andare i polipetti in salmì di traverso.

« Ma niente, dai, che vuoi che mi dicess.... »

«Eh già, io poi lo chiedo a te, il suo amichetto preferito... figuriamoci se tu mi dici qualcosa! »

Mi accorgo che sto sudando.

Per un momento penso di passare di nascosto un biglietto al cameriere, con una richiesta di aiuto, ma lei incalza

« Senti, però almeno una cosa me la devi dire, e devi essere sincero... secondo te perchè ha mollato me e si è messo con lei? è più bella di me? »

Domanda trabocchetto.

Qualunque risposta scatenerà un dramma.

Opto per il no, se non altro perchè è la verità, e poi può darsi che lo prenda come un complimento e si calmi.

« No, più bella assolutamente no....diciamo che è un altro tipo di donna, ecco... »

« Aaaah!!! .... e che ha più di me? è più intelligente? più colta? Dimmelo, ti dò la mia parola che non lo dirò a nessuno»

« ma no, cara... (cameriereeeeeeeeeeeee)... non credo....e comunque non la conosco bene. Ma evidentemente c’avrà qualcosa, che ne so... come faccio a saperlo? »

Sono sopravvissuto, anche se malconcio.

Mi metto sul letto, solo un buon libro potrà compensare sta serataccia.

All’improvviso la telefonata... oh, cazzo, che sia ancora lei???

Per fortuna no.

È il mio amico, ed è incazzato nero.

« Senti un po’... ma come ti è saltato in mente di dire alla mia ex che la mia donna è brutta, cretina e ignorante??? »

Con affetto a tutti quelli che hanno avuto la pazienza di leggere fin qui...

Renato Sadurny, alias Jean Renaud

Commenti (11)

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  • avatar
    Renato Ho già mandato un'email ad ognuno di voi, per ringraziarvi della vostra collaborazione, ma colgo l' occasione per ringraziare anche qui, siete persone splendide, di qualcuno lo sapevo già e di tutti gli altri lo scopro adesso con piacere e riconoscenza.
    • VV
      Valentina Congratulazioni per il progetto e in bocca al lupo! Rosa Soriano
      • avatar
        Loredana Complimenti per il progetto, buona fortuna. Loredana Vincenti
        • GB
          Giovanna Mi sembra una bellissima idea! :-)
          • cl
            chiara Scusate, sono poco esperta di Internet. Posso fare il bonifico dalla mia banca oppure lo devo fare in modo virtuale(in quest'ultimo caso non so come fare)? Grazie per la risposta. Chiara Lanzoni
            • GS
              Giancarlo Basta una poste Pay....e segui passo passo le jndicazioni
              6 anni, 5 mesi fa
            • GS
              Giancarlo Vai su "ricompense" e clicchi "scegli" sul tipo di libro e/o importo che desideri.....e poi ti fai guidare.....
              6 anni, 5 mesi fa
          • EG
            Elisa Congratulazioni per la bella iniziativa, non vediamo l'ora di leggere il libro!
            • LS
              Luca Sono molto felice di vedere finalmente questo progetto diventare realtà. È solo qualche annetto che io ed i miei fratelli Nadia e Francesco insistiamo... ma si sa, noi non facciamo testo essendo un po' di parte quindi volevo ringraziare le amiche e gli amici che hanno saputo spronare papà con commenti che non potevano essere giudicati imparziali come i nostri. Chi ha letto i racconti di papà sa che con la penna ci sa fare e chi ha discusso almeno qualche oretta con lui sa che le sue idee possono essere opinabili ma mai banali ed ininteressanti. Sono sicuro che non resterete delusi e ringrazio con affetto quanti hanno già partecipato e quanti lo faranno in questi giorni. Un abbraccio!
              • GS
                Giancarlo Tutto ciò che è "amatoriale" é condivisibile e da sostenere perche' è sinonimo di purezza di verità e di freschezza d'animo. Una penna non di deve esaurire nel taschino,ma deve riempire pagine bianche e dare loro vita.
                • AP
                  Andra Bellissima initiativa da sostenere!

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