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Jesi ‘39. Ezio è un giovane uomo in fuga. Giunge ad una fonte dove incontra tre bambine che iniziano a “giocare” con i tarocchi. Ogni carta è simbolo di un episodio preciso della storia di Ezio.
Dalla sua stanza di bambino al campo di prigionia di Zonderwater, in Sud Africa, luogo emblematico dove il suo destino si compirà. Qui i prigionieri vengono impegnati con lo sport. Ezio scopre la scherma. La detenzione forzata si rivela così come il momento cruciale del suo cambiamento. La sua vera nascita.
Senza un apparente filo cronologico, si snoda via via un visionario viaggio temporale. Ezio si confronta con gli incubi del passato; si specchia incredulo nel suo futuro di maestro di scherma delle più grandi atlete nazionali; si risveglia in un presente nuovo. Tutto si è compiuto.
Ezio cammina tra piccole schermitrici che duellano. Una carta è a terra. Una tra le giovanissime schermitrici la scorge. La prende. Solo lei saprà di che carta si tratta. Un nuovo destino sta per compiersi.
Il prodotto sarà un cortometraggio live action. Dovrà accennare ed incuriosire il pubblico in relazione alla figura di Ezio Triccoli, Maestro della scherma mondiale. Lo stile sarà quello del teaser/trailer cinematografico rapportato ad un lungometraggio. Il contenuto avrà un elevato potenziale onirico e simbolico ed il “finale” del trailer consisterà in un cliffhanger. La parte biografica risulterà sempre filtrata da una visione fantastica. Opere letterarie che hanno offerto spunto sono Il castello dei destini incrociatidi Calvino e I Miserbili di Hugo. Film che possono risultare dei riferimenti visivi e sonori sono: La leggenda del Re Pescatore, LadyHawke, The Prestige, Inception, Il buono, il brutto e il cattivo. Non si esclude un commento musicale in stile elettronico per sottolineare il contrasto con le immagini. La parte del naufragio in acqua di Triccoli lascia la libertà di poter utilizzare immagini di repertorio riguardante i campioni della scherma.
Anche le location dovranno mettere in opposizione la realtà provinciale, il “piccolo” dei vicoli jesini con la realtà globale della Seconda Guerra Mondiale ed il campo di prigionia di Zonderwater.
La tematica principale è il destino a cui non si può sfuggire. Il percorso “disegnato” per Triccoli è quello che lo porterà, ormai trentenne, al suo primo approccio con l’arte della scherma per diventarne in breve tempo il Maestro. Dalla sua mano e dal suo polso nasceranno i campioni e le campionesse mondiali.
Il progetto è pensato come un trailer autonomo ed autoconclusivo in vista di un lungometraggio biografico sulla vita del Maestro Triccoli. Dovranno essere chiare le atmosfere del lungo e tutto sarà teso a spingere il fruitore a sapere di più riguardo a questo uomo, partito da Jesi, detenuto durante la seconda guerra mondiale in Sudafrica, a Zonderwater, e tornato a Jesi dove ha fondato una delle scuole di scherma più blasonate, fucina di campioni mondiali. Il carisma, la tenacia di Triccoli sono prerogative di una “marchigianità” che dalle Marche attraversano il Mondo, annoverando negli anni vittorie nella scherma (Cerioni, Di Francisca, Vezzali, Trillini). La scherma come vera “disciplina” che richiede abnegazione e sacrificio. Uno dei temi affrontato sarà proprio il contrasto tra l’istinto e il sogno da un lato, e la disciplina ed il controllo, la “misura” dall’altro. Oltre al tema del destino riguardante proprio la figura di Ezio: un predestinato.
Il cortometraggio promuoverà i luoghi e gli itinerari che fanno da sfondo alla storia raccontata. Se Jesi e l’intera regione Marche sono esplicitamente i luoghi di Triccoli, altre ambientazioni saranno utilizzate in maniera più evocativa. Le atmosfere sudafricane potranno essere ritrovate alle “Lame rosse” a Fiastra, la “marchigianità” nei panorami collinari, i duelli di scherma ambientati nel loggiato del Palazzo della Signoria di Jesi di Francesco di Giorgio Martini, o nella galleria degli stucchi di Palazzo Pianetti. Infine, il lavatoio offre una vera “scenografia” tipica della cultura e della storia marchigiana. Luoghi bellissimi da valorizzare. Tra i più interessanti vi sono quelli di Fossombrone, S. Severino, Macerata, Ascoli, Ancona, Lapedona, Monteprandone, Fermo. A livello promozionale il trailer sarà veicolo per la produzione di un lungometraggio che, come sopra accennato, dovrà essere più esaustivo riguardo la vicenda biografica di Triccoli e dello sport schermistico in generale. Nella fase di pre produzione del trailer e in quella del lungometraggio ci si avvarrà del crowdfunding, per la riuscita del quale saranno preziosi eventuali interventi ed appoggio dei vari campioni della scherma già citati.
Coprodotto da Marche Film Commission, Fondazione Marche Cinema, il progetto ha trovato subito l’appoggio della famiglia Triccoli, delle campionesse Giovanna Trillini, Valentina Vezzali, Elisa Di Francisca e del Club Scherma e della casa di produzione Subwaylab, compartecipe della realizzazione del prodotto finale e alla sua promozione. Inoltre la Proloco di Jesi, il Comune di Jesi, il Coni Regionale, la Fondazione Cardinaletti, Warehouse Coworking Factory, Astralmusic hanno dato il loro patrocinio. L’azienda Decathlon fornirà il materiale sportivo necessario per le scene contemporanee.
La promozione avverrà sia on line (crowdfunding, Instagram, social, Youtube e Vimeo), sia offline, a partire dalla mostra itinerante “Viaggio a Zonderwater” con le illustrazioni/storyboard già realizzate per il film, la cui prima tappa si è svolta a Montegranaro, curata dal A. G. Benemia, e la seconda tappa a Ostra, curata da L. Coppa; a questo si aggiunge la partecipazione a festival e concorsi.
Jonathan Soverchia si è diplomato in progettazione grafica ISIA (Istituto Superiore per le Industrie Artistiche) di Urbino ed in regia alla NUCT (Nuova Università Cinema Televisione) di Roma. Regista e produttore di spot pubblicitari, videoclip, corporate (Ferrero, Poste Italiane) e short (Rusty Nails, Poco prima del caffé, Palla al Matt’, Irene). D. o. p., reparto fotografia e production designer (Rai Cinema, Guasco, Subwaylab). E’ stato operatore di ripresa Rai, assistente alla regia e alla produzione in varie produzioni cinematografiche (Medusa, Rai Cinema, Warner Bros).
Ha partecipato con alcune sue clip al film Italy in a day di Gabriele Salvatores, produzione Rai Cinema e Scott Free.
Rusty Nails (Prod. Associazione FCS) ha vinto i premi come miglior corto noir e miglior attore al Bad Film Festival di New York ed è stato proiettato in numerosi festival nel mondo.
Palla al Matt’ è stato vincitore nel 2012 di una delle puntate del reality "Tutto in 48 ore" prodotto da Rai 5.
Poco prima del caffé è stato vincitore della sezione autori marchigiani al Fano International Film Festival 2013, premiato per la migliore fotografia al Fabriano Film Fest 2014, terzo classificato al Bonsai Film Festival 2014, miglior regia Cineconcerto 2016, miglior corto sperimentale PiGreco Film Fest 2017 oltre ad essere stato proiettato in numerosi festival internazionali.
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