Una campagna di Carlo Brunelli
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Decadimento e rinascita dei territori appenninici
Abbandoni e ritorni (nòstoi) segnano la storia millenaria del nostro Appennino, che ha conosciuto cicli di decadimento e di rinascita sociale e culturale, dalla sacralità delle genti sabine alla nascita del monachesimo benedettino fino alla più recente “invenzione” del modello industriale marchigiano per distretti, entrato in crisi sotto la pressione del libero mercato globale. Oggi stiamo vivendo una fase di abbandono. I borghi appenninici si svuotano, alle fragili comunità vengono sottratte le risorse primarie. L’attuale governance, succube dello strapotere di un capitalismo arrogante e spregiudicato, non fornisce risposte adeguate. Eppure, in un panorama preoccupante, con la Strategia delle Aree Interne che ha già rinnegato i propri obiettivi e con la prospettiva di perdere millenni di storia che sono la radice dei nostri valori identitari, emergono segnali di speranza.
Resistenza e resilienza segnali di speranza
Accanto alle “comunità restanti e resilienti” è oggi importante pensare ad un nuovo “ritorno” che, nella trama insediativa appenninica e in continuità con il passato, favorisca nuove comunità e nuovi modi di concepire lavoro, socialità, benessere, efficienza logistica e servizi. Senza dimenticare l’innovazione tecnologica e l’inserimento di “nuove genti” che nella storia hanno sempre segnato le fasi di rinascita.
Il libro offre una panoramica ampia sulla complessità propria delle aree interne e sulla loro recente evoluzione nel contesto socio-economico e politico. Affronta il tema con consapevolezza, sfuggendo a posizioni superficiali, ideologiche o retoriche. L’approfondimento dei motivi dell’atteggiamento passivo ed inconcludente della governance e della politica attuali evidenzia come la rinascita delle comunità appenniniche dipenda essenzialmente da processi auto-generativi “dal basso”, che riescano ad imporsi all’attenzione di una classe dirigente sempre più priva di visione e soprattutto lontana dalle persone e dalle comunità.
La rinascita delle comunità appenniniche, prospettiva essenziale
Il libro espone i metodi e le strategie già disponibili per avviare questi processi e rivolge un appello ai rappresentanti delle istituzioni locali, affinché riconquistino il valore e l’importanza del fare politica attraverso un ritorno al popolo, ai valori fondativi di una democrazia che si mostra oggi sempre più fragile. La rinascita delle aree interne assume quindi una prospettiva non marginale, ma al contrario centrale nel contesto culturale e sociale del Paese e può forse offrire un percorso di rigenerazione utile all’intero Occidente.
gli autori:
Carlo Brunelli, architetto territorialista, responsabile di iBAS Marche. Lavora come
libero professionista anche nel settore della pianificazione urbanistica e nei processi di
rigenerazione delle città, del territorio e del paesaggio attraverso modalità multidisciplinari
e prassi partecipative “dal basso”.
Andrea Gubbiotti, manager con esperienza pluriennale nel marketing, ha sviluppato
progetti di branding, comunicazione e posizionamento in diversi settori. Esperto di digital
marketing, strategie di sviluppo territoriale e destination marketing, ha affiancato PMI e
multinazionali nella riorganizzazione commerciale e nella valorizzazione dei brand.
contributi di:
Carmelo Celona, architetto e urbanista esperto di Pianificazione territoriale, strategia ed
approccio interdisciplinare e di Semiotica urbana, presidente della Società Scientifica iBAS
“i Borghi ad Armonia Sociale”. Storico critico dell’urbanistica, dell’architettura e dell’arte.
Autore di pubblicazioni ed articoli in riviste specializzate, collabora con alcuni giornali on
line dove è titolare di rubriche tecniche.
Andrea Catorci, biologo e professore di Botanica ambientale ed applicata all’Università di
Camerino dove è stato responsabile del Corso di Laurea in Scienze Naturali. Ha ricoperto il
ruolo di Presidente della Società scientifica di Ecologia Vegetale dell’Europa sud orientale
(EADSVE). È stato capo spedizione di team di ricerca sulle Ande peruviane e in Patagonia. Ha
pubblicato oltre 100 lavori su riviste scientifiche internazionali occupandosi di temi relativi
alla gestione ed ecologia degli ecosistemi montani e alla storia dei paesaggi appenninici.
Jacopo Angelini, libero professionista, faunista, ornitologo, storico dell’ambiente.
Collabora da 30 anni con Università nel settore naturalistico e storico ambientale.
Consulente candidatura UNESCO “Insediamenti benedettini ed altomedievali in Italia”.
Autore di numerose pubblicazioni scientifiche e autore del libro “Ambiente e monachesimo
- storia ed evoluzione degli habitat dell’Appennino umbro marchigiano”.


Gli obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs) costituiscono una serie di 17 obiettivi concordati dall'Organizzazione delle Nazioni Unite.

Ridurre le diseguaglianze: ridurre le disuguaglianze all'interno e tra i paesi;

Città e comunità sostenibili:creare città sostenibili e insediamenti umani che siano inclusivi, sicuri e solidi.

Utilizzo responsabile delle risorse: garantire modelli di consumo e produzione sostenibili.
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