Una campagna di
Lorenzo BussoneContattiInserisci il tuo indirizzo email: ti invieremo una nuova password, che potrai cambiare dopo il primo accesso.
Controlla la tua casella email: ti abbiamo inviato un messaggio con la tua nuova password.
Potrai modificarla una volta effettuato il login.
Il tuo contributo servirà a sostenere un progetto ambizioso. Scegli la ricompensa o la somma con cui vuoi sostenerlo e seleziona il metodo di pagamento che preferisci tra quelli disponibili. Ti ricordiamo che il progettista è il responsabile della campagna e dell'adempimento delle promesse fatte ai sostenitori; sarà sua premura informarti circa come verranno gestiti i fondi raccolti, anche se l'obiettivo non sarà stato completamente raggiunto. Le ricompense promesse sono comunque garantite dall’autore.
Immagina un cortometraggio su due folletti piemontesi che indossano tappi di sughero come scarpe e usano dei fucili di plastica per distruggere un ecomostro e liberare un pino che avevano piantato 50 anni prima. Magari aiutati anche da un gatto che spara raggi laser dagli occhi. Il tutto accompagnato dalla Nona di Beethoven.
Se preferiresti guardare un corto sul disagio giovanile nelle periferie urbane, allora questo non è un progetto che ti può interessare. Se invece pensi che sia un’idea troppo bislacca per funzionare, allora giudica tu stesso il risultato.
«Sul Bric Mindino non c’è nessun pino» ha debuttato al 41° Torino Film Festival dove ha vinto il premio per il miglior cortometraggio del contest Piemonte Factory. Successivamente ha fatto il suo giro in alcuni festival minori in giro per l’Italia, tra cui la Festa del Cinema Pirata 2024, dove ha vinto il premio per il film più pirata. Al momento non c’è niente di più fresco e originale in tutto il panorama cinematografico italiano. Al momento, infatti, non è ancora stato realizzato il suo sequel spirituale: «La grande avventura del piccolo Rumba».
Sostieni questo progetto se vuoi aiutare un giovane disagiato di periferia a realizzare il degno successore di uno dei corti più fighi che tu abbia mai visto!
(Per maggiori dettagli, vedi la SINOSSI e le F.A.Q. o scaricale nella Gallery).
Immagina un cortometraggio su un robottino aspiratutto che scappa di casa e si innamora di una ballerina per poi tentare di pulire il mondo aspirando piccole scarpe e bombardando bambini come se fosse un drone americano. Magari un robottino tendente alla depressione che si suiciderà nel finale. Il tutto accompagnato dal Canone di Pachelbel.
Questa è l’idea che tu aiuterai a finanziare acquistando merchandise overpriced fighissimo che indosserai con orgoglio e con cui convincerai i tuoi amici e parenti a finanziare il progetto a loro volta!
Immagina un colpo in banca dove la banca sono i tuoi amici e il colpo è fregargli soldi. Ora: tu sei il mio amico e coi tuoi soldi farò il corto. Più me ne dai più il corto verrà bene. Se ancora non ti fidi, ecco un riassunto di come ho già speso dei soldi una volta.
I folletti sono stati realizzati con un budget di soli 1000€ così suddivisi:
600€ in costumi fatti su misura: Ratio= mettiamo i soldi dove si vedono (i.e. nei folletti che sono in scena tutto il tempo); 200€ in affitto sala green screen: Ratio= per alcune inquadrature fighe non bastava un semplice telo verde (troppo piccolo); 100€ in oggetti di scena e spese vive: Ratio= servono fucili di plastica, fiori, un gatto, una nonna, e poi qualcuno deve fare benzina per andare in montagna e serve qualcosa per allietare il viaggio (i.e. droga e alcolici); 100€ in noleggio obiettivi fotografici: Ratio= ci avanzano soldi, usiamo qualche obiettivo figo (tipo lo zoom back nell’interno casa folletti è stato fatto con un obiettivo macro a tubo montato su un carrellino).
Il robottino sarà prodotto con lo stesso modo di ragionare dei folletti ma con due importanti differenze:
1) Nel Rumba è assente quella componente di ingenuità infantile che giustificava il look artigianale dei folletti (“come se l’avesse fatto un bambino”). Purtroppo, questo look è anche la causa per cui i folletti sono stati esclusi dai festival più importanti, dove la perfezione tecnica è un parametro di giudizio fondamentale.
