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Il simbolo delle Eolie

Una campagna di
Sergio Cucchiara

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Il simbolo delle Eolie

Il simbolo delle Eolie

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  • Categoria Libri & editoria

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Il Progetto

IL PROGETTO

L’autore è anche il principale artefice di quanto si racconta, indiscutibilmente insolito e che ha valorizzato grandemente la Natura delle stesse isole Eolie. Il tutto è successo negli anni ’80, ancora in gioventù.

Iniziando da quei tempi l’autore, in qualità di geologo professionista non ha fatto altro che girare il mondo ed in particolare Sud America; nell’attualità si trova tra Messico e Cile. Adesso l’autore, grazie a quasi una infinità di esperienze, che per molti sarebbero pura “avventura” e che per lui fanno parte della vita quotidiana, ancor di più desidera offrire un esempio che porti a riflettere come il più delle volte siamo portati a cercare le cose più fantastiche ed originali sempre dall’altra parte del mondo e ci dimentichiamo o non diamo importanza a ciò che abbiamo sotto il naso... che a sua volta viene visitato e valorizzato da chi, invece vive nell’altro lato del mondo!

IL LIBRO

L'autore, fin da molto giovane ha avuto un particolare spirito simbiotico con la Natura. Guida del CAI, Istruttore di alpinismo, maestro di sci in Sicilia e nelle Alpi, perfino in Svizzera e poi geologo professionista con molte attività nei luoghi più isolati e perfino quasi sconosciuti, fin da giovane (dai “tempi del CAI” – Club Alpino Italiano) ha fatto cose che lui considerava normali, e che per altri sarebbero state eccezionali.

Una di queste, pur se svolta nelle nostre isole Eolie, anche grazie allo spontaneo spirito di osservazione ed interesse verso la Natura, lo ha portato a fare una scoperta che poi è stata la ragione della creazione dell'attuale simbolo delle Eolie e della preservazione dell'ambiente naturale, spingendo anche a creare aree protette, perfino in forma integrale. Il racconto va dal Monte Rosa, alla Sicilia, mostrando anche un bellissimo esempio di unione tra Nord e Sud.

Il soggetto principale sembra essere la scalata di quella eccezionale torre vulcanica, chiamata LA CANNA, alta quasi 100 metri, nel bel mezzo del mare, nelle vicinanze dell’isola di Filicudi. Ma non è così: piuttosto si tratta di ciò che ne deriva, grazie al menzionato spirito verso la Natura. Non entro nei dettagli, con lo scopo di lasciare un poco di interesse al libro, precisando comunque che da qui ha avuto origine quello che attualmente si considera come "il simbolo delle Eolie".

Approfittando della formazione professionale dell’autore e dell’innato spirito di compartire, si fanno anche delle considerazioni geo-ambientali, credo abbastanza originali, su tutto l'arcipelago eoliano ed il Tirreno, evidenziando caratteristiche sorprendenti, perfino svelando l’esistenza di vari vulcani sottomarini anche più grandi dell’Etna e svelando che il fondale del Tirreno è forse la zona tettonicamente più attiva di tutto il pianeta.

In conclusione questo piccolo libro è un racconto assolutamente reale ed allo stesso tempo, un documento naturalistico che considero per lo meno originale (se interessante lo dirà il lettore) ed a parte della straordinaria storia, vuole risaltare i valori e particolarità della Natura che abbiamo sotto il naso e di cui, forse per questo, facilmente non ci rendiamo conto.

Spero che, nel suo piccolo, questo lavoro contribuisca, a valorizzare ciò che spesso, solamente per essere “troppo vicino”, ce lo dimentichiamo.

ED IN ANTICIPO RINGRAZIO TUTTI COLORO CHE MI AIUTERANNO A TRASFORMARE IN REALTÀ QUESTA IDEA.


L’AUTORE

Sergio Cucchiara

Nato a Palermo e vissuto in questa città fino all’inizio degli studi universitari, che poi terminò ormai vivendo nelle Alpi, tra l’Ossola e la Svizzera. Laureatosi in Scienze Geologiche, inizio l’attività professionale, dedicandosi soprattutto alle cave, valanghe e protezione ambientale. Ben presto iniziò a viaggiare per il mondo soffermandosi soprattutto in Sud America, dedicando abbastanza tempo in Uruguay, Argentina, partecipando a grandi esplorazioni nella Patagonia, includendo Cile, in Bolivia con un’esperienza di due anni tra Amazzonia e Mato Groso, In Perú tra Andes e deserto, finendo poi in Messico per vari anni, da dove adesso si sta interessando anche di attività in Cile, nel deserto di Atacama.

Malgrado questo continuo vagabondare, per fortuna i legami con la Madre Patria non si sono sciolti, come pure il desiderio di condividere le proprie esperienze, cercando di far apprezzare ciò che abbiamo, ove ci troviamo.

Scritti e video dilettantistici sono numerose, a parte anche di un libro e corso sull’attività estrattiva: iniziando da un documentario di 30 minuti che racconta la vicenda di questo libro, realizzato l’anno seguente in pellicola Super8, tornando a proposito sul posto e che fu trasmesso da alcune televisioni private e purtroppo poi perso a causa del “vagabondare” dell’autore.

Per chi volesse, come presentazione personale, si riportano due direzioni di YouTube con due piccoli video (ve ne sono vari altri), pur se non hanno nulla a che vedere con quanto si presenta in questa occasione. Quello che si riferisce al metodo di taglio di un blocco di marmo (fatto in Perú) fa parte del “Corso” preparato dall’autore sul tema estrattivo; l’altro, totalmente “casereccio” e rapidamente montato, riferisce una piccola passeggiata di una giornata per le Ande e deserto di Atacama, in Cile:

www.youtube.com/watch?v=5q2XVG577_A (Taglio con cordone detonante ed acqua – Testo in spagnolo, peró è molto poco)

www.youtube.com/watch?v=QTGp1XrJUcE&t=69s (Un giretto per il deserto di Atacama e dintorni)

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