► IL PROGETTO

LUCIANO PIVOTTO

9 ottobre – 22 novembre 2015

Palazzo La Marmora – Biella Piazzo

Palazzo Gromo Losa – Biella Piazzo

Installazione Palazzo Pella, 4 piano – Biella

Il Comitato Luciano Pivotto, presieduto da Andrea Pivotto, figlio dell'artista, da alcuni mesi sta lavorando alla realizzazione di una mostra antologica intesa come un lungo percorso che delinea l'attività artistica di Luciano Pivotto, attraverso le diverse fasi della sua ricerca.

E' un momento di riflessione su di un artista che nel suo essere appartato rispetto ai grandi circuiti ha avuto un pubblico affezionato di collezionisti, galleristi e critici che hanno rispettato la sua coerenza, il suo rigore, il suo essere fedele all'arte senza cedere alle lusinghe del mercato e del gusto del momento.

► COSA VOGLIAMO FARE

La mostra che si vuole organizzare parte dai lavori degli anni Ottanta con l'uso della cera, delle incandescenze che, quasi un eco metabolizzato dell'arte povera, Pivotto ha interpretato con suggestioni di grande spiritualità con le sue Macchine luminose sino a Avviso ai Naviganti (Good Luck) del 1999, con le suggestive composizioni a tempera su tavola ricoperte di cera che propongono un’indagine sulla scrittura interpretata attraverso i segnali della navigazione. Dopo questa esperienza Pivotto si accosta sempre di più ad un uso della scrittura che si intreccia con il lavoro artistico. Pensiamo a HELP, l'installazione nelle rotonde cittadine che tanto a suo tempo fecero discutere una città certamente non sonnolenta ma disposta a discutere di arte e sull'arte,che vide la partecipazione di Michelangelo Pistoletto accanto a Pivotto e al gruppo di Manifesto 0.

Nei lavori dal 2000 in poi le opere di Luciano Pivotto che saranno esposte sono legate all'uso del segno-scrittura che compone l'immagine: una produzione ampia e pregna di significati, di denunce sociali mai gridate ma da cogliere attraverso la finezza del suo pensiero.

La poesia visiva si intreccia in questa fase dei lavori di Pivotto e ci consegna una produzione che lo colloca fra i più importanti artisti italiani che hanno attraversato questo terreno così affascinante, lasciando una eredità che altri giovani artisti stanno perseguendo.

La mostra vuole anche essere un omaggio al suo lungo e paziente lavoro di archivista di fotografie presso la Fondazione Sella.

► PERCHÉ SOSTENERE IL COMITATO LUCIANO PIVOTTO?

Perché riteniamo che sia giunto il tempo per dare a Luciano Pivotto il posto che merita nell’ambito artistico non solo locale. Perché una mostra antologica è l’occasione migliore per rileggere l’intero percorso di una vita dedicata all’arte costituita da una miriade di elementi: suono, luce, fusione.; cera, elettricità, inchiostro; tensione, dinamismo, mutazione e metamorfosi; linguaggi: sonori, visivi, testuali, segnici e simbolici. 

Perché altrimenti saranno sempre troppo pochi coloro che capiranno quanto sono stati fortunati a poter apprezzare il lavoro artistico di Luciano Pivotto; perché le sue intuizioni e il suo personale modo di interpretare il mondo hanno ancora la forza immutata per interessare tante persone attente e curiose al significato delle cose.

Non a caso Francesco Poli, storico dell'arte contemporanea, in una sua recente conferenza a Palazzo La Marmora, parlando di Luciano, ne ha esaltato il grande valore, riconosciutogli pubblicamente anche dall'amico Gilberto Zorio. Critici della levatura di Alberto Fiz, Olga Gambari Roberto Borghi e Lorella Giudici hanno scritto su Pivotto pagine significative.

La mostra consentirà di collocare l'arte di Luciano Pivotto entro la storia dell'arte non solo biellese, a distanza da quella mostra che con uno sguardo certamente non miope presso il Museo civico di via Pietro Micca la Città di Biella nel 1989 gli allestì perché “una pubblica amministrazione deve porre attenzione ai segni del tempo e possibilmente tempestivamente coglierli e presentarli al pubblico”.

Con un piccolo gesto di amore per la cultura aiuterete a diffondere la conoscenza di un artista eccezionalmente sensibile, significativamente creativo, umanamente prezioso. 

► COME FUNZIONA

Per la realizzazione della mostra la Famiglia Pivotto in primis e i membri del Comitato si sono fatti parte attiva per la ricerca fondi che serviranno per sostenere le spese ridotte all'essenziale per allestimento mostra, curatela, grafica e stampa catalogo.

