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Poliambulatorio A.S.P. (Assistenza Sanitaria gratuita e Popolare) 0, collocato in Via Gallo 3, è per la città di Catania la prima esperienza di presidio medico totalmente gratuito ed interamente gestito da volontari.
Come medici, infermieri, studenti e studentesse universitarie e semplici volontari/e abbiamo dato il via ad un progetto ambizioso quanto importante.
Dai una mano a renderlo possibile...ecco come
La qualità della vita di una persona è il risultato di un complesso di fattori ma una buona assistenza sanitaria è tra i più importanti.
In un periodo, come il nostro, caratterizzato da profondi mutamenti sociali, economici e dalla crescita qualitativa e quantitativa della domanda sanitaria, tutti i soggetti pubblici, deputati alla programmazione degli interventi sanitari nel territorio, sono chiamati ad un maggiore impegno nel loro operato. Nonostante ciò le modalità d’intervento nel settore sanitario nella regione Sicilia sono spesso inadeguati a soddisfare le esigenze della popolazione siciliana e di quella che transita nel territorio siciliano per processi migratori.
Secondo i dati dell'IPS (Indice di Performance Sanitaria) 2020 , la Sicilia risulta terz'ultima tra i sistemi sanitari regionali, in coda tra le realtà “più malate” del paese.
Infatti dal 2010 si evidenzia una dinamica decrescente dei posti letto ordinari e del personale del servizio sanitario e condizionata dall'applicazione delle recenti politiche che hanno portato ad un blocco del turn over nelle regioni sotto piano di rientro cui si sono aggiunte politiche di contenimento delle assunzioni.
Rispetto alla popolazione residente nella regione, il personale dipendente del SSN è pari a 82 unità ogni 10.000 residenti, valore di circa 17punti inferiore al dato medio nazionale. Questo risultato si riflette negativamente sulla dotazione di personale infermieristico e medico.
Tutto questo va visto in un quadro socioeconomico in cui ben 271.000 nuclei familiari (13,5%) hanno dichiarato di non avere i soldi per poter affrontare le spese sanitarie per curarsi con un incremento dell'area del disagio pari al 2,3% rispetto agli anni precedenti.
A questo vanno aggiunti i dati sulla “speranza di vita”, in cui la Sicilia si colloca tra le peggiori con 82,1 punti a fronte di una media di 113,6 punti.
Lo stato pandemico non ha di molto mutato questa situazione dal punto di vista dei finanziamenti al SSN, aggravando invece le lacune pregresse.
Inoltre l'emergenza epidemiologica Covid-19 ha portato un profondo cambiamento nelle nostre abitudini quotidiane. Il distanziamento sociale, le limitazioni degli spostamenti, l'utilizzo di mascherina e guanti per le uscite, hanno contribuito a controllare la diffusione del virus ma hanno creato una situazione inedita con forti ripercussioni sociali. I soggetti già fragili come anziani, persone sole, famiglie in situazione di disagio socio-economico si sono ritrovati ancora più esposti e, in questa situazione, sono aumentati i disturbi psicologici come attacchi di panico, la senzazione di instabilità e insicurezza
Da tutto ciò nasce l'idea della creazione di “presidi volontari di assistenza sanitaria”, una proposta che può rappresentare una risorsa per la medicina territoriale e un reale miglioramento delle condizioni di salute degli abitanti, residenti e non.
l contesto in cui sorgerà ad aprile il Poliambulatorio, cioè il centro storico della città di Catania vede il 22,5% delle 430.929 famiglie in stato di povertà relativa, ed è completamente sprovvisto di presidi di medicina territoriale, in cui i servizi sono stati chiusi e gli ospedali dismessi.
Da ciò deriva la fondamentale importanza di un presidio di volontariato come il Poliambulatorio, collocato in un luogo strategico della città, tra i diversi quartieri popolari a più alta densità che lo rende fruibile ed accessibile alla parte più densamente abitata della città, a differenza delle aziende ospedaliere dislocate in periferia.
La città conta circa un milione di presenze con più del 20% sopra i 60 anni, di cui la quasi totalità vive sola, questo determina la necessità di servizi di prossimità e cura, che guardino alla persona con continuità.
Catania è inoltre la prima provincia per stranieri residenti (maggioranza cingalesi) che rappresentano circa il 3,4% della popolazione dell'intera area metropolitana, ma vede anche, per la collocazione geografica, di una importante fetta di soggetti migranti, la cui maggioranza vive nelle zone prossime al Poliambulatorio.
Tra le forme di assistenza principali che il comune di Catania dovrebbe garantire, secondo il regolamento di assistenza economica dello stesso, vi sono i contributi sanitari erogati sottoforma di voucher. Tra questi il buono sociosanitario e il buono spesa regionale e comunale. Ad oggi l'unico ad essere stato erogato è quello comunale con un contributo irrisorio di 100€ indipendentemente dai componenti del nucleo familiare.
Eppure il 37,3% degli abitanti (dati SSN) dichiara di non trovarsi in buona salute e il 39,1% è affetto da malattie croniche, che necessiterebbero di monitoraggi costanti.
Obiettivi generali
Deospedalizzare la cura dei pazienti e potenziare la medicina territoriale;
Promuovere comportamenti e stili di vita per la salute;
Garantire la presa in carico dei cittadini attraverso la continuità assistenziale tra ospedale e servizi sanitari territoriali;
Promozione della salute delle popolazioni migranti e contrasto delle malattie e della povertà;
Garantire l'accesso alle visite specialistiche pure in situazioni di indigenza;
Attivare collaborazioni con le aziende ospedaliere universitarie nel territorio;
Contrastare le principali patologie;
Attivare servizi di prossimità che svolgano funzione di “sensore” dei problemi della popolazione e di prima risposta alle esigenze emergenti all'interno della comunità territoriali;
Migliorare il contesto ambientale e rafforzore la tutela dei soggetti deboli;
Risparmio economico e di tempo delle famiglie e delle persone che evitano un sovraccarico delle strutture ospedaliere;
Aumentare la cura e la consapevolezza della propria salute effettuando informazione ed educazione;
Radicare collaborazioni strutturate tra i diversi soggetti socialmente attivi sul territorio;
Svolgere attività di supporto e ascolto per situazioni non prese in carico dal sistema sanitario nazionale.
Gli obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs) costituiscono una serie di 17 obiettivi concordati dall'Organizzazione delle Nazioni Unite.
Buona salute: garantire una vita sana e promuovere il benessere di tutti a tutte le età.
Parità di genere: raggiungere la parità di genere attraverso l'emancipazione delle donne e delle ragazze.
Utilizzo sostenibile della terra: proteggere, ristabilire e promuovere l'utilizzo sostenibile degli ecosistemi terrestri, gestire le foreste in modo sostenibile, combattere la desertificazione, bloccare e invertire il degrado del suolo e arrestare la perdita di biodiversità.
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