Da anni La fabbrica dell’animazione è un punto di riferimento per artisti e persone: qui prendono vita spettacoli, mostre, concerti, proiezioni, laboratori e progetti di economia sociale.
È un luogo dove la cultura non solo si mostra, ma si coltiva, si trasmette e si assimila insieme — come un alimento per la mente collettiva.

Noi crediamo che sia la cultura a nutrire tutto il resto: le menti, le idee, le relazioni, la bellezza e la voglia di immaginare un domani migliore.
Per questo, da anni, Fabbrica è un luogo aperto e amato da chi crede nella cultura come motore di partecipazione e convivenza civile.

Oggi però La fabbrica rischia di spegnersi per difficoltà amministrative che da tempo ne ostacolano la sostenibilità economica.

Alcune clausole contrattuali del Comune di Milano, non aggiornate alle norme del Terzo Settore, ci hanno impedito sponsorizzazioni e finanziamenti, generando una posizione debitoria nei suoi confronti.
Stiamo lavorando per risolvere tutto entro il 31 gennaio 2026, ma adesso abbiamo bisogno del tuo aiuto.

Il tuo contributo è importante: darà un impulso vitale a questo spazio, permettendoci di continuare a fare ciò che sappiamo fare meglio — produrre cultura e relazioni.

COSA VOGLIAMO FARE

Vogliamo garantire a Fabbrica una nuova gestione sostenibile e partecipata, libera di collaborare con enti, imprese e cittadini, per continuare a generare cultura, interazioni e connessioni sul territorio.

Ogni euro raccolto ci aiuterà a:

• Garantire la sopravvivenza dello spazio fino alla definizione di un nuovo accordo gestionale con il Comune
• Sostenere le attività culturali in corso e quelle future
• Rendere La fabbrica un modello di sostenibilità culturale 

COME PUOI AIUTARCI

• Sostieni la campagna: ogni contributo, anche piccolo, fa la differenza.
• Diffondi il messaggio: più persone sanno, più La fabbrica può restare accesa.
• Partecipa agli eventi e alle iniziative che accompagneranno la raccolta fondi.

Difendi La fabbrica dell’animazione come bene comune

Sostieni, partecipa, diffondi.
Perché la cultura (r)esiste solo se continua a produrre.

La fabbrica vive solo se la teniamo accesa insieme.
Ogni contributo, piccolo o grande, è un gesto che alimenta la cultura libera.