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Il nostro orto fuori suolo è nato nel 2015 in Piazza Gasparotto a Padova, in un contesto molto particolare: Piazza Gasparotto è un luogo “centrale” (nei pressi della Stazione Ferroviaria) in cui convivono diversi fenomeni legati alla povertà, all’esclusione sociale, alla micro-criminalità.
L’orto è per il quartiere un punto verde in mezzo al cemento, uno spazio che negli anni ha promosso iniziative di incontro e collaborazione, di scambio e sviluppo di diverse capacità e competenze legate all’agricoltura urbana e all’inclusione sociale. Il GasparOrto è diventato un punto di osservazione privilegiato, capace di avvicinare a sé persone diverse e di metterle in rete attraverso lo strumento dell’ascolto e della cura.
L’impossibilità di aggregazione durante il Covid e l’emergenza siccità dell’estate 2022 hanno messo a dura prova l’esistenza stessa dell’Orto e delle attività collegate. Ma questo periodo di inattività forzata ci ha dato il tempo di sognare un orto ancora più accogliente e accessibile:
La ricostruzione del GasparOrto è una delle azioni previste dal nostro progetto “Un Orto di quartiere: seminiamo diritti e comunità”. La sua rinascita è stata coprogettata in collaborazione con gli abitanti del quartiere e le persone con disabilità della Fondazione Irpea: l’orto sarà il punto di partenza alla Linea Verde che collegherà Piazza Gasparotto, Piazza Mazzini e Piazza De Gasperi di Padova, attraverso delle installazioni e punti verdi curati dai volontari del GasparOrto e dai cittadini del quartiere. Il progetto prevede inoltre la realizzazione di laboratori e attività aperte alla cittadinanza (adulti e bambini) su agricoltura urbana, alimentazione, riuso e autocostruzione.
Abbiamo scelto il crowdfunding come modalità partecipativa. Rispecchia il nostro desiderio di coinvolgere quante più persone nella realizzazione del progetto, e riafferma il motto che lega tra loro le attività:
Ecco i 4 elementi che potremo costruire con il tuo contributo:
Studiata per essere accessibile anche a chi è in sedia a rotelle: l'altezza dei vasconi è tale da poter essere raggiunta facilmente dalle persone di diverse altezze e prevede una cavità per permettere a persone in carrozzina di poter avere accesso ai lavori dell'orto. Il modello (Rendering) è stato realizzato in collaborazione con IRPEA - Comunità di accoglienza di persone con disabilità presente in quartiere e specializzata nella realizzazione di Orti e Giardini Accessibili.
Questi sono alcuni degli aggettivi che sono stati scelti dai cittadini che hanno partecipato alla progettazione del nuovo Orto: descrivono uno spazio orticolo capace di rispondere ai temi dell’ambiente, della sostenibilità, ma anche alla necessità della bellezza e della resistenza.
In base alla stagione i cittadini potranno coltivare e raccogliere piante officinali (la lavanda, l'eucalipto, l'elicriso, la melissa, il rosmarino, la salvia, la menta, il timo) e orticole (insalatine, pomodorini, finocchi, zucchine, peperoni, cavoli, cipolle, melanzane, fragoline). Piante grasse, decorative e fiori serviranno a rendere Piazza Gasparotto un luogo più accogliente per lo sguardo di chi lo abita e di chi lo attraversa, e a affiancare le coltivazioni con le adeguate consociazioni di specie.
Per garantire un corretto utilizzo delle risorse idriche e eliminare ogni possibile spreco, abbiamo progettato un sistema di recupero dell'acqua piovana e dell'acqua distribuita dagli annaffiatoi. Il sistema si basa sulla raccolta in delle vasche idriche che distribuiscono e immagazzinano l'acqua in contenitori posizionati sotto i vasi.Ogni modulo necessita di 4 sottovasi, 4 pilette e i vari supplementi necessari per i collegamenti.
Non esistono "pollici neri", esistono piante diverse che hanno differenti necessità per poter crescere forti e rigogliose. Vogliamo creare uno spazio fisico, in forma di serra, destinato al recupero e alla cura delle piante: sarà aperto gratuitamente a tutte le persone che hanno delle piante in difficoltà. Il recupero della pianta diventerà un'occasione per conoscere e imparare quali sono le modalità migliori di cura a seconda della specie e dei bisogni.
L'orto sarà una costruzione modulare. Ogni modulo è composto da due vasconi in cui troveranno dimora le piante, e due panchine, con un tavolo al centro. Per costruire un modulo ci vogliono circa 20 mq di materiale: abbiamo deciso di utilizzare il decking di Pino impregnato in autoclave perché è un buon materiale, resistente al sole e alle intemperie.
Ogni vascone contiene 16 vasi, quindi in totale il nuovo modulo Orto avrà bisogno di 32 vasi di misura 27X27. La soluzione dei vasi è stata pensata in termini di cura ed accessibilità: in caso di difficoltà, la pianta potrà essere prelevata dal vascone e portata nella nostra "Nursery". Non solo: ogni persona, di qualsiasi età, altezza e abilità potrà lavorare con più facilità o al vascone o direttamente sul singolo vaso.
Ogni modulo necessita di 4 sottovasi, 4 pilette e il materiale di collegamento.
Oltre 100 nuove piante, selezionate secondo criteri di resistenza, produttività e possibilità di consociazione
Avremo bisogno di circa 900 litri di terra. Una corretta concimazione migliora il terreno dell’orto, rafforza le piante e aumenta sia la quantità che la qualità del raccolto: utilizzeremo solo concimi, ammendanti e substrati organici utilizzati in agricoltura biologica come la borlanda.
Ogni donazione viene ricompensata e prevede un ringraziamento personale attraverso i nostri social. Ma a ogni soglia corrisponde un pensiero speciale: scorri le immagini e scopri cosa abbiamo scelto per te! Ricorda che scegliendo le ricompense realizzate a mano dagli utenti IRPEA, sostieni economicamente anche le loro attività.
* Per i donatori residenti a Padova e zona limitrofa la consegna avverrà in Piazza Gasparotto nei giorni di Inaugurazione dell'Orto! Chi dona da fuori Padova riceverà la sua ricompensa tramite spedizione postale.
"Un Orto di quartiere: seminiamo diritti e comunità" è un progetto di GasparOrto - Piazza Gasparotto APS in collaborazione con:
Circolo Nadir, Libera Padova, Agronomi senza Frontiere, Oblò, Cooperativa Il Sestante, Open Gates
nell'ambito dell'iniziativa "La Città delle Idee 2022-2023" del Comune di Padova
Gli obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs) costituiscono una serie di 17 obiettivi concordati dall'Organizzazione delle Nazioni Unite.
Ridurre le diseguaglianze: ridurre le disuguaglianze all'interno e tra i paesi;
Città e comunità sostenibili:creare città sostenibili e insediamenti umani che siano inclusivi, sicuri e solidi.
Utilizzo responsabile delle risorse: garantire modelli di consumo e produzione sostenibili.
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