oppure

Registrati con il tuo indirizzo email

Oppure, solo se sei una persona fisica (NO azienda/associazione), puoi scegliere anche di registrarti con i social:

Inserisci il tuo indirizzo email: ti invieremo una nuova password, che potrai cambiare dopo il primo accesso.

Ricordi la tua password?

Controlla la tua casella email: ti abbiamo inviato un messaggio con la tua nuova password.
Potrai modificarla una volta effettuato il login.

DEAD MAN WALKING No alla Pena di Morte negli USA©2017 Alessandro Lisci

Una campagna di
Alessandro Lisci

Contatti

Una campagna di
Alessandro Lisci

DEAD MAN WALKING No alla Pena di Morte negli USA©2017 Alessandro Lisci

DEAD MAN WALKING No alla Pena di Morte negli USA©2017 Alessandro Lisci

Campagna terminata
  • Raccolti € 60,00
  • Sostenitori 4
  • Scadenza Terminato
  • Modalità Donazione semplice  
  • Categoria Comunità & sociale

Una campagna di 
Alessandro Lisci

Contatti

Il Progetto

DEAD MAN WALKING

No alla Pena di Morte

© 2017 Alessandro Lisci

Pena di morte in USA: le case farmaceutiche ritirano il farmaco per l’iniezione letale e le nazioni statunitensi che la prevedono si adeguano riscoprendo l’impiccagione, la fucilazione e la sedia elettrica, mentre avviene una corsa alle esecuzioni prima che scadano le scorte di farmaci letali ancora in loro possesso.

Nella campagna internazionale contro la pena di morte  “DEAD MAN WALKING – NO ALLA PENA DI MORTE”, volontari anonimi prestano il loro volto per sensibilizzare l'opinione pubblica internazionale sulla Pena di Morte ancora vigente in 33 stati degli USA, la sua crudeltà, le sue  implicazioni etiche; sull'accanimento contro il popolo afroamericano e le fasce sociali più deboli che la subiscono, senza avere i mezzi per difendersi, per poi dimostrare sovente la propria innocenza solo dopo essere stati puniti.

Sempre più spesso, però, il libero arbitrio della polizia statunitense penalizza il popolo afroamericano che viene esecutato nelle pubbliche vie per presunzione di colpevolezza.

Grazie al tuo contributo questa campagna indipendente, ideata e promossa dal fotoreporter Alessandro Lisci, verrà presentata  con una mostra fotografica, che raccoglie i ritratti di coloro che per primi vi hanno aderito, e una conferenza dibattito di esperti ed attivisti .

La mostra fotografica si arricchirà nel tempo dei contributi dovuti alle nuove adesioni, divenendo così  una  sorta di petizione pubblica itinerante che si integrerà ad unapiattaforma multimediale avente lo scopo di ospitare e divulgare gli aggiornamenti e le news provenienti dal mondo dell'informazione,  delle associazioni per i diritti umani e dell'attivismo, i pareri degli esperti di varie discipline,  le opinioni e le testimonianze dei singoli cosi da stimolare il dibattito e la consapevolezza sulle implicazioni di natura etica, civile e legale cui ci mette di fronte la pena di morte che vige negli USA, al fine di ricercare nuove e più efficaci forme di contrasto per eliminarla completamente e quindi offrire spunti di riflessione in merito le pene alternative a quella capitale.

Contattando l’info-line +393316379346 è sempre possibile concordare un appuntamento per essere fotografato e partecipare con il proprio volto alla campagna.

Maggio 2016

Il colosso Farmaceutico Pfizerblocca l'uso dei suoi farmaci per le iniezioni letali unendosi ad altre 20 compagnie americane ed europee che hanno già adottato restrizioni.

Il passo, molto importante, non segna però la fine della pena di morte negli Stati Uniti. Nel Paese la massima punizione è prevista nel codice di 33 Stati + le Forze Armate e il Governo degli Stati Uniti : alcuni di loro fanno ricorso alla sedia elettrica o alla camera a gas. Altri, come Georgia, Missouri e Texas hanno ottenuto composti di barbiturici da farmacie con laboratori artigianali in proprio che preparano sostanze non controllate dalla FDA.

