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Pizzabike! Pizza Napoletana in Bicicletta!!

Una campagna di
Valeria De Maio

Contatti

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Pizzabike! Pizza Napoletana in Bicicletta!!

Campagna terminata
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  • Scadenza Terminato
  • Modalità Raccogli tutto  
  • Categoria Food & agricoltura

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Valeria De Maio

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Il Progetto

Le tracce più antiche di cibo preparato e cucinato per strada risalgono agli albori della nostra civiltà, circa diecimila anni fa. I greci già descrivevano l’usanza egizia, tradizione del porto di Alessandria poi adottata in tutta la Grecia, di friggere il pesce e di venderlo per strada. Dalla Grecia il costume è passato al mondo romano, arricchendosi e trasformandosi in innumerevoli varianti. Si possono ancora osservare, negli scavi di Ercolano e di Pompei, i resti ben conservati di tipici “thermopolia”, gli antenati del moderno “baracchino”. Erano una sorta di cucinotto che si affacciava direttamente sulla strada, adibito alla vendita di cibi cotti di ogni sorta, principalmente minestre di farro, fave o cicerchie. All’epoca le classi urbane meno abbienti vivevano in abitazioni, condomìni a tutti gli effetti, per la maggior parte sprovviste di cucina. Il popolino si nutriva dunque per strada, rifornendosi dal più vicino thermopolium che proponeva vivande corroboranti alla portata di tutte le tasche.

Lo Street Food non è solo un fenomeno di moda, è un nuovo modo di vivere il rapporto millenario di una cultura con il proprio cibo, con le proprie radici, reinventandolo tutti i giorni in forma innovativa, sorprendente, pratica e soprattutto gustosa.

Il trend è innegabile, oramai lo Street Food ha acquisito i suoi quartieri di nobiltà anche grazie alla globalizzazione, alla mediatizzazione del cibo e dei cuochi a livello planetario.
Giornali e riviste, trasmissioni televisive, guru della gastronomia hanno consacrato il cibo “on the road” a nuova icona del terzo millennio.

OGGI LO STREET FOOD E’ GLAM,

E’GOURMET, E’ TRENDY,


LO SI SBANDIERA, SE NE PARLA...

Questo forse il grande equivoco riguardo al cibo da strada: poiché nato povero dall’esigenza primaria di nutrire il popolino a poco costo, è sempre stato considerato di poco conto. Invece, specie ai giorni nostri della globalizzazione, è spesso l’ultimo baluardo della tradizione e dell’identità di un territorio. Basti pensare al panino con la milza dei mercati siciliani, o al quello col lampredotto (trippa) che ancora viene venduto negli ultimi chioschi, o lampredottai, di Firenze. La pizza stessa, emblema dell’italica e popolana cucina, assolve le stesse funzioni delle “pie” inglesi e nasce con l’esigenza di sfamare, per strada, i più poveri. Il cibo da strada, in questo caso, identifica e distingue il territorio e la tradizione, mantenendo vivo un’aspetto tra i più importanti della cultura di ogni popolo, quello del costume alimentare.

In tempi più recenti, si sono visti spuntare nei pressi di stadi e palazzetti, fiere e mercati, numerosi automezzi attrezzati per la vendita di bibite e panini, classici quelli con la salamella o con la porchetta, versione italica degli statunitensi hot-dog e hamburger, a loro volta discendenti della tradizione di poveri immigranti provenienti dalle città di Amburgo e Francoforte. La corrente odierna dello street food sta prendendo una piega decisamente diversa, puntando all’aspetto culturale di tradizione, a volte da riscoprire, e scommettendo sulla qualità di una proposta sempre più raffinata. Il trend della riscossa arriva paradossalmente proprio dalla terra che ha inventato il junk-food, cioè gli Stati Uniti, dove i food truck più in voga sono oggetto di ogni attenzione da parte di gourmet sempre più esigenti e media specializzati.

Il manifesto dell’odierno Street Food potrebbe essere “il cibo da strada è il vero testimone dell’identità di un popolo”. Sicuramente ne misura il grado di cultura alimentare e la sua tradizione, ma anche la capacità di reinventarsi continuamente nella giungla quotidiana di un tessuto urbano in costante evoluzione, pur mantenendo salde le proprie radici nella storia di un territorio. In poche parole il cibo da strada si è liberato dai pregiudizi per rivendicare il proprio posto alla luce del sole come espressione di civiltà gastronomica.

L'ampiezza del fenomeno alimentare, messa in risalto dalle statistiche , si collega ad altri aspetti antropologici, come il rilevante ruolo occupato nell'economia umana, ma anche la messa in gioco di importanti valori culturaliidentitari ed etnici. Spesso, infatti, i prodotti da consumare per strada sono specialità locali o regionali, come nel caso del pani ca meusapalermitano, il 'O pere e 'o musso della cucina campana e napoletana, o il kalakukko della Regione dei laghifinlandese.

In altri casi, invece, i prodotti non hanno un particolare legame culturale con il territorio in cui vengono offerti, o, pur avendone posseduto uno in passato, non lo conservano più, perché andato oramai perduto a seguito della loro diffusione al di fuori delle zone di origine (come è il caso della pizza e del kebab). In alcuni casi, tuttavia, la diffusione al di fuori dei confini culturali originari, anche ampia, non ne ha cancellato la connotazione etnica e identitaria.

A conti fatti quindi dobbiamo pensare che la Pizza regina dei tempi che furono sia ormai diventata una sorte di nobile decaduta.. e non più regina incontrastata delle tavole di un intero popolo??

PizzaBike! nasce così per caso.. sfogliando un vecchio album di ricordi, una foto di un vecchio zio con un carrettino ed un grosso pentolone con pizze già pronte per essere gustate... 

Allora mi sono chiesto "Provaci! anche tu potrai riuscirci!" e così giorno dopo giorno ho pensato e sviluppato la mia idea.

Pizzabike è un nuovo concept di fare street food.

Un concetto innovativo che va a braccetto con la sostenibilità, economicità, e bassi costi di gestione.

PizzaBike è un truck food innovativo, non inquina, può essere trasportato ovunque e può transitare ovunque!!

Essendo in sostanza una bicicletta non è sottoposto ad obblighi particolari per quanto concerne la circolazione stradale, può essere esportato in tutto il mondo, non ci sono costi per carburante, manutenzione particolare, normative anti inquinamento... 

PizzaBike è attrezzato come un truck food tradizionale.

Pizzabike è equipaggiato con un motore elettrico per la pedalata assistita e può essere guidato tutti!!

PizzaBike è il connubio tra modernità, eco sostenibilità, convenienza e qualità.

Pizzabike è Pizzabike!

GRAZIE A TUTTI PER IL VOSTRO SOSTEGNO!!!!

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