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dai diamanti non nasce niente... una piccola arte a servizio del territorio

Una campagna di
Sergio Longhin

Contatti

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dai diamanti non nasce niente...
una piccola arte a servizio del territorio

dai diamanti non nasce niente... una piccola arte a servizio del territorio

Campagna terminata
  • Raccolti € 0,00
  • Sostenitori 0
  • Scadenza Terminato
  • Modalità Raccogli tutto  
  • Categoria Arte & cultura

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Il Progetto

Conoscere le bellezze architettoniche e paesaggistiche del territorio padovano

Tratte dalle stampe del libro di Andrea Gloria e poi elaborate, digitalizzate e stampate su vari materiali ( vetri, ceramiche, lamine argentate ecc.)

Questo obiettivo l’abbiamo raggiunto e lo presenteremo nell’occasione di questa mostra d’arte con delle cartoline tratte dal libro Il territorio padovano illustrato di Andrea Gloria.

Nell’ottica della più specifica conoscenza del territorio abbiamo progettato cartoline illustrate di tutte le chiese del padovano con la specificità di proporre sul retro una breve storia della comunità tratta dal libro La Diocesi di Padova del 1972, Tipografia Antoniana, Padova.

Restando nell’ambito dei monumenti più rappresentativi del territorio abbiamo realizzato e proponiamo dei depliant illustrativi di chiese e ville della provincia di Padova del quale abbiamo curato anche la trascrizione in varie lingue.

Con gli stessi soggetti abbiamo realizzato stampe su lamina, vetro, ceramica; insomma abbiamo cercato di dare un contributo alla conoscenza del nostro territorio nei limiti delle nostre possibilità.

A puro titolo esemplificativo e non esaustivo i paesi del padovano che descriviamo nelle nostre produzioni sono: Arre, Arquà, Abano, Bagnoli, Conselve, Este, Loreggia, Maserà, Noventa, Montagnana, Saonara, Teolo, Valsanzibio, Piove di Sacco, Pontelongo ecc…

A questo repertorio si affiancano quadri e serigrafie di pittori locali e non che hanno rappresentato tratti del territorio padovano.

Una delle finalità della mostra che proponiamo, vuole accendere l’interesse della comunità sull’eventuale recupero della sede della mostra che viene, in maniera quasi provocatoria, realizzata su una porzione di fabbricato denominato “ex monastero di San Michele Arcangelo di Candiana”.

L’immobile versa in grande stato di degrado e abbandono, si tratta tuttavia di un edificio progettato da Lorenzo da Bologna e Pietrantonio degli Abati a partire dal 1480 e inaugurato dal vescovo Barozzi insieme all’attuale chiesa nel 1502.

Alleghiamo alcune foto dello stato attuale dove organizzeremo la mostra; locali che lasceremo pressoché inalterati, proprio perché vogliamo che la bellezza dei quadri e delle opere d’arte che esporremo, associato al degrado del contenitore provochi una sensazione di “pugno nello stomaco” allo spettatore che lo induca poi a riflettere se sia possibile che l’edificio architettonico più importante del paese sia lasciato in queste condizioni.

Inviteremo certamente le scuole del territorio, come sempre facciamo nelle nostre mostre con un piccolo laboratorio sulla ceramica e in particolare sulla ceramica denominata “candiana” tipo “alla turchesca” come abbiamo già parlato nel nostro quaderno n. 5.

Questo tipo di ceramica che veniva realizzato fino al 1600 inoltrato, tra padovano e bassanese ci dà l’opportunità di presentarci anche agli studenti di nazionalità marocchina e turca per fare un paragone con le produzioni di ceramica dei rispettivi paesi; l’arte a servizio della interculturalità e della socializzazione tra persone di diversa nazionalità e fede.

Non mancheranno quindi in mostra ceramiche di varie provenienze italiane es estere e anche alcuni vasi da farmacia provenienti dall’antica speciaria che un tempo, guarda caso, utilizzava proprio i locali della presente mostra.

L’esposizione verrà fatta comunque anche se non riusciremo ad avere i finanziamenti richiesti; nel caso invece la mostra venisse accolta favorevolmente e finanziata adeguatamente potremo riuscire ad implementarla realizzando un catalogo e delle lezioni di restauro di mobili antichi e moderni, tenute da un artigiano, ora in pensione, che ha lavorato e restaurato opere d’arte tutelate dalle “ Belle Arti”.

Come ricompense sono previsti dei gadget di stampe su vari materiali, di architetture antiche, delle brocche di ceramiche “candiane”, dei libri che riguardano il territorio padovano tra cui copie dei nostri cinque quaderni realizzati dal 2000 fino ad oggi.

Altre info su www.candiana-artestoria.it

A seguire la planimetria dei locali dove si realizzerà la mostra

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