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Una vita da vendere

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Massimo Castellana

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Campagna terminata
  • Raccolti € 0,00
  • Sostenitori 0
  • Scadenza Terminato
  • Modalità Raccogli tutto  
  • Categoria Film & corti

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Il Progetto

Fulvio Motti è un signore di mezz’età che lavora in un supermercato. Vedovo, gran lavoratore, non si risparmia nel lavoro, tanto che salta anche i riposi obbligatori. Quindi commette piccoli errori. IL direttore è implacabile. Bisogna essere sempre efficienti e se Fulvio non ritornerà ad essere quello di una volta, sarà licenziato. Fulvio è un brav’uomo e fa di tutto per mantenere in maniera dignitosa i suoi tre figli: Sofie, ragazza giovane e avvenente che, all’insaputa del padre, fa la “escort” di lusso. (Durante la vicenda sapremo perché Sofie ha bisogno di soldi facili e immediati); Carlo, disoccupato, entrato, non si sa come, in un brutto giro di droga, cerca disperatamente di nascondere questa situazione, ma è talmente invischiato che tutti i suoi lo sanno anche se nessuno ne parla apertamente. Per ultimo c’è Giulio: ha dieci anni e non ha mai conosciuto la madre , morta di parto, dandolo alla luce. Le vite dei componenti della nostra famiglia si incrociano con altri personaggi: IL RENGA, un pusher e DARIO FRERI, un manager. Carlo si droga e, si sa, la droga è una brutta bestia perché toglie la volontà a chi ne fa uso e ne cambia il carattere e i sentimenti. Niente affetti, niente mondo esterno che ci vuol bene, ma solo droga, droga e droga, con un desiderio sempre crescente. Si farebbe tutto pur di non rimanerne senza. Carlo è pieno di debiti, che non riesce a pagare neanche rubando a casa sua o facendosi foraggiare dalla sorella. Sofie , infatti , lo aiuta come può, nella speranza di farlo uscire da quella spirale da cui Carlo sembra essere fagocitato. Sofie conosce Dario Freri, in una delle sue serate in cui fa la accompagnatrice di lusso. Dario s’innamora di lei, pur sapendo il lavoro che fa. Anche Sofie è attratta da quell’uomo gentile e dignitoso e si chiede pi<ù volte come mai abbia bisogno di chiedere compagnia a pagamento. L’atmosfera è sempre più complicata e le domande restano smpre senza risposta. Inaspettatamente succedono, cose molto strane. Il piccolo Giulio viene inseguito una mattina mentre ritorna da scuola. Mentre fugge , cercando di seminare i suoi inseguitori, si scontra casualmente con Dario Freri. I due non si conoscono, ma Dario è colpito dal visetto spaventato del bambino. Tutto sembra casuale. Giulio racconta ai suoi quello che gli è successo. Carlo, Sofie e Fulvio allora, a turno non lasciano Giulio da solo neanche per un momento. Lo accompagnano a scuola, lo vanno a prendere. Cercano di essere presenti in ogni occasione. Sofie parla a Dario della spiacevole situazione e Dario dal canto suo si offre di aiutarla. Sofie, sapendo la situazione del fratello, rifiuta. Una mattina mentre Sofie va a prendere Giulio a scuola succede l’episodio paventato da tutti. Un’auto si ferma improvvisamente davanti a Sofie e a Giulio. Due incappucciati cercano di far entrare a forza nell’auto i due malcapitati. Dario che non ha ascoltato Sofie, l’ha seguita di nascosto e, appena vede quello che sta succedendo, interviene. Anche Fulvio è presente dalla parte opposta della strada. Cerca di intervenire per dare manforte a Dario, ma non arriva a tempo. Tutto è inutile. l’auto dei rapitori, sgommando rapidamente, sparisce con Sofie a bordo. Dario è riuscito a strappare solo Giulio dalle braccia dei malviventi. Questo è il primo incontro tra Dario e Fulvio . I due non perdono tempo nelle presentazioni e cercano di inseguire i rapitori. In macchina, Giulio è paralizzato dalla sorpresa e dalla paura. Fulvio e Dario si aiutano a vicenda cercando di suggerire l’uno all’altro la strategia migliore per inseguire e raggiungere i rapitori. Improvvisamente l’auto di Fulvio rallenta e si ferma. Un guasto? Mancanza di benzina? Non si sa. Dopo un gesto di disappunto da parte dei due, Giulio perplesso, esce dall’auto i tre non sanno cosa fare. Fulvio e Dario prendono entrambi il cellulare per cercare aiuto, ma è solo Fulvio che telefona. Sapendo la sua situazione familiare Fulvio dissuade Dario dal chiamare la polizia Dario e fa una telefonata all’unica persona che può aiutarli: Carlo. Cambia scena. Si vede l’interno di un silos. Sofie è legata e bendata, ha un cerotto sulla bocca. È a terra. Dei due incappucciati che avevamo visto durante il rapimento ne è rimasto solo uno : è il Renga. Improvvisamente si sente bussare alla porta. L’inquadratura cambia : vediamo di spalle il nuovo arrivato che parla con il Renga. I due escono. Noi li sentiamo litigare senza vederli. Sofie sente le loro voci alterate e cerca di capire se per caso riconosce la voce di qualcuno , ma purtroppo tutto è confuso. L’unica cosa che riesce a captare è la parola “eliminare” . Eliminare chi? Lei certamente . E chi altro? Sofie purtroppo non capisce bene il discorso concitato che sente fuori dal silos. Nel frattempo Dario, Fulvio, Giulio e Carlo sono arrivati al silos. Fuori è posteggiata un’auto di grossa cilindrata (quella che è servita ai rapitori). Carlo conosce il nascondiglio del Renga. Si sente in colpa perché sa che tutto quello che è successo è colpa sua. Da lontano vedono aprire la porta del silos. Ne esce un uomo ben vestito con un cappello che gli nasconde il viso e va via velocemente con l’auto parcheggiata fuori dal silos. I tre adesso si avvicinano alla struttura. Carlo scassina con un coltellino la serratura. I tre adulti entrano dicendo a Giulio di restare nascosto dietro la collinetta che c’è appena fuori dal silos. Se dovesse succedere qualcosa ai tre allora sarebbe autorizzato a chiamare la polizia. Colluttazione all’interno. Il Renga ha la meglio perché ferisce gravemente Carlo con un’arma da taglio e, approfittando di questo grave fatto, riesce a scappare con la sua moto nascosta dietro il silos. Sofie è salva. Carlo è grave. Dario chiama un’ambulanza e Giulio si unisce e abbraccia i suoi familiari. Carlo con un filo di voce confessa a Dario, che nel frattempo ha trovato il modo di farsi conoscere, e al padre che a causa della sua dipendenza dalla droga, ha contratto moltissimi debiti ed è per questo che i suoi fornitori lo ricattano e lo costringono a compiere azioni che lui, controvoglia, è costretto ad eseguire. Dopo questa terribile prova, Carlo è deciso a smettere, se sopravvivrà. Restano due dubbi : chi è l’altro complice del rapimento? E chi è l’uomo elegante che è andato via con l’auto dei rapitori dall’area in cui si trova il silos?

Ricompense

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Campagna terminata
€50.00

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Cena con la Troupe a fine riprese

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