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SOTTOTITOLO. Le infinite anime della città meravigliosa. L'eterna lotta tra luce e ombra.
Una mostra fotografica che sarà inaugurata il 21 ottobre all'Università Pontificia Rebaudengo a Torino.
Foto d'arte sulla vita e le meraviglie di Rio de Janeiro, soprattutto il suo meraviglioso popolo. Ma anche bellezze naturali e urbane. Una sezione sarà dedicata al reportage sociale di denuncia, con particolare riferimento agli inferni chiamati "Cracolandia", dove si riuniscono i tossici di crack ad aspettare la morte.
La mostra presenterà opere di Mauro Villone e Lidia Urani. Si tratta di opere da collezione, di diversi formati. Alcune di esse saranno di interesse di collezionisti d'arte. Saranno in vendita altresì opere di piccolo formato a prezzi molto accessibili. La vendita delle opere è destinata alla raccolta di fondi per la realizzazione della mostra e per il sostegno alle attività culturali del Centro ONG Para Ti di Rio de Janeiro, oggi diretto e presieduto dagli autori. Para Ti ha alle spalle 25 anni di attività e le informazioni si possono trovare su www.parationg.org.
Alcune delle foto esposte sono a questo link: http://www.unaltrosguardo.it/galleria-rio-unaltrosguardo
Nell'ambito della mostra saranno anche presentati due libri. "Una rivoluzione possibile", straordinaria autobiografia di Franco Urani che racconta di 50 anni avventurosi in Brasile. Dalle operazioni industriali con la FIAT (di cui Franco fu Presidente negli anni '70) che culminarono con l'accordo per la realizzazione degli stabilimenti a Belo Horizonte, fino ai 30 anni di attività sociale nelle favelas, che aiutarono migliaia di persone, con la ONG Para Ti. E l'ultimo libro sconvolgente di Padre Renato Chiera sugli inferni di Cracolandia, con fotografie di Mauro Villone.
Il Centro Para ti è collegato alla Para Ti Guesthouse, che ospita viaggiatori, volontari, artisti. Tra il Centro Para Ti e la Guesthouse si svolgono numerose attività, sottoforma di laboratori e workshop: arte, arte-terapia, musica, capoeira, yoga, meditazione, meditazione infantile, escursioni, eco-turismo, doposcuola, alimentazione, gastronomia, fotografia, narrativa, animazione, teatro, artigianato, escursioni botaniche, antropologia, incontri con esponenti di tribù indie, con docenti universitari e viaggiatori.
L'obbiettivo è duplice. Sostenere i bambini delle famiglie povere delle favelas limitrofe (attualmente 60), ma anche diffondere la cultura carioca e creare opportunità di scambio culturale che coinvolgano i visitatori, i quali possono partecipare ai workshop e alle nostre attività al centro e nella metropoli.
Sostenendo il progetto, con una donazione, acquistando opere o acquistando permanenze a Rio, si sostiene un progetto di sviluppo culturale innovativo nel quale si può essere coinvolti attivamente.
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