Fonte Corriere della Sera:http://www.corriere.it/esteri/16_maggio_13/pena-morte-pfizer-dice-basta-farmaci-le-iniezioni-letali-4dd448ac-194c-11e6-a60e-5fac25fd8ba7.shtml

Inoltre diversi Stati hanno prudentemente aggiornato, o si accingono a farlo , la loro legislazione consentendo metodi alternativi all'iniezione letale .

E' il caso del Tennesse che dal 2014 riscopre, consentendone l'uso, la sedia elettrica qualora l'iniezione letale non fosse disponibile. Metodo peraltro già impiegato in secondo ordine da Alabama, Arkansas, Florida, Kentucky, Oklahoma, South Carolina, Tennessee, Virginia.

Anche l'Oklahoma corre ai ripari , dove il Governatore Mary Fallin il 17 Aprile del 2015 firma la legge d'introduzione della camera a gas (già impiegata come metodo alternativo da Arizona, California, Missouri; Wyoming).

Fonte Washington Post:https://www.washingtonpost.com/news/post-nation/wp/2015/04/17/oklahoma-says-it-will-now-use-nitrogen-gas-as-its-backup-method-of-execution/?utm_term=.ede15cc411

Contatti Alessandro Lisci :  

mob. +39. 331.63 79 346    alessandrolisci@yahoo.it
www.alessandrolisci.com   skype: alessandrolisci

Commenti (6)

Per commentare devi fare
  • avatar
    TARGET LABORATORIO SPERIMENTALE DI FOTOGRAFIA E COMUNICAZIONE ETS Grazie per i primi contributi.. intanto sto acquistando il dominio. Ho eseguito il ritratto del primo afro americano aderente alla campagna, proveniente da New York; è in fase di redazione una reference di critica da parte della storica dell'arte Simonetta Baroni ... a presto
    • avatar
      Valentina Un abominio. Un massacro nei confronti dell'essere umano, della sua vita e della dignita' di persona. Va assolutamente bloccato. A partire dal pensiero condiviso.
      • CM
        Claudio In relazione alla presunta funzione deterrente della pena di morte questa non rappresenta uno strumento efficace nemmeno contro la criminalità organizzata, che è stata sconfitta solo adottando mezzi diversi, in particolare colpendola nei suoi interessi economici. Certamente appaiono innegabili le tendenze alle recidive e alla vendetta privata, ma, secondo gli oppositori, il problema si deve porre in termini di educazione sociale, e la soluzione è data da una continua assistenza agli ex carcerati e da una capillare opera di educazione alla legalità. A tutte queste considerazioni se ne aggiungono altre due ancora più significative. Innanzi tutto è sempre possibile l’eventualità di errori giudiziari, che avrebbero come esito l’uccisione di un innocente. In secondo luogo, molti studi testimoniano come la pena di morte si configuri, nella realtà di molti Paesi, come uno strumento di discriminazione sociale, poiché ad essere giustiziati sono, in larga maggioranza, criminali che appartengono alle classi sociali più deboli, membri delle minoranze razziali, individui con un basso livello di scolarizzazione, soggetti con una vita familiare allo sbando, persone con reddito molto basso, a volte oppositori politici.
        • avatar
          TARGET LABORATORIO SPERIMENTALE DI FOTOGRAFIA E COMUNICAZIONE ETS ciao
          • avatar
            Prem La decisione a freddo, razionale, da parte di uno stato di condannare a morte qualcuno mi ha sempre spaventato. Sopratutto per gli errori inevitabili, per il possibile uso personale o repressivo che se ne può fare, per tutte le questioni di potere economico ad esso associate e infine per il grande dubbio che qualcuno, in piena coscienza, possa infliggere una pena di questo tipo a qualcun altro.
            • PD
              Paolo Trovo importante questa iniziativa perchè di fatto la pena di morte negli USA esiste e viene eseguita, unico paese occidentale ancora che la prevede. Auspico un serio dibattito e nel tempo delle azioni incisive. Aspetto la piattaforma multimediale per i contenuti cosi da contribuire con la mia opinone...

              Community