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Le Trame del Disequilibrio: Riflessioni sul Femminile e Oltre

Una campagna di
Esplorazioni Contemporanee APS

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Le Trame del Disequilibrio: Riflessioni sul Femminile e Oltre

Le Trame del Disequilibrio: Riflessioni sul Femminile e Oltre

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  • Raccolti € 10,00
  • Obiettivo € 6.000,00
  • Sostenitori 1
  • Scadenza 53 giorni rimanenti
  • Modalità Raccogli tutto  
  • Categoria Arte & cultura
  • Obiettivi
    5. Uguaglianza di genere
    10. Ridurre le disuguaglianze

Una campagna di 
Esplorazioni Contemporanee APS

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Il Progetto

Le Trame del Disequilibrio: Riflessioni sul Femminile e Oltre

Corpo, arte e molteplicità: un progetto performativo ed esperienziale sul femminile contemporaneo

Le Trame del Disequilibrio è un progetto artistico e culturale che nasce dall’urgenza di esplorare e raccontare versioni, porzioni e sfaccettature dell’identità femminile attraverso il linguaggio dell’arte, ma che non si limita a questo.

La riflessione sul femminile diventa una porta d’ingresso per comprendere un sistema che non è più in grado di rispondere alle esigenze di nessuno, creando divisioni e squilibri che danneggiano l’intera collettività. Questo progetto nasce con l’intento di offrire uno spazio di confronto in cui le storie individuali e collettive si intrecciano, aprendo la strada a un cambiamento culturale che riguarda tutti.

Le Trame del Disequilibrio non si propone di affermare una sola verità né una definizione monolitica del femminile. Il suo scopo è quello di dar voce a molteplici esperienze, aprendo uno spazio in cui la diversità non è un limite, ma una ricchezza. Lungi dall’essere una riflessione esclusiva sul femminile, il progetto si propone come un invito a tutti, per una riflessione profonda sul cambiamento necessario di un sistema che, troppo spesso, ha creato distinzioni e disuguaglianze.

“Non c’è una storia unica. Ci sono molte storie e ogni storia ha un suo valore. Non dovremmo mai ridurre una persona a una sola identità.”
— Chimamanda Ngozi Adichie


🔹 Chi siamo

Esplorazioni Contemporanee APS è un’associazione di promozione sociale fondata nel 2017,da Marta Molinari, Sonia Santagostino, Laura Ziccardi e Davide Anzaldi  impegnata nell’organizzazione di eventi culturali e format formativi che favoriscono il dialogo tra danza, musica e fotografia. Il nostro approccio è unico e multidisciplinare, poiché crediamo che solo attraverso l’interazione tra forme artistiche diverse si possa stimolare una crescita collettiva e individuale.

Un progetto distintivo è Amaway, un’esperienza artistica che mescola fotografia e improvvisazione, nata dal connubio tra Sonia Santagostino, fotografa specializzata in fotografia di danza e Laura Ziccardi coreografa e indirizzata a stimolare la consapevolezza e l’empowerment femminile. Amaway ha coinvolto, tra gli altri, importanti aziende come UPS, che hanno scelto questo progetto per attività di team building.


🔹 Obiettivi

  • Realizzare uno spettacolo performativo che rappresenti l’incontro di corpi, suoni e storie personali, un’opera in cui ogni esperienza è un frammento di una narrazione collettiva e condivisa.
  • Dare voce alla coreografia attraverso le danzatrici del Collettivo Riflessi, sotto la direzione artistica di Laura Ziccardi, che ha reso la ricerca sul corpo femminile un campo di indagine artistica e personale, ma che si estende anche a una riflessione universale sulla libertà di espressione di ogni individuo.
  • Proporre un laboratorio esperienziale per spettatorə, a numero chiuso, che consenta ai partecipanti di entrare nel processo creativo, approfondendo l’ascolto e la percezione dello spettacolo.
  • Realizzare una mostra fotografica che documenti il lavoro svolto negli anni attraverso il progetto Amaway: un’indagine sulla fotografia live e improvvisazione, che segue il lavoro corporeo e relazionale delle artiste coinvolte, ma che si espande per raccontare anche altre esperienze di connessione e inclusione.


🔹 Cornice metodologica

Le Trame del Disequilibrio è un progetto che nasce da un dialogo continuo tra diversi linguaggi artistici, in cui il corpo non è solo uno strumento di espressione, ma una memoria vivente.

