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Hoa, storia di una guaritrice è un documentario breve che racconta la storia di una guaritrice vietnamita custode dei segreti delle erbe medicinali, un sapere che si tramanda di madre in figlia.
Prodotto da GTV – Gruppo Trentino di Volontariato e Altrove Films, per la regia di Marco Zuin, è il ritratto di una famiglia guidata da una ritualità antica dedicata alle piante medicinali che, raccolte nella foresta, garantiscono la salute del villaggio.
Un incontro con la tradizione in un Vietnam che cambia, «un Vietnam che non ti aspetti, - afferma il regista - pieno di contraddizioni e nel quale le persone costruiscono il proprio equilibrio quotidiano faticosamente e con creatività. Hoa, la protagonista del documentario, è una di loro».
Hoa, storia di una guaritrice - teaser from Marco Zuin on Vimeo.
La storia di Hoa va raccontata per il suo carattere universale: il rapporto che si instaura tra le persone, la natura e il territorio dove si nasce e si cresce. La natura in questo modo ci aiuta a sopravvivere. E a vivere. Alternando spazio intimo/domestico con lo spazio pubblico e spazio sociale. Attraverso la storia di Hoa vogliamo costruire un ritratto di comunità, una riflessione sulla condizione umana.
L’idea nasce nell’ambito dei progetti di cooperazione internazionale di GTV – Gruppo Trentino di Volontariato. L’organizzazione, che si occupa di mettere in relazione la comunità trentina con le comunità del Sud Est Asiatico, dopo un progetto di cooperazione ed una mostra sulla Medicina Tradizionale Vietnamita esposta in Italia nel 2016, ha deciso di raccontare in un film la storia di Hoa che vive nel Nord del Vietnam, nel piccolo villaggio di Tuan Dao dedito alla coltivazione del riso e vicino ad un’importante foresta rinomata tutt’ora per la sua biodiversità. Tra le ultime guaritrici della sua etnia, Hoa cerca di preservare le conoscenze della foresta e, parallelamente, di tutelare le piante stesse dalla minaccia di estinzione.
«Le foreste coprono il 30% della superficie terrestre, oltre a offrire cibo sicuro e riparo, sono essenziali per il contrasto al cambiamento climatico e la protezione della biodiversità e delle dimore delle popolazioni indigene» si legge nell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile dell’ONU. E ancora, sono 13 milioni gli ettari di foreste che scompaiono ogni anno, mentre l’80% delle persone che vivono nelle zone rurali dei Paesi in via di sviluppo, si affida alle medicine tradizionali basate sull’uso delle piante che crescono proprio in quelle foreste minacciate.
Per aumentare la sensibilità e l’informazione su questi temi, per rallentare i fenomeni in atto e contribuire a «proteggere, ripristinare e favorire un uso sostenibile dell’ecosistema terra»(Obiettivo 15 dello Sviluppo Sostenibile 2030), GTV ha scelto raccontare questa storia attraverso un documentario breve. In questa maniera GTV conta di essere più incisivo nell’affrontare pragmaticamente un tema caro ed urgente, la tutela della biodiversità.
Questo progetto ha già ricevuto un finanziamento della Provincia Autonoma di Trento - Servizio Attività Internazionali che ci ha permesso fino ad ora di sostenere le fasi di sviluppo e produzione del lavoro. Il regista Marco Zuin ed il produttore creativo Roberto Cavallini di Altrove Films sono stati in Vietnam tra Aprile e Maggio 2018. I 10.000 Euro raccolti fino ad ora sono serviti a sostenere i seguenti costi:
Il finanziamento di questa campagna di crowdfunding, 3.000 Euro, andrà invece a contribuire le spese di post-produzione:
Marco Zuin. Laureato in Cinema presso il D.A.M.S. di Bologna, vive e lavora in Veneto ma non solo. Alla base del suo approccio al cinema e al documentario c’è l’idea di sociale inteso come socialità e attenzione al senso di comunità. Per questo negli ultimi anni si è dedicato alla produzione di cortometraggi e documentari sociali brevi, selezionati e premiati in numerosi festival in Italia e nel mondo: gli Zuggerimenti poetici (2011/17, Italia - 8 micro-cortometraggi), ME, WE Only through community (Kenya, 2013 - 60’), Daily Lydia (Tanzania, 2014 - 11’) e La sedia di cartone (Kenya, 2015 - 16’) che con oltre 50 selezioni ai festival nazionali e internazionali, è uno dei documentari italiani più premiati, e Niente sta scritto(Italia/Kenya, 2017 - 52’) menzione speciale all’ultima edizione del Trento Film Festival.
Roberto Cavallini, Altrove Films. Dopo gli studi umanistici in Storia dell’Arte all’Università Cà Foscari di Venezia, ha conseguito nel 2010 un PhD (Dottorato) in Visual Cultures al Goldsmiths, University of London. Dal 2012 al 2016 ha ricoperto la posizione di Assistant Professor in Film and Visual Cultures alla Yasar University (Izmir, Turchia). Con dieci anni di esperienza internazionale nello sviluppo creativo e finanziamento di progetti culturali e films, nel 2017 fonda Altrove Films in provincia di Trento. Altrove Films è una casa di produzione cinematografica indipendente, con un focus su documentari di creazione, film autoriali e nuovi media per il mercato internazionale. Con Altrove Films, Roberto sta sviluppando vari documentari due dei quali, co-finanziati, tra gli altri, da Trentino Film Commission e IDM-SudTirol Alto Adige.
Per costruire un ponte tra Oriente ed Occidente verso un nuovo domani. Così recita la vision di GTV - Gruppo Trentino di Volontariato, attivo in Vietnam dal 1999 con progetti di cooperazione di comunità ed in Italia, nel Trentino con interventi di Educazione alla Cittadinanza Globale. Mettere in relazione la comunità trentina con le comunità del Sud Est Asiatico per sviluppare capacità e scambiare esperienze con particolare attenzione ai diritti dei soggetti vulnerabili come bambini, donne e minoranze. GTV intende l'autosviluppo delle comunità come antidoto allo sfruttamento. Ecco la nostra mission che perseguiamo con attenzione, cura, passione e con un occhio di riguardo ai nostri valori: RELAZIONE con e tra le persone al centro dei progetti; RESPONSABILITA' verso le risorse e i verso donatori, verso i contesti dove lavoriamo e Rispetto per il tempo che viviamo; DEMOCRAZIA interna che dà valore al gruppo.
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