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Canzoni di rabbia e di guerra

Una campagna di
Gerardo Balestrieri

Contatti

Una campagna di
Gerardo Balestrieri

Canzoni di rabbia e di guerra

Canzoni di rabbia e di guerra

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  • Raccolti € 1.260,00
  • Obiettivo € 3.000,00
  • Sostenitori 14
  • Scadenza 275 giorni rimanenti
  • Modalità Raccogli tutto  
  • Categoria Musica & concerti

Una campagna di 
Gerardo Balestrieri

Contatti

Il Progetto

CANZONI DI RABBIA E DI GUERRA

Aveva attraversato la soglia mentre io ritiravo il mio piede esitante

Un disco di canzoni che non avrei voluto scrivere.

Perché vorrei cantare l'allegria, la festa e l'abbondanza.

E invece non è tempo.

Ho scritto canzoni di rabbia e di guerra

per le macerie di questi anni.

Anni vissuti nell'angoscia della devastazione

con l'afrore della morte e nessuna attenzione.

tracce

01) 50mila morti  

02) Festival

03) Kurtz

04) Neanche una parola in occidente  

05) Chissà

06) La paura

07) Si fa presto a cantare d'amore

08) Mare

 MUSICISTI

Carlo Di Gennaro: batteria, congas, cori

Daniele Vianello: contrabbasso, basso elettrico, cori

Gerardo Balestrieri: voce, piano elettrico, sintetizzatori, hammond, harmonium, chitarre, daf, sonagli, catene, loop, zourna, effettistica, noise, incudine

Pierpaolo Capovilla: voce 

Stefano Ottogalli: chitarre classiche, acustiche, dobro, elettriche

Filomena D'Andrea: voce, cori

Massimiliano Sacchi: sax baritono, clarinetto

Antonio Crispino: voce, armonica, cori

Enrico Masiero: voce, cori

Silvia Regazzo: voce, cori

Gianfranco Coppola: violoncello

Massimo D'Avanzo: zourna

Said Chavoshbaran: tombak

Alvise Seggi: oud

Virginio Tenore:cori

musiche,testi, arrangiamenti, produzione artistica, copertina: Gerardo Balestrieri

mixaggio e produzione artistica: Carlo Di Gennaro

Questo album tratta la tematica della guerra e di altre tragedie di quest' epoca.

Non ha nomi, ne' bandiere.

Canta e suona la dinamica del potere e le macerie di questi anni.

Un disco che non uscirà in digitale ( no youtube spotify ecc ) ma solo in cd fisico o file personali HD

RECENSIONI ASCOLTI PRE MIX in ANTEPRIMA:

Nei momenti in cui la storia fa sentire il suo peso con maggiore insistenza, quando lo fa diventare quasi una presenza fisica, non lo si può ignorare ma bisogna provare a dargli voce. Ci ha provato, e ci è riuscito Gerardo Balestrieri con Canzoni di rabbia e di guerra: otto brani che rispondono all’esigenza, manifestata nelle note di copertina, di mettere in musica la rabbia che risponde all’ angoscia della devastazione e all’afrore della morte.

Sfilano così tutti i dubbi che sorgono davanti alle atrocità a cui si è costretti ad assistere di questi tempi: il dubbio che ci attanaglia davanti al non sapere se facciamo bene ad aver paura degli altri o sarebbe meglio averne di noi stessi, chissà; il dubbio se il mare ci è amico o nemico, se unisce o se, come dicono in troppi, divide, chissà; il dubbio che ci fa tacere quando siamo sospesi tra la pietà e la condanna, perché voltarsi dall’altra parte è più facile che guardare le cose in faccia, chissà; in un’epoca in cui, più che in ogni altra, la vita ce la si lascia narrare dagli occhi, il dubbio che quello che si vede sia la verità o solo finzione cinematografica, chissà. A compimento, poi, il dubbio più atroce, quello che ci fa dubitare anche della nostra parte, quella dalla quale crediamo di stare, quella dalla quale guardiamo tutte queste cose passare, il dubbio che questa sia proprio la parte giusta o ci stia sfuggendo qualcosa, chissà.

E intanto la vita continua e si fa presto a cantare d’amore, a mandare dei fiori, a rispondere ai sorrisi coi cuori quando forse sarebbe il caso di farsi scuotere, di provare a reagire o magari anche solo a indignarsi se si arriva a pensare che questo mondo ci sembra normale, chissà.

E perché ogni cosa vada riportata al suo giusto valore, anche tenersi lontani dal Festival di Sanremo diventa una forma di resistenza da cui pochi artisti, o presunti tali, riescono a sottrarsi. Anche lì, però, qualcuno potrebbe instillare il dubbio che, sotto sotto, potrebbe trattarsi solo di una forma di snobismo, chissà

Annino La Posta


“Ho avuto il privilegio di ascoltare questo album in anteprima. Un album potente per musica e testi, cosa oggi rarissima. Un album di note e pensieri, un album incazzato, un album di musica che ti riempie l'anima e di testi che ti prendono a pugni nello stomaco. Un album coraggioso, perchè oggi non girare la testa dall'altra parte è un atto di coraggio e ribellione quasi inimmaginabile. Un album che è una nota di speranza in fondo al tunnel della disperazione, perchè fino a quando ci sarà qualcuno che realizza opere così, il vento soffierà sempre sulla fiamma della speranza in un mondo migliore. Grazie Gerardo!”

Francesco Casalino


"Ciao Gerardo!                                                                                                                                                               “La musica serve a non sentire il silenzio che c’è fuori” ( J.S.Bach)                                                                  Un album prezioso che serve proprio a questo."

Carla Sabrina Marenco


“Nella paralisi di questa stanza ...nella paralisi di queste macerie a rompere il silenzio sono la musica ...la voce e le parole profonde e autentiche di Gerardo Balestrieri che questa volta non canta l' amore ...non regala fiori e non infiocchetta parole ...questa volta canta la rabbia ...il dolore ...la paura ...il silenzio colpevole . Ascoltare questo disco ê stato come come riprendere aria nuotando ...consiglio consiglio consiglio consiglio ...grazie Gerardo Balestrieri ...non andare a Sanremo resta con noi a sciogliere i grovigli che abbiamo nel petto”

Nunzia 


“Una sera, mesi fa, Gerardo Balestrieri mi disse che sentiva l’urgenza di scrivere queste canzoni. Aveva paura, però — paura che il suo desiderio di dare voce al dolore del mondo potesse sembrare un gesto opportunista. Gli ho detto di farlo. Perché l’arte, soprattutto la musica, serve a questo: a tenere accesa una luce, anche quando tutto brucia. Canzoni di rabbia e di guerra nasce da un tempo ferito, e lo attraversa con la forza poetica e politica di chi sceglie di non tacere. Non è una raccolta di slogan, ma un atto d’amore per la musica stessa che — più della parola — sa arrivare dove serve. Qui potete sostenere il suo progetto, basta poco, io l’ho fatto”

Anna Piperita Benucci


Commenti (3)

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  • DP
    Domingo Il mio indirizzo, per avere i due CD, è Domingo Paola, via Canata 2, 17021 ALASSIO (SV). Grazie e buona fortuna!
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      Angelo senza dubbio un disco bello e ben fatto come tutti quelli che finora hai fatto. Grande Gerardo e avanti tutta
      • avatar
        michele Non vedo l'ora di ascoltarlo💪

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