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Ortomyo - dis avventure apicolturali

Una campagna di
Diego Vito

Contatti

Una campagna di
Diego Vito

Ortomyo - dis avventure apicolturali

Ortomyo - dis avventure apicolturali

Campagna terminata
  • Raccolti € 0,00
  • Sostenitori 0
  • Scadenza Terminato
  • Modalità Donazione semplice  
  • Categoria Food & agricoltura

Una campagna di 
Diego Vito

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Il Progetto

PREMESSA

Ciao e grazie per aver visitato questa call-to-action. Prima ancora che tu vada a leggere tutta la descrizione dettagliata del mio progetto, desidero comunicarti quanto sisa importante il tuo contributo al mio Progetto. Come avrai capito il mio progetto riguarda l'Apicoltura.

Le api sono una risorsa fondamentale della vita sul pianeta. Sia le api solitarie che le api “addomesticate” contribuiscono all'agricoltura favorendo un guadagno di milioni di €/$ solo con il oro lavoro di impollinazione. Se sparissero loro puoi dire addio a zucche, zucchine, e moltissimi altri ortaggi e frutti che a differenza di altri non potrebbero essere impollinati da nessuno se non dagli insetti.

La tua donazione a questo progetto è estremamente importante perché contribuirai a far sì che le api possano sopravvivere.

Sembrano parole retoriche ma non lo sono. L'ape dal 21° al 31 giorno di vita ( ovvero fino a quando non muore per sfinimento) compie il lavoro di bottinatrice, andando di fiore in fiore a raccogliere polline che poi porta nell'alveare. È proprio questo incessante lavoro di andare di fiore in fiore che permette la continuazione delle specie, questo perché molte piante hanno fiori maschili e femminili separati e l'impollinazione è assicurata solo tramite il lavoro degli insetti impollinatori (fra cui le api).

Il problema è che la società moderna, fra pesticidi ed inquinamento ha fatto si che le api mellifere selvatiche (quelle che alleviamo per il miele) siano quasi totalmente sparite e quelle che alleviamo negli alveari siano minacciate dall'inquinamento costante dell'aria o dai trattamenti chimici a cui sottoponiamo le colture per evitare le malattie.

Purtroppo anche la “globalizzazione” non ci ha aiutato in quanto, con il commercio internazionale di animali vivi, e quindi anche di api vive, ha fatto si che dagli anni '80 del '900 arrivasse in italia un parassita dell'ape chiamato VARROA che porta a debilitare l'ape con seri danni per tutto l'alveare. Nei paesi d'origine (paesi asiatici), l'ape locale è cresciuta nei secoli adattandosi al parassita e sviluppando una difesa naturale (arti più lunghi che permettono di pulirsi da sola dal parassita) ma l'ape europea non ha questa difesa naturale.

Spero di averti fatto capire che il panorama per quanto riguarda l'apicoltura non è roseo ed è per questo che io ho deciso di iniziare con l'apicoltura, ma non solo per questo.

Come leggerai nella Biografia, nel 2014 ho iniziato a coltivare un orto e in questi tre anni ho sviluppato il progetto ORTOMYO. In questo progetto ho cercato di “chiudere un cerchio”, Orticoltura, Lombricoltura e Apicoltura. L'orticoltura produce gli ortaggi, la lombricoltura, mi aiuta a produrre compost per le piante, l'apicoltura, mi assicura l'impollinazione.


ORIGINE DEL NOME

Prima di parlarti del mio progetto ti voglio dire da dove deriva il nome del progetto, Orto ovviamente richiama l'orticoltura, mentre myo è un legame alla tradizione Buddhista, myo infatti in giapponese significa meraviglioso e quindi ORTOMYO significherebbe “OrtoMeraviglioso”.

IL MIO PROGETTO

Questa campagna di croudfounding è destinata ad aiutarmi principalmente a far si che possa iniziare l'attività apistica.

COSA CI GUADAGNI?

Lo so è brutale ma vengo al sodo. Bene, anche se la campagna è sottoforma di donazione semplice, e non ho previsto “ricompense” però nel mio progetto ho previsto iniziative interessanti:

Adozione Arnie: Un'iniziativa che voglio portare avanti è quella di permettere alle persone di “adottare” o “co-adottare” le arnie ricevendo una percentuale dei prodotti che quell'arnia produce (miele. Polline, cera).

Noleggio apiari: Chi è agricoltore o possiede alberi da frutto e vuole aumentare o assicurarsi una buona impollinazione nel proprio terreno può essere interessato a mettere sullo stesso o nelle vicinanze un numero X di Arnie formando così un piccolo apiario e le api saranno felici di contribuire all'impollinazione del campo.

