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Nella tradizione orale siciliana, ricchissima di stili soprattutto per quanto riguarda il repertorio vocale, il canto corale rappresenta un ambito poco valorizzato, e ormai caduto in quasi totale disuso.
La sua varietà e ricchezza richiama a un mondo culturale ormai scomparso, che ci ricorda valori difficili da trovare nella contemporaneità: la gioia del fare comunità, del condividere le emozioni collettive, le fatiche, i dolori, attraverso il canto, l'intrecciarsi delle vibrazioni intorno a delle forme condivise che lasciano sempre spazio alla creazione individuale.
Una formula quasi perfetta di interazione positiva, di fare collettivo efficace.
IL CORO E’ DIRETTO DA MATILDE POLITI E SIMONA DI GREGORIO
Da anni Matilde e Simona lavorano al recupero e alla diffusione di questo repertorio di grandissimo valore, e molto vario, proponendo alcuni esempi tra i vari stili polivocali tradizionali in Sicilia, in Italia e all'estero.
Il nostro intento è molteplice:
1 - produrre e stimolare BENESSERE, individuale e comunitario
COME?
- cantare fa bene
- cantare insieme fa ancora meglio!
- cantare canti che provengono dalla tradizione di una comunità locale, nutre il senso di appartenenza a una identità collettiva, depositaria di una ricchezza comune che va fatta fruttare e moltiplicare: i canti popolari non appartengono a nessuno ma donano valore a tutti coloro che se ne fanno portatori!
Moltiplichiamo la ricchezza e il valore del “bene comune”, in questo caso un bene immateriale
2 - diffondere e divulgare la bellezza dei canti polivocali popolari siciliani, estinti da decenni
COME?
- frequentare, esplorare, indagare e praticare la musica e il canto di tradizione
- cercare di colmare le lacune, provando a comprendere e rivitalizzare prassi musicali cadute in disuso, attraverso una accurata ricerca, ricostruzione e rielaborazione, basandosi sulla ricerca sul campo contemporanea e sulla ricerca e documentazione etnomusicale che dal XVIII secolo ai giorni di oggi ha riportato frammenti e tracce di questa tradizione estinta a causa della trasformazione della società e dello stile di vita
- registrare i canti ritrovati, con il coro popolare, che diventa una nuova comunità che appropriandosi dei canti di tradizione ne diventa garante, testimone e custode
- renderli fruibili su supporti audiovisivi e sul web, a futura memoria e disponibilità
- portare l’esperienza del canto polivocale di tradizione nel tessuto sociale odierno, attraverso incontri, laboratori, concerti, feste, parate
Se condividi l’importanza e l’utilità del percorso del Coro Popolare Siciliano UNICAVUCI, ci puoi sostenere in tanti modi:
ATTRAVERSO LE RICOMPENSE OFFERTE, E LE CAMPAGNE DI PREVENDITA CHE PRODURREMO DURANTE L’ANNO
CON DEGLI EP COMPILATION DI BRANI ESEGUITI DAL CORO
Come isola maggiore del Mar Mediterraneo, la Sicilia ha sviluppato nei secoli la sua identità fortemente in connessione col mare e tutte le attività ad esso connesse, la pesca, la navigazione, la marineria e non ultima l’arte e la creatività. Le tradizioni vocali collegate al mare, riflettono le influenze culturali di tutti i popoli che hanno interagito con il popolo siciliano nei secoli, e dialogano con le tradizioni musicali delle marinerie che si sono sviluppate nel Mediterraneo, greci, arabi, spagnoli, inglesi e francesi, turchi e americani, oltre che ovviamente le altre regioni d’Italia, del Sud e del Nord.
Il repertorio siciliano marinaro polivocale presenta una ricca varietà, dai canti antifonali della tradizionale pesca del tonno, ai “canti a vela” e “a timuni”, canti di ciurma, “cialome” e “sagghiate”, canti di donne dei marinai.
Ci proponiamo di portare a termine una ricerca esaustiva di tutti i materiali rintracciabili, di cui cureremo una pubblicazione accurata, con edizione critica e testi;
durante il lavoro, produrremo dei mini-album in cui registreremo con il coro i brani che saranno pronti, a nostro parere maturati dalla pratica e verificati in azione!
sarà disponibile dalla fine di Gennaio 2019
UNICAVUCI nasce a Catania nell’autunno 2017 all’interno del progetto “Voci della Tradizione”, dedicato alla valorizzazione e al recupero dei repertori della musica tradizionale in Sicilia, a cura dell’associazione MOMU Mondo di musica, con il nome di Coro Omfalos.
Il Coro è composto prevalentemente da non professionisti, e si è esibito gia diverse volte a Catania in contesti sia di spettacolo che di partecipazione sociale, con l’obbiettivo di recuperare, insieme ai repertori e alle tecniche del canto polivocale in Sicilia, anche i contenuti e il valore sociale della musica come “tecnologia collettiva” per creare aggregazione e condivisione.
Dal 2018 il Coro Omfalos assume il nome ufficiale UNICAVUCI, apre nuove sezioni a Palermo e Messina, con l’auspicio che anche altre province si uniscano al movimento, per creare un coro regionale.
MATILDE POLITI, palermitana, laureata in Antropologia culturale alla Sapienza di Roma, lavora nell’ambito della musica e del teatro dal 1992, puntando sulla ricerca e la sperimentazione, oltre a portare avanti un continuo percorso di autoformazione ed un’intensa attività concertistica. Dal 2000 si dedica alla ricerca sul repertorio di tradizione orale siciliano, che nella sua intensa attività di cantautrice e concertista amplia notevolmente, allargandolo alle musiche tradizionali dell’area mediterranea, con la missione di riportare alla “popolarità” brani scomparsi dal paesaggio sonoro contemporaneo.
Ha pubblicato diversi album ed ha ottenuto in Italia e all’estero numerosi premi e riconoscimenti.
SIMONA DI GREGORIO, cantante, polistrumentista, musicoterapista di origine catanese, da oltre dieci anni raccoglie testimonianze (storiche) di coreutica musicale legate all’ambiente agropastorale dei primi anni del ‘900 in Sicilia. Pluriennale è la sua ricerca nella pratica di approccio alla musica, guidata attraverso modalità legate alla sfera emotiva/affettiva della persona, al piacere del canto condiviso.
Oltre ad esibirsi in concerti sia in Italia che all’estero, conduce laboratori di canto tradizionale e canti dal mondo, lavora come musicoterapista e vanta numerose collaborazioni performative e discografiche con altri artisti isolani.
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