Una campagna di
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La App Vlad potrebbe rappresentare una novità assoluta nel panorama tecnologico e artistico del nostro Paese, e non solo.
La app prende il suo nome da Vladimir Majakowskij, poeta, artista e drammaturgo russo, esponente del movimento d'avanguardia del Futurismo russo, primo firmatario del cosiddetto "Decreto n. 1 sulla democratizzazione delle Arti", attraverso il quale si auspicava la democratizzazione dell'arte figurativa e in genere di tutto il sapere attraverso l'abbandono degli spazi espositivi consueti. Le opere avrebbero dovuto uscire quindi dai musei e invadere le città attraverso un'onda di colori e di forme*.
La app che abbiamo in mente mutua questo concetto, cercando di raggiungere l'obiettivo di "democratizzare le arti" attraverso l'uso della moderna tecnologia, e nello specifico della realtà aumentata.
Attraverso la app Vlad ognuno sarà dunque in grado di potere accedere in forma totalmente gratuita a esposizioni "virtuali" atttraverso il proprio smartphone. L'arte e la conoscenza raggiungeranno attraverso una semplice app tutti gli utenti, ovunque essi si trovino.
Per realizzare il nostro progetto al meglio, abbiamo in mente di avviare convenzioni con musei, fondazioni, istituti scolastici, associazioni, singoli artisti, per potere acquisire materiale di qualità.
Avremo poi bisogno dello sviluppo di una app veloce e affidabile, per trasformare le vie delle nostre città in musei a cielo aperto.
* Decreto n°1 sulla democratizzazione delle arti
Cittadini. Noi, capi del futurismo russo, arte rivoluzionaria
della gioventù, dichiariamo:
1. Da oggi, con la distruzione del regno zarista, è soppressa la presenza
dell’arte nei depositi, ripostigli del genio umano, nei palazzi, nelle
gallerie, nei saloni, nelle biblioteche, nei teatri.
2. In nome della grande avanzata dell’uguaglianza di tutti di fronte alla
cultura, la libera parola della personalità creatrice sia scritta sugli
angoli delle case, agli incroci degli steccati, dei tetti, delle vie delle
nostre città e dei nostri paesi, sulle schene della auto, delle carrozze,
dei tram e sui vestiti di ogni cittadino.
3. Come radiosi arcobaleni, si distendano da un edificio ad un altro, nelle
vie e nelle piazze, quadri che rallegrino e nobilitino l’occhio del
passante.
Pittori e scrittori prendano subito i colori e i pennelli della loro arte
per dare una nuova luce, per dipingere tutti i fianchi, le fronti, i petti
della città, delle stazioni e della moltitudine di vagoni eternamente in
corsa.
da oggi i poi ogni cittadino, passando per la via, possa godere a ogni
istante della profondità di pensiero dei suoi grandi contemporanei, possa
contemplare ormai la variopinta vivezza di una bella gioia, ascoltare
ovunque musica – le melodie, il rumore, il fracasso – di eccellenti
compositori.
Le vie saranno la festa dell’arte per tutti.
E se il nostro decreto sarà attuato, ciascuno, uscendo in strada, godrà e
insieme diventerà più sapiente contemplando la bellezza delle attuali vie,
che sono libri di ferro (le insegne), dove, pagina dopo pagina, hanno
scritto le proprie lettere solo la cupidigia, l’avidità personale, l’infame
meschinità e la bassa ottusità, ferendo l’animo e umiliando l’occhio.
Tutta l’arte a tutto il popolo!
Vladimir Majakovskij
Vasilij Kamenskij
David Barljuk
Gli obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs) costituiscono una serie di 17 obiettivi concordati dall'Organizzazione delle Nazioni Unite.
Istruzione di qualità: garantire a tutti un'istruzione inclusiva e promuovere opportunità di apprendimento permanente eque e di qualità.
Ridurre le diseguaglianze: ridurre le disuguaglianze all'interno e tra i paesi;
Città e comunità sostenibili:creare città sostenibili e insediamenti umani che siano inclusivi, sicuri e solidi.
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