Noi (io e i miei amici) abbiamo intenzione di portare il Rumba il più in alto possibile; quindi, necessiteremo di un apparato tecnico all’altezza degli standard, in grado di restituire immagini professionali senza sacrificare l’audacia e la freschezza del mio stile. La maggior parte dei soldi sarà investita in questa direzione.
2) Questo mitico apparato tecnico non si manovrerà da solo. Ricompensare i professionisti che parteciperanno alla lavorazione è la seconda priorità di investimento.
Abbiamo fissato un budget di 10.000€ perché vogliamo fare il Rumba 10 volte più figo dei folletti e per non perdere la faccia rispetto ad altri progetti su questa piattaforma. In realtà lo faremo con qualsiasi somma riusciremo a raggiungere. Chi ci perde siete solo voi e il Cinema.
Primavera 2025: perfezionamento storia e tematiche.
Estate 2025: scrittura storyboard e recupero di risorse e persone.
Autunno 2025: riprese.
Inverno 2025: post-produzione e organizzazione première.
2026: distribuzione.
Lorenzo Bussone è attualmente il giovane regista più figo del Piemonte perché ha vinto l'ultimo contest Piemonte Factory destinato ai giovani registi piemontesi. L'ha vinto grazie al suo primo cortometraggio «Sul Bric Mindino non c'è nessun pino»: un'opera coraggiosa, innovativa e sovversiva grazie alla quale è anche diventato il regista italiano più pirata vincendo la Festa del Cinema Pirata 2024. Nonostante ciò, la sua carriera è in caduta libera ed è attualmente costretto ad elemosinare fondi per il suo prossimo corto «La grande avventura del piccolo Rumba».
Prima dei folletti ha fatto il DAMS di Torino e ha realizzato due video interessanti e molti altri di cui si pente. Puoi vederne un po’ su YouTube. Su FilmFreeway trovi altre informazioni su di lui e tutte le pagine web che contengono il suo nome. Su Instagram puoi seguirlo per aumentare la sua credibilità. Su OnlyFans…
È inutile girarci intorno: «Sul Bric Mindino non c’è nessun pino» è un fottuto capolavoro. Un cult. Sono sicuro che il Rumba sia il miglior mezzo per riuscire e rimettere in scena la stessa energia sovversiva e la stessa fredda ironia con cui raccontare in maniera originale le contraddizioni del contemporaneo.
Innanzitutto, i temi trattati nel Rumba rimarranno gli stessi del corto dei folletti. Il punto di arrivo è sempre la guerra, purtroppo ancora oggi rilevante come lo era due anni fa. Ma se nei folletti si arrivava alla guerra passando dall’ambiente e da quel misto di creatività e ingenuità infantile che alimenta la trama; nel Rumba ci si arriverà passando dall’ambiente e dal consumismo, di cui il robottino aspiratutto è figlio e simbolo.
Anche la breve epopea del Rumba seguirà la stessa traiettoria di quella dei folletti: partendo da una premessa innocente (l’iniziativa di due folletti stupidini; un Rumba che vuole pulire il mondo), si giungerà, un’assurdità dopo l’altra, ad un finale paradossale e ridicolo; che però, allo stesso tempo, risulta drammatico e significativo della realtà che ci circonda (la guerra dei folletti, il sogno di onnipotenza del Rumba).
Infine, lo stesso umorismo grottesco e il ritmo incalzante che caratterizzavano i folletti caratterizzeranno anche le disavventure del piccolo Rumba.
Immagina un colpo in banca dove la banca è una maglietta e il colpo è pagarla. Ora: tu sei la maglietta e io sono il colpo. Cioè tu sei la banca e io la maglietta. Cioè, no, aspetta…
In ogni caso, nel costo di poster e magliette non sono comprese le spese di spedizione.
Se abiti a Torino o in provincia potresti ricevere la merce direttamente dal regista e avere l'opportunità di offrirgli un caffè o avvelenarlo. Con un oneroso supplemento, potresti addirittura decidere cosa fargli indossare per il recapito 😏.
Se sei un consumatore incallito e vorresti sia il poster che la maglietta, puoi fare una donazione libera della somma complessiva e contattarmi per richiedere entrambe le ricompense.
Use google translate and give me you're money plis
Gli obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs) costituiscono una serie di 17 obiettivi concordati dall'Organizzazione delle Nazioni Unite.
Utilizzo responsabile delle risorse: garantire modelli di consumo e produzione sostenibili.
Lotta contro il cambiamento climatico: adottare misure urgenti per combattere il cambiamento climatico e le sue conseguenze.
Pace e giustizia: promuovere lo sviluppo sostenibile.
Commenti (0)