Bug Hotels:  i bug hotels sono ostelli per insetti. Sono piccoli rifugi fatti con materiali di recupero (simili alle casette per uccelli od alle bat box) con fori appositi per permettere agli insetti solitari di fare il nido. In questo modo, mettendoli nel vostro giardino contribuirete anche voi all'impollinazione del vostro territorio e magari ammirerete le coccinelle gironzolare per i vostri fiori.


IN CONCLUSIONE

Questa “call to action” in sostanza, con il tuo aiuto, mi serve per iniziare l'attività apistica ma apre anche prospettive a te che mi hai aiutato di poter diventare non solo sostenitore ma anche fruitore dei prodotti dell'alveare o perché no anche dell'orto.

A coloro che mi sostengono potrei applicare uno sconto sull'adozione delle arnie o sull'acquisto dei prodotti dell'alveare.

Ma soprattutto il miele e le cose che andrei a produrre sarebbero totalmente esenti da pesticidi userei tecniche di coltivazione ed allevamento naturali o compatibili con le specifiche biologiche. Per farti un esempio nel mio orto uso esclusivamente macerati, stallatico e sangue di bue.

Se vuoi appprofondire un po' meglio su come voglio allevare le api leggi più sotto.


Ora lascio a te la parola...


BIOGRAFIAdi OrtoMyo

OrtoMyo nasce nel novembre 2014 quando la caritas del mio paese mi affidò un piccolo lotto di terreno ed iniziai la mia avventura come orticultore.

Mi appassionai subito ed iniziai a sognare di voler avere un pezzo di terra tutto mio dove potermi svincolare da alcuni obblighi che mi impongono il contratto di comodato d'uso.

Ad inizio 2017, grazie ad un documentario visto in televisone, ho scoperto l'apicoltura naturale con le arnie Warré, Langstroth e Kenyan Top Bar.

Da allora ho deciso di voler intraprendere anche l'attività apicola, secondo regole rispettose dell'ape e che seguano i loro ritmi, semplicemente volendo essere un custode che ha a cuore il loro benessere.

LA TECNICA APISTICA

La tecnica apistica da me scelta viene chiamata foundationless (“senza fondamenta/senza fondamento”) nel senso che non prevede l'utilizzo di foglio cereo, sui telaini infatti, viene fornita alle api una sola striscia di cera come indicazione di dove devono iniziare la costruzione e tutto il resto lo fanno le api da sè.

Tradizionalmente invece alle api si forniscono telaini con un foglio cereo pre-stampato con un abbozzo del favo che poi loro completano.

Con questa tecnica, decidono loro quindi che tipo di cella costruire (fuco, operaia o reale). Le api, dovendo lavorare di più, sono ancora più docili perché impegnate nella costruzione da zero del favo.

Che Arnie ho scelto?

Le Arnie utilizzate sono di tre Tipologie: Warré, Langstroth, e Cathedral (derivata dalla Kenyan Top Bar)

Warré: Le arnie Warrè sono arnie a sviluppo verticale (come le Dadant-Blatt), create agli inizi del '900 dall'Abate Emile Warré in Francia. Warré era un abate che studiò per anni tutte le arnie del suo tempo arrivando ad averne decine,  ed osservò il comportamento delle api. Arrivò così a creare quella che lui chiamò “l'arnia del popolo”. Un Arnia che potesse essere auto costruita facilmente anche con legno di recupero perché secondo la sua Filosofia l'apicoltura doveva diventare una cosa di tutti e non solo di pochi eletti. La sua arnia si compone di pochissimi elementi: Fondo, Nido, Melario, Cuscino, nutritore e Tetto.

Il fondo, è pieno, con predellino di atterraggio per le api. Di recente è stato sviluppato anche un fondo con rete anti Varroa.

Il nido ed i melari hanno la stessa dimensione e sono intercambiabili. Hanno una dimensione di 30cm x 30 cm interni ed uno spessore delle tavole intorno ai 20/25mm. Ogni corpo monta 8 telaini. L'abate Warré aveva previsto l'uso di sole barre superiori al posto del telaino completo ma negli ultimi anni alcuni produttori hanno realizzato anche i telaini completi.

Il Cuscino è un corpo alto la metà del nido/melario sul fondo vi è incollato un tessuto di yuta ed il corpo è riempito di corteccia o paglia per l'isolamento termico.

Il tetto, sia esso a spiovente o piatto si appoggia sul cuscino.

Di recente alcuni produttori hanno sviluppato dei corpi nido e melario con finestra in vetro/plexiglass per monitorare lo sviluppo della colonia.

Il Nutritore è un corpo simile in dimensioni al cuscino ma dentro vi sono delle vasche dove versare lo sciroppo per il nutrimento primaverile/autunnale/invernale della colonia.

La produzione di miele di ogni corpo si aggira sui 9kg.

