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Un murales al "Campo della Cesoia " per celebrare i pionieri del calcio bolognese

Una campagna di
Stefano Dalloli

Contatti

Una campagna di
Stefano Dalloli

Un murales al "Campo della Cesoia " per celebrare i pionieri del calcio bolognese

Un murales al "Campo della Cesoia " per celebrare i pionieri del calcio bolognese

Campagna terminata
  • Raccolti € 1.940,00
  • Sostenitori 56
  • Scadenza Terminato
  • Modalità Raccogli tutto  
  • Categoria Arte & cultura
  • Obiettivi
    11. Città e comunità sostenibili

Una campagna di 
Stefano Dalloli

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Il Progetto

La nascita di un mito 

C'è stato un tempo, quasi un secolo fa, in cui i rotocalchi di tutta Europa parlavamo della squadra che tremare il mondo fa: era il Bologna Football Club allenato dall'austriaco Felsner, che mieteva successi in Italia e all'estero surclassando ogni avversario. Si, si parla di calcio, ma all'epoca era uno sport diverso, giocato per passione e non per denaro. Quella squadra imbattibile era nata solo una ventina di anni prima, il 3 ottobre del 1909. Quando un gruppo di ragazzi, che rincorreva nel tempo libero un pallone di cuoio ai Prati di Caprara, fuori Porta San Felice, si trovò alla Birreria Ronzani per fondare la società sportiva. Da quel giorno, il neonato Bologna Football Club cominciò a fare sul serio, dotandosi di uno statuto, una divisa rossoblù e organizzando tutto il necessario per partecipare al campionato di Prima Categoria, l’antenato della Serie A che oggi conosciamo.

A quella squadra non certo avara di entusiasmo e talento, mancava una sola cosa per poter iniziare a giocare: un campo di gioco. Prima dell'inizio della stagione, fu designato come luogo un appezzamento di terreno fuori Porta San Vitale, snodo principale per i commercianti in arrivo a Bologna. Il loro punto di riferimento era l'antica Trattoria La Cesoia, luogo di ristoro e di ritrovo, tanto che la squadra affittò una delle stanze come spogliatoio. Una scelta che comportava anche la possibilità di placare a tavola ogni ardore agonistico rimasto dalla partita appena disputata. 

Nacque così il Campo della Cesoia, dove il Bologna giocò le sue prime tre stagioni, prima di trasferirsi al più moderno campo dello Sterlino e poi all'attuale Stadio Dall'Ara. Sebbene il campo non sia mai stato teatro di grandi vittorie e trofei, verrà per sempre ricordato nella storia del club per una data particolare: il 26 febbraio 1911.

In quel giorno si giocò infatti la prima partita ufficiale tra le mura di casa. Un evento sportivo, nella sua modestia, senza precedenti. Quel giorno d'inverno si assiepò intorno al campo una folla incredibile: uomini, bambini, tante donne, tutti curiosi di vedere all'opera la squadra della propria città in uno sport che fino a quel momento avevano visto giocare solo alle più quotate squadre del Nord. Si giocò alla Cesoia per due soli anni, senza vincere mai nulla di importante, ma quella partita segnò l'inizio di una storia meravigliosa.

In ricordo di quello storico avvenimento, il prossimo 21 febbraio vogliamo realizzare un murales in via Paolo Fabbri che celebri i pionieri del calcio bolognese

Il murales

Il murales, che verrà inaugurato il 26 febbraio 2021, sarà realizzato da RUSTY, artista bolognese DOC che da anni lavora sotto le Due Torri: si tratta di un'opera della lunghezza di circa 12 metri, realizzata su un muro di mattoni rossi sito in via Paolo Fabbri, nell'area dove un tempo sorgeva lo storico Campo della Cesoia. L'opera, che reinterpreterà in chiave moderna una foto della prima storica partita tra il Bologna e il Venezia, avrà al suo fianco una targa celebrativa con i nomi di quanti avranno contribuito alla sua realizzazione.

Aiutaci donando un contributo per finanziare l'opera! Sarai anche tu protagonista della rinascita di un luogo dimenticato, che vedrà una nuova luce attraverso un progetto di riqualificazione urbana e di aggregazione locale

Perché finanziare questo progetto? 

A lanciare l'idea è un gruppo di tifosi e studiosi della storia di Bologna e del Bologna, riunitosi qualche anno fa nell'Associazione Percorso della Memoria Rossoblu, per creare - attraverso un sito web - un percorso della memoria, ovvero una mappa interattiva in cui compaiono tutti i luoghi legati alla storia del Bologna Football Club. Per portare a termine questo progetto dal valore non solo sportivo ma anche sociale e culturale, riqualificando allo stesso tempo quei luoghi e donandogli una nuova anima, abbiamo bisogno di voi! 

Nel giorno della ricorrenza dei 110 anni da quella prima storica partita, vogliamo omaggiare Arrigo Gradi, Guido Della Valle, Antonio Bernabeu, Luis Rauch e gli altri "matti che correvano dietro a una palla" che decisero di trasformare il loro hobby in qualcosa di più organizzato, dando a Bologna un motivo in più per essere orgogliosa e creando negli anni l'embrione di quella squadra "che tremare il mondo fa". 

Commenti (17)

Per commentare devi fare
  • ps
    pierfrancesco Salve quando sarà visitabile l'opera? Io ho fatto deu donazioni a nome mio e di mio figlio, spero entranbi possiamo essere riportati sulla targa. Davide e Pierfrancesco Storani
    • GM
      Giacomo Minelli Come parenti di uno dei primi presidenti del BFC , Rodolfo Minelli, abbiamo deciso di contribuire a questo bellissimo progetto e a quelli che seguiranno. Giuseppe ci ha fatto trovare e riscoprire molte cose della vita di Rodolfo, uomo e presidente, grazie e buona fortuna!
      • NG
        Nicola poco ma spero utile
        • avatar
          Zerocinquantuno Una splendida iniziativa che ci fa piacere sostenere. Complimenti a tutti voi e sempre forza BFC!
          • GB
            Gianluca la mia seconda donazione è a nome di mio zio GIULIANO BATTACCHI
            • avatar
              Filippo Complimenti per la magnifica iniziativa!
              • VR
                VERONICA Bellissimo progetto!
                • ps
                  pierfrancesco La donazione è a nome di mio figlio Davide Storani grandissimo tifoso rossoblu.
                  • ps
                    pierfrancesco Sulla targa vorrei apparisse il mio nome Pierfrancesco Storani
                    • AD
                      Antonio Mio zio Emilio, che per me è stato un padre, nato in provincia di Firenze nel 1891 ma da quando aveva poco più di vent’anni residente in pianta stabile a Bologna, fu uno dei tifosi di quel Bologna storico della Cesoia prima e dello Sterlino dopo. Da bambino ero affascinato dai suoi racconti delle partite “mitiche” dei pionieri ed in particolare della lunga sfida con il Genoa per lo scudetto del 1925. Partecipo quindi molto volentieri e con affetto a questa “iniziativa della memoria”. Antonio Dovigo Piazza della Pace 8 (di fronte alla Torre di Maratona, Stadio Dall’Ara)

                      Questo progetto ha segnalato obiettivi di sviluppo sostenibile

                      Gli obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs) costituiscono una serie di 17 obiettivi concordati dall'Organizzazione delle Nazioni Unite.

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                      Città e comunità sostenibili:creare città sostenibili e insediamenti umani che siano inclusivi, sicuri e solidi.