Una campagna di
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Pochi lo sanno, ma l’Italia è stata liberata dal nazi-fascismo anche grazie a soldati venuti dal Brasile.
Erano 25.000 volontari: ebrei, emigrati o figli di emigrati italiani, anarchici, antifascisti, militari poveri, operai, gente di favela. Arrivano a Napoli ai primi di luglio del 1944, con un cobra che fuma la pipa come stemma su elmetti e divise.
Sono la formidabile FEB: la Força Expedicionaria Brasileira.
I brasiliani risalgono la penisola e sono determinanti – con partigiani e Alleati - nello sconfiggere tedeschi e fascisti sull’Appennino tosco-emiliano. Intere zone delle province di Lucca, Pistoia, Parma, Bologna devono a loro la fine dei massacri degli occupanti nazisti.
Il 16 settembre 1944 cacciano i tedeschi da Massarosa (LU) e l&rsquot;11 ottobre liberano Barga.
Il 30 ottobre portano la libertà in Appennino, a Lama, Pradescello, Collo e San Chirico. L’Aviazione militare brasiliana si insedia a Pisa.
Il 20 febbraio 1945 la FEB spezza il fronte tedesco a Mazzancana (BO), sconfigge i nazisti nella battaglia di Monte Castello, contribuisce a liberare Torino e sfila sotto la Mole.
Nell’aprile del 1945, a Pontescodogna (PR), 15.000 militari tedeschi armati di tutto punto si arrendono ai soldati con il cobra.
Il 30 maggio i brasiliani sono a Piacenza tra gli applausi della popolazione.
Il 6 luglio 1945 la FEB - purtroppo 450 di loro non tornano in Brasile... - lascia l’Italia.
Questo libro a fumetti è un umile omaggio a questi eroi dimenticati.
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