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Una copertina per un libro. un libro per tutti.

Una campagna di
Mattia Forza

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Mattia Forza

Una copertina per un libro.
Un libro per tutti.

Una copertina per un libro. un libro per tutti.

Campagna terminata
  • Raccolti € 0,00
  • Sostenitori 0
  • Scadenza Terminato
  • Modalità Raccogli tutto  
  • Categoria Libri & editoria

Una campagna di 
Mattia Forza

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Il Progetto

Come tanti di voi sono uno scrittore. Sconosciuto ai molti, apprezzato da quei (pochi) che hanno avuto l'opportunità di leggermi. Non fraintendetemi: non mi considero né il prossimo autore da best seller né un moderno Hemingway o Asimov.

Sono uno scrittore. Amo scrivere. Amo immaginare mondi, situazioni, personaggi che ancora non esistono. E dargli vita.

Come tanti di voi.

A inizio anno ho pubblicato il mio primo libro, Il Naufrago, un racconto di fantascienza classica ispirato all'universo di Star Trek e ai lavori di Asimov. È stato il mio primo lavoro finito ed è venuto alla luce proprio grazie ad una campagna di crowdfunding come questa. (È disponibile alla vendita in cartaceo su Amazon o in digitale su iBooks Store).

Credo nel crowdfunding e credo che tutti debbano avere la possibilità di esprimersi e cercare un sostegno per le proprie idee tra chi condivide gusti e passioni simili. Sono convinto quindi che anche questo mio nuovo progetto possa vedere la luce grazie al crowdfunding. E in realtà ci è già riuscito: grazie ad un'altra campagna di crowdfunding, conclusa pochi giorni fa, una mia nuova storia vedrà la luce nell'arco delle prossime settimane e sarà "diretta" dai miei sostenitori. Ho garantito loro l'opportunità di votare per decidere a che genere lettarario sarebbe dovuta appartenere e mi sono fatto proporre un nome, a loro personale gusto, da utilizzare al suo interno. A me il compito di legare il tutto insieme e creare qualcosa di unico, fluente e da gustare in qualche ora di lettura.

Purtroppo questa campagna non mi ha permesso di raccogliere abbastanza fondi per commissionare ad un'illustratore professionista il disegno da utilizzare per la copertina di questa nuova storia. Ma non dispero! L'illustratore incaricato di realizzare la copertina è Daniel Comerci — un vicentino come me conosciuto grazie a fortunate ricerche in Internet — abile concept artist con decine di ottimi lavori a portfolio. Ecco un breve assaggio:

Copyright Daniel Comerci — Hounworks

© Daniel Comerci — Hounworks

Con il vostro aiuto potrò commissionargli una copertina su misura, un pezzo d'arte da incorniciare su un piccolo foglio di carta da conservare, sfogliare, amare. Una copertina per un libro. Un libro per tutti.

Aiutatemi a raggiungere il mio obiettivo e, in cambio, spedirò a tutti voi una copia della mia nuova storia. Sia essa in digitale o stampata. Ovunque abitiate.

La modalità di raccolta fondi che ho selezionato mi permetterà comunque di ricevere le vostre donazioni anche se non verrà raggiunto l'obiettivo finale così da poter coprire i costi legati alla stampa e spedizione della copia stampata (o di gratificare il mio lavoro in caso scegliate di leggerla in digitale). Il volume finito sarà in formato 120x170mm, come il mio primo libro, Il Naufrago, e sarà lungo circa 32 pagine. Forse qualcosa di più. Si tratta di una lettura da un paio d'ore, probabilmente meno per i più accaniti lettori.

Vi chiederete perché mai dovreste donarmi i vostri soldi. E avete ragione, è una domanda legittima. Non posso obbligarvi né userò alcun trucco Jedi per convincervi che è la scelta più saggia. Posso, però, difendermi con le parole che ho già scritto.

Principalmente scrivo di fantascienza o fantasy. Amo il genere cyberpunk e le ambientazioni distopiche. Questa nuova storia farà capo ad uno di questi generi letterari. Adoro anche scrivere haiku. A questo link potete leggere un'intervista che mi è stata fatta in merito al mio primo progetto di crowdfunding (quello de Il Naufrago, per capirsi). Questa breve intervista vi permetterà di farvi un'idea un po' più ampia di me e di quanto ho in cantiere. Troverete inoltre un link per scaricare un'estratto del mio primo libro (il primo capitolo). Per i più pigri: ecco l'estratto.

Se volete leggere alcuni dei miei haiku, eccovi serviti:

Invisibili
in profonda nebbia,
alberi secchi.

— Autunno, 16 luglio 2012

Poche sillabe
possono trasformare
gocce in arte?

— Haiku, 28 marzo 2014

Nero inchiostro:
di remote fantasie,
il portavoce.

— Manga, 28 ottobre 2014

Se invece non apprezzate gli haiku e vorreste leggere qualcosina di più (ma non avete abbastanza pazienza per scaricare e leggere il primo capitolo de Il Naufrago), ecco una breve storiella che ho scritto alcuni mesi fa:

JEREMY

Una stanza completamente buia.

Non un rumore.

Non un movimento.

Nascosti nell'oscurità una mezza dozzina di connettori neurali si innestava alla base del cranio di Jeremy, collegandolo al suo iper-terminale personale.

Jeremy era immobile, lo sguardo riverso all'indietro fissava un non punto della stanza buia. Una mano ancora appoggiata alla tastiera, l'altra cadeva inerte lungo il fianco, quasi a toccare lo sporco pavimento ricoperto di polvere e panni sporchi. Tra le dita una sigaretta spenta. Per terra, un piccolo cumulo di cenere.

Un led giallo iniziò a lampeggiare lentamente nel buio opprimente della stanza fino ad accellerare bruscamente e poi stabilizzarsi rimanendo acceso. I neon nascosti nei pannelli luminosi del soffitto iniziarono uno ad uno ad accendersi tremando e proiettando la loro impersonale luce bianca sulla stanza. Il ronzio dei reattori riempì l’aria.

Un movimento impercettibile scosse la mano che teneva la sigaretta facendo cadere a terra un altro po' di cenere. Poi un mugugnio accompagnò il risveglio di Jeremy che, istintivamente, portò la mano precedentemente appoggiata alla tastiera a proteggersi gli occhi.

Sbirciò l'ora dall'orologio che portava al polso. Tre ore. Tre stramaledettissime ore.

Doveva smetterla con i cyber-trip... aveva anche sprecato una cicca!

Questo è tutto… per ora! Vi ringrazio per il tempo che avete speso leggendo questa mia introduzione e vi sarò eternamente grati se deciderete di contribuire alla riuscita di questo piccolo progetto. Io ci credo. Io credo nel crowdfunding. Io credo in voi.

Grazie.

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