PROGETTO AVANZERS

Un gruppo di supereroi, emarginato dalla cosiddetta società civile, trova rifugio in una piccola cittadina italiana: ma la loro diversità li precipiterà in un baratro di discriminazione e follia, culminante nella sfida di un misterioso nemico.

Il progetto ha visto la luce a gennaio 2018, quando sono nati goliardicamente i T41A studios (rafforzando la collaborazione tra il centro diurno per disabili adulti, un regista ed un cameraman professionista), ed è cominciata la scrittura.

Il film si compone di due capitoli, il primo dei quali è stato già girato nel 2018 e proiettato a gennaio 2019, ottenendo un ottimo riscontro in termini di spettatori e critica. (Due serate di proiezione a Pesaro con red carpet e biglietti sold out).

Il film ha voluto osare tanto sin da subito, cimentandosi volutamente in un genere cinematografico come quello supereroistico che così poco sembrerebbe essere nelle corde delle persone disabili ma che tanto egregiamente è stato sviluppato ed interpretato dai nostri attori.

Altro obiettivo perseguito riguarda la trattazione della disabilità di questi supereroi, che nel film non viene mai tradita o edulcorata ma che tale rimane in ogni aspetto umano e relazionale dei personaggi.

Infine, ma non per importanza, i disabili sono i protagonisti indiscussi della nostra pellicola, sia per questioni di intreccio che di impegno sul set: non vengono relegati a comprimari , ma riempono energicamente la scena dal primo all’ultimo minuto.

A marzo 2019 è cominciata la pre-produzione della seconda e ultima parte del progetto che darà un finale alla storia.

OPERAZIONE FUNDRISING

La produzione di un film richiede un ingente investimento in termini di risorse economiche ed umane, soprattutto se portate avanti in una cornice principalmente educativa e necessariamente amatoriale come quella in cui si muovono i nostri Avanzers, sia sul set che dietro le quinte.

Ecco perché, dopo i felici risultati ottenuti con il primo episodio e dopo i tantissimi incoraggiamenti a continuare, abbiamo deciso di osare di più con il capitolo finale, preparandoci ad affrontarlo in maniera più professionale ma sempre mantenendo le priorità definite a inizio progetto.

In vista di tutto ciò, cerchiamo finanziamenti per poter far fronte alle spese del secondo e ultimo capitolo e dare al progetto un lustro maggiore del quale poter andare orgogliosi.

T41A ringrazia preventivamente tutti coloro che vorranno aderire a questa raccolta fondi.

I PROTAGONISTI

Tutti i personaggi presenti nella storia sono interpretati dagli utenti del centro diurno e dai loro operatori. La particolarità (e la sfida) del film è che gli utenti sono gli indiscussi protagonisti della vicenda, senza venire pertanto relegati in ruoli secondari.

COOPERATIVA SOCIALE T41A

La Cooperativa Sociale T41A nasce nel 1976 come risposta al disagio psichico di soggetti con situazioni personali, familiari e sociali fortemente disgregate o che vivevano ancora negli ex manicomi con permessi temporanei di uscita.

Attualmente la Cooperativa gestisce vari servizi prevalentemente rivolti al disagio psichico e sociale e quello direttamente coinvolto in questo progetto è il Centro Diurno Socio Educativo Riabilitativa T41A per disabili adulti medio/gravi.

Il centro diurno è un luogo che si prefigge di perseguire la finalità dell’integrazione sociale attraverso lo sviluppo della massima autonomia personale possibile, dell’apprendimento di abilità tecnico operative e del miglioramento delle capacità relazionali e comunicative degli utenti con disabilità.

Esso promuove il massimo utilizzo delle risorse disponibili nel territorio, così da favorire lo scambio tra la struttura, i suoi utenti e la comunità locale; evitando l’emarginazione delle persone e la separatezza della struttura.

La stesura di questo progetto è arrivata in seguito ad esperienze pregresse della cooperativa in questo medesimo settore:

Nel 2012 la cooperativa inizia una collaborazione con l'associazione teatrale dilettantistica OperaX, con lo scopo di combattere la stigmatizzazione attraverso una rappresentazione teatrale che coinvolge soggetti differenti.

Negli anni si sono riscontrati vari risultati positivi: integrazione tra diverse realtà, la possibilità di esprimere se stessi in maniera sempre più disinvolta, l'emergenza di risorse inaspettate e la possibilità di arrivare a far recitare gli utenti da soli sul palcoscenico grazie al padroneggiamento del palco, dei tempi e degli spazi propri del teatro.

Da qui l'idea di una prima esperienza cinematografica.