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Sostegno ad un albo illustrato su un racconto di migranti

Una campagna di
Matilda Editrice - Donatella Caione

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Sostegno ad un albo illustrato su un racconto di migranti

Sostegno ad un albo illustrato su un racconto di migranti

Campagna terminata
  • Raccolti € 32,00
  • Sostenitori 2
  • Scadenza Terminato
  • Modalità Raccogli tutto  
  • Categoria Libri & editoria

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Il Progetto

Stiamo vivendo uno di quei momenti in cui una casa editrice ha bisogno di aiuto e sostegno per sostenere un certo tipo di progetti editoriali che non puntano sulla convenienza commerciale ma su considerazioni etiche.

Così quando Fuad Aziz mi ha proposto di pubblicare un nuovo albo illustrato, non solo ne ho condiviso immediatamente il desiderio, ma ho anche compreso che questo libro fosse necessario, proprio come lo erano gli altri che ho pubblicato dello stesso autore. Tuttavia, allo stesso tempo, ho pensato che - proprio in quanto necessario - questo fosse anche un libro difficile, ora più che mai.

Ogni volta che qualcuno prova infatti a dire o fare qualcosa per combattere il razzismo viene immediatamente bollato con l’appellativo “buonista”, quasi a dire che la parola solidarietà abbia acquisito un’accezione negativa. Ci si arrocca per difendere confini, senza ricordare che la terra è nata senza confini. C'è chi vuole difendere una razza, dimenticando che la cosiddetta “difesa della razza” ha generato guerre e persecuzioni poco meno di un secolo fa e, soprattutto, ignorando che la popolazione del nostro Paese si è sviluppata nel corso degli ultimi 2-3 millenni grazie a migrazioni e incroci di popoli: un esempio per tutti è il troiano Enea! Ci si accanisce contro i disperati che fuggono per cercare un futuro, trascurando che noi italiani/e abbiamo provato la stessa disperazione, per non parlare della responsabilità occidentale nell’aver depredato le ricchezze - e quindi il futuro - dei popoli oggi in fuga. Per fornire un alibi al proprio menefreghismo si accetta la facile spiegazione secondo cui le persone desiderano entrare nel nostro Paese per delinquere, ignorando che queste donne e uomini avevano spesso un lavoro e un ruolo sociale nei rispettivi Paesi di provenienza: alcuni erano poi artisti, poeti, musicisti. Come Tesfalida Tesfom, eritreo, sbarcato in Italia il 12 marzo 2018 dalla nave Open Arms. Al momento dello sbarco era denutrito, torturato, aveva la tubercolosi. È stato portato all’ospedale di Modica, dove è morto il giorno dopo. Hanno trovato nel suo portafoglio delle poesie. Musicista è Amir, il suonatore di violoncello protagonista di questo racconto di Fuad Aziz che ho deciso di pubblicare, per ricordare che questi ragazze e ragazzi che cercano di approdare sulle nostre coste hanno alle spalle una storia e, forse, tante persone preferiscono non conoscerla per paura di immedesimarsi in essa, per non dover pensare che quei ragazze e ragazze avrebbero potuto essere loro stesse/i.

Dice Fuad Aziz: "Oltre al musicista Amir, negli ultimi anni c’è purtroppo un numero incredibile di persone costrette a fuggire, dalla fame e soprattutto dalla mancanza di libertà: questo avviene a causa di un continuo crearsi di guerre nei loro Paesi da parte di poteri economici e militari, molto potenti, che mirano al dominio assoluto di una determinata zona per lo sfruttamento delle ricchezze, come è già successo nella storia moderna e contemporanea in molti Paesi del Medio Oriente e in Africa, ricchi di petrolio, gas, ferro e oro. Inoltre la posizione geografica e geo-politica favorisce insediamenti e basi militari. Tutto questo avviene sotto gli occhi della silenziosa Europa che, anzi, partecipa spesso indirettamente alle guerre, con il pretesto di combattere sia i regimi dittatoriali che il terrorismo, due sistemi creati per dividere e distruggere. In base a queste considerazioni, molti Paesi occidentali sono storicamente responsabili di ciò che avviene oggi e ne consegue un obbligo di accoglienza, affinché cessino molte situazioni dolorose. Non dimentichiamo, infatti, che tra queste persone ci sono donne, bambini, anziani... E ci sono letterati, ingegneri, medici e artisti come Amir: giovani pieni di forza fisica ed energie che possono contribuire allo sviluppo delle società che li accolgono, i cui tassi di natalità sono molto bassi e le popolazioni sempre più anziane. Quindi oggi, quando più che mai la parola accoglienza ha un valore civile e morale, è doveroso, da parte dei Paesi democratici, rispettarla e metterla in atto. Non va inoltre dimenticato che ogni differenza culturale è fonte di ricchezza perchè lo sviluppo culturale non è lineare, e non avviene da solo: ha bisogno di conoscenza di altre culture, valorizzandone le qualità e peculiarità. Amir é un musicista in cerca libertà."

Abbiamo dunque bisogno che ci siano libri come questo ma abbiamo anche bisogno del vostro aiuto per sostenerne la pubblicazione. Ho deciso quindi di fare una prevendita ad un prezzo uguale o inferiore a quello che sarà il costo di copertina dell'albo illustrato (spese di spedizione incluse).

Il libro lo pubblicheremo lo stesso, quindi utilizzeremo la formula Raccogli tutto che permette di raccogliere anche attraverso bonifico per venire incontro a tutte le esigenze di pagamento. Lo pubblicheremo lo stesso perché ci crediamo, ma proprio per questo abbiamo bisogno di aiuto. E se ne avremo tanto potremo pubblicarlo anche in un formato più grande e ancora più bello e in tempi più rapidi.

Donatella Caione, Foggia 5 luglio 2018

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