oppure

Registrati con il tuo indirizzo email

Oppure, solo se sei una persona fisica (NO azienda/associazione), puoi scegliere anche di registrarti con i social:

Inserisci il tuo indirizzo email: ti invieremo una nuova password, che potrai cambiare dopo il primo accesso.

Ricordi la tua password?

Controlla la tua casella email: ti abbiamo inviato un messaggio con la tua nuova password.
Potrai modificarla una volta effettuato il login.

Salviamo la Casa del Popolo di Chieri dalle banche e dai palazzinari

Una campagna di
serafina torchitti-Circolo PRC Chieri

Contatti

Una campagna di
serafina torchitti-Circolo PRC Chieri

Salviamo la Casa del Popolo di Chieri dalle banche e dai palazzinari

Campagna terminata
  • Raccolti € 607,00
  • Sostenitori 12
  • Scadenza Terminato
  • Modalità Raccogli tutto  
  • Categoria Comunità & sociale

Una campagna di 
serafina torchitti-Circolo PRC Chieri

Contatti

Il Progetto

SALVIAMO LA CASA DEL POPOLO DI CHIERI

A Chieri in provincia di Torino, in Via Avezzana, 24, c'è una autentica Casa del Popolo costruita dai compagni negli anni '50, luogo di socialità elaborazione politica e lotte negli anni. Oggi i suoi spazi vengono anche utilizzati per gruppi d' acquisto, corsi popolari cene e serate culturali all'insegna dei diritti, mutualità, solidarietà, antifascismo e antirazzismo.

Questa Casa, dopo una oscura storia di passaggi di proprietà è risultata essere uno dei beni di una fondazione DS (l'ultima trasformazione di quello che fu il PCI, che si sciolse e confluì nel PdS, poi diventato DS).

A causa dei debiti accumulati dai DS, la Casa è pignorata dalle Banche che ne chiedono lo sgombero per un probabile futuro in mano a palazzinari.

Noi, circolo PRC di Chieri ne abbiamo preso possesso l'indomani la scissione del PCI e per più di 20 anni ne abbiamo avuto cura e fatta vivere. Per questo abbiamo deciso di affrontare una causa di usucapione.

Da soli però non riusciremo a farcela, abbiamo bisogno di aiuto per le spese legali.

“SALVIAMO LA STORICA CASA DALLE BANCHE E DALLA SPECULAZIONE IMMOBILIARE”


LA CASA DEL POPOLO DI CHIERI

La Casa del Popolo di Chieri di Via Avezzana, 24, fu costruita a fine anni ’50 dai compagni chieresi del Partito Comunista Italiano.

Con le proprie forze, con enorme impegno e sacrificio, mattone su mattone l'edificio fu eretto ed in seguito 'donato' al PCI.

L'originale progetto della costruzione, ne esistono solo due uguali in Italia, fu opera  dell'architetto Biagio Garzena (1929-1989), professore alla facoltà di architettura di Torino per molti anni.

Nella casa del popolo ha avuto luogo una copiosa attività editoriale (volantini politici, inchieste e dossier, periodici informativi, giornalini ecc.) e culturale e sociale (incontri, dibattiti, formazione, organizzazione di feste popolari e di altre iniziative di autoproduzione e socializzazione). Promozione e organizzazione di corsi e laboratori popolari-sociali (danze, ballo, informatica, cucina, chitarra ecc.) in collaborazione con Associazioni No-Profit locali, e di serate culinarie con varie cene a tema o per autofinanziamento. (vedi le foto di alcune iniziative)

Da anni è anche la sede dell’ Associazione GAP-SOLIDALE La Poderosa e del relativo Gruppo di Acquisto Popolare denominato GAP-Chieri e recentemente è anche la sede distaccata dell’Associazione affiliata ARCI La Poderosa di Torino.

Nella stessa sede si sono tenuti congressi, assemblee e spesso è stata utilizzata da movimenti e associazioni per incontri e iniziative.
Di anno in anno sono aumentate le idee, i progetti, le attività, i lavori e a tutt’oggi La Casa del Popolo è lì a testimoniare la sua necessità, la sua voglia di esistere e di restare un centro aperto sociale di aggregazione.

La Situazione ad oggi

Dopo varie iscrizioni ipotecarie, al momento è in corso una procedura di pignoramento dell’immobile da parte delle banche, che hanno tutta l’intenzione di vendere all’asta la casa.
Vogliamo che la Casa del Popolo resti il luogo di socialità e aggregazione come in tutti questi anni è stato, e sapendo di poterlo fare, abbiamo iniziato una causa per usucapione dell'immobile, ma le banche non si danno per vinte.
Un giudice, con due sentenze si schiera con i banchieri e NON SOSPENDE IL PIGNORAMENTO, permettendo così di mettere la casa in vendita all’asta, e come se non bastasse, procede con un’ordinanza di sgombero dell’immobile, per il momento sospesa.

A fine Maggio 2017 una doccia fredda. La sentenza negativa del primo grado di giudizio. Ovvero la giudice non ci riconosce il diritto di usucapione, con motivazioni, per quanto ci riguarda, assurde e non rispecchianti la verità sulla storia nostra e della casa. In più ci condanna al pagamento delle spese processuali che ammontano a circa 13.000 €.

Ci siamo chiesti che fare adesso? Abbandonare tutto? Continuare la lotta per il nostro diritto di proprietà? Dopo varie discussioni, incontri e dopo aver consultato anche altri avvocati, abbiamo scelto la seconda strada. Impugneremo la sentenza di primo grado e faremo ricorso in appello per far valere il nostro diritto.
Il 20 Giugno 2017 i nostri legali hanno presentato ufficialmente ricorso in appello.
Dovremo affrontare altre spese legali, ma siamo convinti di avere fatto la scelta giusta e forse per noi l’unica possibile.

Le possibilità di vincere in secondo grado sono concrete. Se poi il giudice accollerà le spese alla banca, il ricavato di questa raccolta sarà investito in progetti sociali e per la crescita della Casa del Popolo e di questo ve ne renderemo conto puntualmente.

Certo compagne e compagni, amiche ed amici, saranno i primi a contribuire alle spese, come fatto da altri a inizio secolo e soprattutto poi nel secondo dopoguerra per costruire le tante Case del Popolo sparse in tutta Italia. E come fanno, oggi, tanti ragazzi dei Centri Sociali (la cui organizzazione, come ben aveva notato Primo Moroni, molto deve all’esperienza delle Case del Popolo).

Non permetteremo la svendita della storica casa e utilizzeremo tutti mezzi a nostra disposizione perché non sia “regalata” ai palazzinari e perchè lo sgombero non avvenga.

Ma da soli, sia economicamente che fisicamente, non possiamo farcela, per questo chiediamo l’aiuto di tutti coloro che credono nell’importanza dei centri sociali di aggregazione e di spazi che permettano ai movimenti, alle associazione e ai cittadini di esprimersi democraticamente e liberamente.

Commenti (2)

Per commentare devi fare
  • avatar
    Francesco Per la Casa del Popolo di Chieri

    Gallery

    Community