Una campagna di
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Il tuo contributo servirà a sostenere un progetto ambizioso. Scegli la ricompensa o la somma con cui vuoi sostenerlo e seleziona il metodo di pagamento che preferisci tra quelli disponibili. Ti ricordiamo che il progettista è il responsabile della campagna e dell'adempimento delle promesse fatte ai sostenitori; sarà sua premura informarti circa come verranno gestiti i fondi raccolti, anche se l'obiettivo non sarà stato completamente raggiunto. Le ricompense promesse sono comunque garantite dall’autore.
L’A.S.D. Forlì No-Stop nasce nel 2012. Organizza, sin dall'anno della sua fondazione, eventi sportivi, culturali e di aggregazione giovanile, intergenerazionale, interrazziale ed interculturale. Lo fa con un particolare occhio di riguardo per il tema dell'integrazione attraverso lo sport, ottenendo, in diverse occasioni, il Patrocinio del Comune di Forlì.
La Polisportiva rappresenta un punto di riferimento nella zona per quanto riguarda l'organizzazione di campionati e tornei sportivi, sia di calcio che di altre discipline. Dal 2015, inoltre, collaboriamo con la Società Cooperativa Sociale DiaLogos di Forlì, per permettere ai richiedenti asilo politico che partecipano al progetto SPRAR di partecipare al campionato di calcio a 5 della UISP di Forlì.
Questo nuovo progetto, intitolato “Mare Omnium”, nasce dall'esperienza di alcuni consociati (Mirco Cacucci, Christian Minotti Camporesi e Davide Fabbri), che negli ultimi due anni hanno deciso di proseguire l'impegno sportivo anche nelle proprie vacanze, intraprendendo un viaggio che fosse anche una sfida fisica.
Nel 2014, sono tornati a Forlì partendo dalla Puglia, in bicicletta. Questo viaggio ha rappresentato l’occasione di vedere posti e conoscere zone nelle quali, diversamente, magari non si sarebbero mai fermati.
Nel 2015, invece, hanno raggiunto Ventimiglia (Italia)/Mentone (Francia) a piedi, partendo da Genova. Lo scopo di questo viaggio era ripercorrere gli ultimi chilometri che i migranti hanno fatto prima di essere bloccati al confine con la Francia e vedere con i propri occhi la situazione in questo Paese.
Purtroppo, i viaggi non sono potuti durare mai più di una settimana, a causa degli impegni lavorativi dei partecipanti.
Dal seguito che avevano queste piccole avventure è nata l'idea, per il terzo viaggio, di dare un valore aggiunto alla sfida, organizzando una campagna dicrowdfunding, interamente destinata in beneficenza.
I ragazzi che partiranno quest'anno hanno deciso di usare un mezzo non convenzionale, il pedalò, affinché si mantenga il grado di difficoltà fisica e, al tempo stesso, aumenti la risonanza dell'iniziativa, così da incrementare le potenzialità della campagna di raccolta fondi che accompagnerà il viaggio.
L'itinerario previsto è di circa 160 km e ha come obiettivo quello di raggiungere Pescara in una settimana, partendo da Ancona.
Le tappe saranno:
Ancona – Numana (14 Agosto)
Numana - Civitanova Marche (15 Agosto)
Civitanova Marche - Marina Palmense/Fermo (16 Agosto)
Marina Palmense/Fermo – Grottamare (17 Agosto)
Grottamare - Tortoreto Lido (18 Agosto)
Tortoreto Lido – Pineto (19 Agosto)
Pineto – Pescara (20 Agosto)
L'intera somma ricavata dalla raccolta fondi verrà destinata in beneficenza, alla ONLUS “VolontariA” di Bertinoro (FC).
VolontariAè un’organizzazione non lucrativa di utilità sociale. Nasce nel 2005, per iniziativa di alcuni ragazzi, spinti dal desiderio di trasformare in un aiuto concreto e mirato l’esigenza di contrastare fenomeni come la povertà, l’emarginazione e l’indifferenza. Opera nell’ambito del volontariato internazionale e la sua mission è il sostegno di attività promosse da organizzazioni e gruppi nell’ambito socio-educativo e sanitario in paesi del Sud del Mondo e la sensibilizzazione della società nei confronti di questi temi.
È un’associazione che ha scelto di operare basandosi su tre valori:
1) il primo è talmente importante che VolontariA ha deciso di metterlo nel proprio nome. E’ il volontariato. Ritiene che l’azione più rivoluzionaria che si possa fare sia un gesto gratuito e disinteressato per chi sta peggio. La quasi totalità dei fondi raccolti vengono destinati ai progetti e le spese per oneri amministrativi e burocratici vengono limitate al minimo . Nel massimo della trasparenza, tutti i bilanci economici vengono pubblicati sul loro sito.
2) il secondo valore fondante è il viaggio. Non si può attendere la supplica di aiuto da parte dei poveri. E’ necessario andarli a incontrare e conoscere condividendo, seppure per alcuni giorni, la loro condizione di vita.
3) il terzo e ultimo punto è l’adesione ad una rete del volontariato. Esistono una moltitudine di associazioni, organizzazioni, cooperative che svolgono importantissime opere di aiuto verso i più deboli. Il rischio che tutte corrono è la frammentazione dell’aiuto che può minarne l’efficacia. Ma se tutte queste realtà caritatevoli si uniscono e imparano a muoversi all’unisono allora sì che si possono raggiungere grandi traguardi.
Per questi motivi, abbiamo scelto di collaborare con loro.
Abbiamo deciso di focalizzare la raccolta fondi su uno specifico progetto, tra i vari che VolontariA porta avanti attualmente. Abbiamo scelto di destinare il nostro contributo alla comunità di Mwanzala, città nel nord-est della Tanzania.
Per raccontare meglio il progetto, bisogna parlare del villaggio di Bomalang’ombe, situato sugli altipiani. Si tratta di un villaggio molto popoloso, in cui negli anni sono state realizzate molte infrastrutture (strade, una cooperativa agricola, un centro sociale) e servizi (produzione di energia elettrica e realizzazione di un acquedotto) che lo rendono un luogo di immigrazione per tutte le povere comunità rurali circostanti. La scuola primaria del villaggio accoglie oltre mille bambini, ma da alcuni anni non riesce più a soddisfare le domande di ammissione di tutti i ragazzi in età scolare. È stata stabilita quindi una seconda scuola primaria nel quartiere di Mwanzala, allo scopo di accogliere gli oltre trecento bambini che non trovano posto in quella del villaggio. Dal momento che non dispongono di fondi da destinare a questa costruzione, è stata eretta una semplice struttura in muratura e alcune baracche in legno. La struttura in muratura non è intonacata, non c’è un pavimento né porte e finestre. Le baracche in legno sono precarie ed espongono i bambini agli agenti atmosferici. Il villaggio ed il Distretto di Kilolo hanno chiesto ufficialmente a VolontariA di aiutarli a reperire i fondi necessari a:
1) Riabilitare la struttura in muratura già esistente;
2) Costruire un secondo edificio che consenta di completare il ciclo scolastico;
3) Allacciare la scuola alla rete elettrica;
4) Costruire alcune fontane collegate alla rete idrica.
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