Il corpo di ogni donna racconta una propria storia, una delle infinite declinazioni possibili, ma non solo. Ogni corpo, indipendentemente dal genere, è portatore di un’esperienza che arricchisce una visione collettiva della realtà, invitando tutti a un ascolto più profondo delle diversità.

Il progetto prende forza da un approccio interdisciplinare che mescola danza, musica, fotografia e parola, modalità espressive che non sono solo un atto di creatività, ma uno strumento di riflessione e di trasformazione sociale.Il progetto prende forza da un approccio interdisciplinare che mescola danza, musica, fotografia e parola, modalità espressive che non sono solo un atto di creatività, ma uno strumento di riflessione e di trasformazione sociale.

Questi linguaggi, nella loro diversità, si completano, arricchendosi a vicenda. Ogni forma espressiva svela aspetti della realtà spesso celati alle altre: insieme, creano un tessuto ricco e sfaccettato capace di parlare della complessità del vissuto umano. È proprio nel loro incontro che nasce un terreno comune, uno spazio di connessione dove la diversità diviene la chiave per una narrazione più autentica e condivisa. 

La danza diventa parola, la musica diventa gesto, la fotografia cattura l'invisibile, la voce apre lo spazio all’ascolto.

La ricerca coreografica di Laura Ziccardi è il cuore pulsante del progetto: un’indagine profonda che ha mostrato come i limiti possano diventare orizzonti nuovi e sorprendenti. La danza diventa uno spazio di riscoperta e possibilità, dove la libertà coincide con il coraggio di liberarsi da narrazioni ereditate, per aprirsi a nuovi significati. In questo spazio, le esperienze individuali e collettive si fondono, creando un linguaggio che parla di equilibrio, inclusione e trasformazione.

“Le storie che ci raccontiamo sono il nostro potere. Quando raccontiamo le nostre storie, diamo forma alla nostra identità.”
— Chimamanda Ngozi Adichie


🔹 Destinatari

  • Artistə, professionistə della danza, della musica e delle arti visive;
  • Comunità femminili, queer, e gruppi interessati a tematiche di identità, autodeterminazione e pluralità;
  • Pubblico generico che ricerca una visione contemporanea e inclusiva del femminile, ma anche delle dinamiche di disuguaglianza e potenzialità umane che richiedono una riflessione più ampia e condivisa sul cambiamento di sistema.


🔹 Cosa chiediamo

Per realizzare questo progetto abbiamo bisogno di un sostegno economico che ci consenta di:

  • Sostenere i costi di produzione dello spettacolo, dei laboratori e della mostra fotografica;
  • Sostenere il pagamento della sala prove e della location per lo spettacolo e della laboratorio;
  • Remunerare le artiste coinvolte, valorizzando il loro lavoro e garantendo un ambiente creativo e inclusivo;
  • Sostenere i costi di video e fotografia per una documentazione del processo creativo; 
  • Sostenere il compenso di tutta la macchina artistica, composta da un ampio gruppo di persone, che contribuiscono con il loro impegno tecnico, creativo e organizzativo alla realizzazione del progetto.


🔹 Perché sostenerci

Le Trame del Disequilibrio non nasce per parlare esclusivamente alle donne, ma per aprire uno spazio di riflessione che riguarda tutti, indipendentemente dal genere. La riflessione sul femminile, infatti, diventa il punto di partenza per una visione più ampia di trasformazione culturale, capace di affrontare il tema dell’equilibrio e dell’inclusività in tutti gli ambiti della nostra vita.

Accogliere la diversità non è una questione limitata al femminile, ma un’urgenza culturale che riguarda ogni individuo. Solo superando le contraddizioni e aprendo spazio alle voci plurali, possiamo costruire una società più equa e giusta, che non separi, ma unisca.

Sostieni Le Trame del Disequilibrio per aprire uno spazio di cambiamento, un luogo di ascolto e di trasformazione collettiva. Unisciti a noi nel coltivare un’arte viva, inclusiva e umana, capace di aprire nuove strade per un futuro più equo e armonioso.


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    Gallery

    Questo progetto ha segnalato obiettivi di sviluppo sostenibile

    Gli obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs) costituiscono una serie di 17 obiettivi concordati dall'Organizzazione delle Nazioni Unite.

    5. Uguaglianza di genere

    Parità di genere: raggiungere la parità di genere attraverso l'emancipazione delle donne e delle ragazze.

    10. Ridurre le disuguaglianze

    Ridurre le diseguaglianze: ridurre le disuguaglianze all'interno e tra i paesi;

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