Arnia Warré

Langstroth: è l'arnia razionale per eccellenza, creata dall'abate Lorenzo Langstroth nell '800. è più grande della Warrè, ogni corpo misura 51x43cm (per la versione a 10 telaini) ma segue lo stesso concetto, nido e melario hanno la stessa dimensione e sono intercambiabili. A differenza dalla warré il cuscino è sostituito dal coprifavo. Anche qui il tetto esiste sia a spiovente che piatto. È l'arnia più usata in America. In Italia è quasi sconosciuta.
Esiste nelle versioni da 10 e 12 telaini ma è stata sviluppata una versione da 8 telaini. Visto il peso dei corpi da sollevare, esistono anche corpi alti la metà per alleggerirne il peso.

Arnia Langstroth

Cathedral: l'arnia Cattedrale è stata creata nel 2005 da Corwin Bell creatore di backyardhive.com. Dopo anni di studio, ha elaborato un'arnia a partire dall'arnia Top Bar Keniana. il telaino ha forma esagonale, ha inoltre sviluppato dei telai con dei fori interni per permettere alle api di passarci attraverso come in una specie di “autostrada”. In quest'arnia le api non attaccano il favo alle superfici dell'arnia. In italia una cooperativa sociale ha sviluppato una versione a partire dalla Cathedral con alcuni miglioramenti come il Fondo anti varroa.
Ogni telaino produce circa 4,5Kg di miele.

Cathedral HiveCAthedral Hive detail

AMPLIAMENTO DELLE ARNIE

Nelle arnie Warré e Langstroth userò una tecnica di ampliamento chiamata “FIFO” (First in, first out), ovvero il primo corpo inserito è il primo ad essere tirato fuori.

Cioè se dobbiamo inserire un nuovo corpo , anziché metterlo in cima a tutti gli altri, lo si inserisce fra il fondo e il primo corpo, alzando così tutta l'arnia.

Le api sposteranno il nido nell'ultimo copro inserito scendendo di un livello e così facendo il corpo più in alto diventerà melario.

Questo tipo di sviluppo è quello che in natura fanno le api e che a loro viene più naturale.

Le api sono molto adattabili e si adeguano al metodo tradizionale ma non stanno seguendo il loro processo naturale che avverrebbe in natura.

RACCOLTA DEL MIELE

Questa tecnica apistica ha un notevole vantaggio. Richiede molto meno materiale per operare. Quando a fine stagione bisogna raccogliere il miele, abbiamo bisogno soltanto di un torchio come quelli usati per la vendemmia. Niente disopercolatrici, centrifughe ecc.

Una volta raccolti i telaini si taglia il favo dalla cornice separandolo dal telaino e lo si mette nella pressa e poi si spreme. Non serve altro se non forse filtrare il miele da possibili residui di cera.

Così facendo otteniamo un vantaggio da non sottovalutare, i favi che le api utilizzeranno saranno al massimo di quell'anno e difficilmente più vecchi di 12 mesi.

Ciò previene molte patologie legate all'igene del favo.

Dove acquisto le Arnie?

I produttori di arnie da me scelti si trovano in Francia e Germania. Ho scartato i produttori di Arnie italiani perché in italia i modelli da me scelti non vengono prodotti e quei pochi che li fanno offrono poca scelta.

Per le Arnie Warré e Langstroth userò come fornitori Ickowiz, in francia, e Holtermann in Germania perché offrono i migliori prezzi e scelta di materiale apistico (per arnie di quel tipo).
Fra i due preferisco la Icko perché i prezzi sono inclusi di trasporto mentre l'altro fornitore devo aggiungerli.

L'Arnia Cattedrale vi sono due produttori, il primo è Corwin bell (americano) di Backyardhive.com e quella è l'arnia che ho scelto; il secondo è una cooperativa italiana che ha sviluppato una variante della cattedrale con il fondo a rete. Il costo per un'arnia Cattedrale si aggira attorno ai 350€.

I Costi

Ho stilato una bozza di cosa mi serve (ma potrei aver dimenticato qualcosa). Ho previsto due tipologie di costi.

I COSTI OBBLIGATORI sui quali non posso giocare o risparmiare, cioè sono costi che sono obbligato a spendere. I costi obbligatori si aggirano sugli 800€ e comprendono: il corso di Apicoltura, le protezioni per la mia sicurezza e lo sciroppo per nutrire le api in inverno/primavera, il trattamento per il legno delle arnie.

I COSTI RELATIVI sono costi sui quali posso a mia discrezione decidere quanto spendere o sono costi proporzionali. Esempio: i barattoli per invasettare il miele sono proporzionali a quante arnie metto e quanto esse mi producono. Oppure: quanti pacchi d'ape prendere dipendono da quante arnie metto.

