Una campagna di
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La storia del movimento LGBTQIA+ ha sofferto (e soffre tuttora) di poca visibilità, o di una rappresentazione distorta, anche per opera dell'occultamento messo in atto dalla cultura dominante.
Attraverso la realizzazione di una mostra, il progetto - promosso dal Centro di Documentazione AldoMieli di Carrara con Azione Gay e LesbicaFirenze, IREOS e Hottanta remix, intende offrire un’opportunità di riflessione, condivisione e visibilità per le realtà che hanno contribuito, e continuano a farlo, al cambiamento sociale e culturale a favore di soggettività non-eterocis-patriarcali.
Focus della mostra l’attivismo, la vita culturale e artistica LGBTQIA+ in Toscana dal 1969 ai giorni nostri, una storia nel quale viene valorizzato il patrimonio presente presso l'archivio del Centro di Documentazione Aldo Mieli di Carrara, e presso gli archivi di più associazioni LGBTQIA+ toscane e non solo, che hanno scelto di contribuire all’iniziativa aprendo i loro cassetti e spolverando i propri ricordi.
La mostra sarà costituita da cinque sezioni:
La mostra - costituita da 60 panelli ed una parte multimediale con video e audio – sarà inaugurata a Carrara, dove potrà essere visitata dal 29 novembre al 21 dicembre, ed a Firenze tra marzo e aprile 2026.
Dopo questi due appuntamenti la mostra sarà messa a disposizione gratuitamente per associazioni, gruppi e realtà che la richiederanno. A chiusura del progetto sul sito del Centro di Documentazione Aldo Mieli sarà pubblicato un archivio digitale (con date e immagini) per continuare a educare e stimolare le persone di altri territori, in una positiva espansione di arte e storia.
Curatela: Luca Locati Luciani (CDO Aldo Mieli), Alice Zoe Bresciani/Eva Deste (Accademia delle Belle Arti di Carrara), Bruno Casini (Associazione Hottanta remix).
Analisi storica: Riccardo Bulgarelli (storico, European University Institute di Firenze), Maya De Leo (storica, Università di Pisa).
Le risorse che raccoglieremo, saranno utilizzate per la realizzazione dei pannelli, per l'acquisto o il noleggio delle strutture necessarie alla presentazione dei materiali esposti, per il pagamento delle figure professionali coinvolte e per tutti i servizi tecnici richiesti.
Il Centro di Documentazione Aldo Mieli nasce nell’agosto 2021, come naturale evoluzione dell’archivio “domestico” di Luca Locati Luciani, che ha così finalmente raggiunto la sua forma ideale, pubblica e aperta a tutt*. L'archivio nasce non solo per la conservazione e la cura della documentazione storica su temi LGBTQIA+, ma come luogo di riferimento per ricercatori/trici/* che scelgano di occuparsi di una storia collettiva che spesso non viene adeguatamente considerata.
Hanno contribuito ai materiali esposti: BiArchivio (Modena), archivio privato Matteo Baragli, archivio privato Bruno Casini, archivio privato Massimiliano Piagentini, archivio privato Andrea Papi, archivio privato Andrea Pini, archivio privato Alice Troise, Arcigay La Chimera Arcobaleno (Arezzo), Arcigay LED (Livorno), Arcigay 360 (Massa Carrara), Azione Gay e Lesbica Firenze, Centro di Documentazione Aldo Mieli (Carrara), Casa della Donna di Pisa, Centro di Documentazione Flavia Madaschi - Cassero LGBTQIA+ Center (Bologna), Centro di Documentazione Maurice GLBTQ (Torino), Centro LGBTQIA+ Prato, Comitato Gay Lesbiche Bisessuali Trans + Prato, Consultorio Transgenere (Torre del Lago), Fondazione Angelo Pezzana-FUORI (Torino), fondo Flavio Arditi presso centro doc. Aldo Mieli (Carrara), fondo Nerina Miletti presso centro doc. Ireos, Hottanta remix (Firenze), collettivo Intersexioni (Firenze), IREOS comunità queer autogestita (Firenze), La Magnifi*ca casa occupata delle donne, LesWiki archivio online di cultura lesbica, Movimento Elaga APS (Siena), Pinkriot Arcigay (Pisa) ed altr* amic*.
Gli obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs) costituiscono una serie di 17 obiettivi concordati dall'Organizzazione delle Nazioni Unite.
Istruzione di qualità: garantire a tutti un'istruzione inclusiva e promuovere opportunità di apprendimento permanente eque e di qualità.
Ridurre le diseguaglianze: ridurre le disuguaglianze all'interno e tra i paesi;
Rafforzare le modalità di attuazione e rilanciare il partenariato globale per lo sviluppo sostenibile.
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