Nei costi relativi ho inserito le arnie: un'arnia Warrè completa (Fondale, 2 corpi nido e due melario, Nutritore, Cuscino, Tetto) costa sui 130/140€ (Holtermann), personalizzata come la prenderei io da icko sui 190/200€ (Fondo con trappola per polline, 4/5 corpi, escludi regina, nutritore, coprifavo, Tetto).

ARNIE RISPETTOSE DELL'AMBIENTE

Le arnie Warrè e Langstroth che andrò ad acquistare, sono prodotte da una ditta cotruttrice di arnie Francese, produce arnie da generazioni e le arnie da me scelte fanno parte sono da loro denominate ROUCHECO ovvero arnie ecologiche.  Cito dal sito del produttore:

«Le logo Rucheco vous assure une ruche écologique et éthique avec du bois issu de forêts gérées durablement. [...] En achetant le rucheco, vous faites un acte écologique car une partie des ventes est reversée à la «Planète urgence» des ONG pour le reboisement apicole et le développement d'abeilles de Madagascar. En 2009, nous avons planté 2000 arbres, ce qui équivaut à plus de 20 tonnes de CO2 compensées.»

«Il logo Rucheco garantisce un alveare ecologico ed etico con legno proveniente da foreste gestite in modo sostenibile. [...] Acquistando rucheco, fate un atto ecologico perché parte delle vendite è devoluta alla "Planète Urgence" delle ONG per il rimboschimento dell'apicoltura e lo sviluppo delle api del Madagascar.
Nel 2009, abbiamo piantato 2000 alberi, equivalenti a oltre 20 tonnellate di CO2 compensate.»

IL TERRENO
In questa call to action spendo molta parte della richiesta nel raccogliere fondi per iniziare l'attività apistica perché è quella che richiede più risorse.

La parte orticola richiede un investimento di poche centinaia di euro all'inizio che vengono quasi annullate successivamente perché molti ortaggi, se non tutti, possono essere lasciati fiorire o si possono recuperare i semi.

Al momento io sono affidatario di un appezzamento di Terreno della parrocchia che mi limita parecchio sia in ciò che posso coltivare che nello spazio. Per questo motivo dovrei trovare anche un terreno adatto e spazioso per poter trasferire tutto.

In questo terreno devono trovare spazio le Arnie, L'Orto ed in seguito anche poterci mettere una serra che mi aiuti nella germinazione o nello svernamento delle piante ma anche una costruzione in legno da usare come deposito/magazzino/ laboratorio. E qui posso o comprarmi un terreno oppure cercarne uno in comodato d'uso.

PROGETTO
Il mio obiettivo è di iniziare la mia attività di apicoltore nella primavera 2018. Il mio obiettivo è di arrivare a regime con 10 arnie per tipo (10 Warré, 10 Langstroth e 10 Cattedrale), Ma inizialmente   inizierò con 4 arnie Warré, 4 Arnie Langstroth e 3 arnie Cattedrale; di queste, inoltre, 1 per tipo saranno da me destinate al Centro Culturale Ikeda per la Pace di Milano ed una di esse in particolare al mio Maestro spirituale Daisaku Ikeda come ringraziamento perché se sono arrivato ad intraprendere questa strada è grazie all'enorme lavoro interiore che ho fatto in 10 anni di pratica Buddhista.

Prevedo nel tempo che il numero di arnie cresca. Per il primo anno sarà un'attività prettamente amatoriale ma dal secondo o terzo anno, presa dimestichezza ed esperienza, e negli anni successivi, porterei avanti campagne di “adozione arnie” dove futuri clienti adottano un'arnia dove parte del ricavato viene dato all'adottante che viene aggiornato sulla vita della colonia e su richiesta può venire a visitare l'arnia che ha deciso di adottare.

In aggiunta promuoverei anche una campagna rivolta a chi possiede terreni coltivati o con coltivazioni a frutto che vogliono promuovere l'impollinazione dei loro terreni, favorendo così i loro raccolti nei quali verranno poste un numero variabile di arnie ed il cui raccolto verrà diviso fra il cliente e l'apicoltore.

Oltre all'apicoltura porterei avanti la coltivazione orticola a cui assocerei la lombricoltura.

Come orticultore, darei molto spazio alla coltivazione di ortaggi dimenticati o particolari (mais nero, mais fragola, daikon) e a molte varietà di peperoncino.

Altri Social del mio progetto

Instagram:OrtoMyo

Tumblr:OrtoMyo

Per Approfondire:

Arnie Warrè

Warrè.it
Warré Biobees (ENG)

Arnia Cattedrale
Arnia Cattedrale (Cathedral Hive)

Siti dei produttori da me scelti

Holtermann

icko apiculture

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