Per mettere a disposizione dei tanti amici ed estimatori dell’opera di Luciano Pivotto uno strumento di sostegno concreto, il Comitato ha deciso di raccogliere attraverso la piattaforma di Crowdfunding Produzioni dal Basso parte del denaro necessario a realizzare questa prima e importante iniziativa. La somma che intendiamo raccogliere è di 4.000€, che contribuiranno a coprire i costi di allestimento e curatela della mostra, insieme a quelli di grafica e stampa del catalogo.

Per ringraziare degnamente tutti coloro che vorranno contribuire a mantenere vivo il ricordo dell’arte e della poetica di Luciano, oltre che permettere a tanti nuovi appassionati di arte di conoscere l’opera intensa e fortemente umana dell’artista, i nomi dei sostenitori saranno anche indicati nel catalogo per il loro intervento generoso, oltre a godere dei benefici fiscali di una erogazione liberale. La famiglia Pivotto ha selezionato anche una serie di opere che verranno cedute come ricompensa a coloro che sceglieranno di aiutarci a finanziare il progetto. Siamo disponibili ad un eventuale incontro per illustrare in modo ancora più approfondito e dettagliato il progetto e valutare insieme la soluzione migliore per i donatori.

► COME SOSTENERCI

Cliccando sul pulsante "Partecipa" potrai aiutarci a realizzare il progetto della mostra e ottenere in cambio significative ricompense.

Con una donazione di 5 euro inseriremo il tuo nome nella pagina dei ringraziamenti del catalogo cartaceo relativo alla mostra che vogliamo realizzare a ottobre 2015 dal titolo "Luciano Pivotto. HELP - Chiedi pane e liberi pensieri", E20Progetti Editore-Biella. (formato 24x28, 112 pp.) e nella pagina dei nostri sostenitori  sul profilo Facebook del Comitato Pivotto.

Con una donazione di 10 euro, oltre alla citazione del tuo nome, potrai scegliere una copia a scelta di ciascuno dei tre cataloghi sotrici: “Pivotto / Conte” del 1992 (formato 15x21, 48 pp., b/n, introduzione di Luigi Spina, in occasione della mostra presso Galleria Zenit-Torino, disponibilità 30 copie), “Pivotto 1980-1994”, del 1994 (formato 18x27, 40 pp., a colori, Editrice Sandro Maria Rosso, in occasione della mostra presso Galleria Dialoghi e Palazzo Lamarmora-Biella, disponibilità 30 copie) o “Good Luck" del 1999 (formato 18x27, 24 pp. a colori, in occasione della mostra presso Recalcati Arte Contemporanea-Torino, disponibilità 30 copie)

Con una donazione di 25 euro, oltre alla citazione del tuo nome, riceverai tutti e tre i cataloghi “Pivotto / Conte”, “Pivotto 1980-1994” e “Good Luck” (disponibilità 30)

Con una donazione di 15 euro, oltre alla citazione del tuo nome, riceverai una stampa tipografica, non firmata e datata, della serie “Ai naviganti (WORK)” , lavoro del 2002-2003 (formato 29x21, disponibilità 30)

Con una donazione di 20 euro, oltre alla citazione del tuo nome, riceverai una copia del catalogo relativo alla mostra che vogliamo realizzare dal titolo "Luciano Pivotto. HELP - Chiedi pane e liberi pensieri", E20Progetti Editore-Biella. Il catalogo verrà messo in vendita in occasione della mostra di ottobre 2015 al prezzo di copertina di 29 euro (formato 24x28, 112 pp., disponibilità 500 copie)

Con una donazione di 30 euro, oltre alla citazione del tuo nome, riceverai una stampa tipografica firmata, datata e numerata “Ai naviganti (HOPE)”, lavoro del 2002-2003, realizzato in due tipologie di cui sono state tirate 300 copie per ognuna. Le copie firmate e datate esistenti sono complessivamente 150 per ciascuna tipologia (formato 32x47, disponibilità 30 + 30)

Con una donazione di 50 euro, oltre alla citazione del tuo nome, riceverai una xilografia a scelta, firmata, datata e numerata, della serie del 1985 la cui tiratura è di 15 copie per ciascuna delle 3 tipologie (formato foglio 29x23, disponibilità 2 per tipo)

Con una donazione di 60 euro, oltre alla citazione del tuo nome, riceverai una stampa a laser con interventi acquerellati, firmata, datata e numerata per cartella appartenente alla serie “Reality, economie” del 2012-2013. Si tratta dei soggetti da 1 a 18 appartenenti a una cartella smembrata numero 4 di 7, originariamente di 20 soggetti diversi. Ogni cartella è stata tirata in 7 esemplari (formato 34x29, disponibilità 18 stampe con soggetti diversi)

Con una donazione di 70 euro, oltre alla citazione del tuo nome, riceverai una xilografia, firmata, datata e numerata, a scelta tra i 5 diversi tipi appartenenti alla serie “Torsi” del 1989 (formato 33x24, disponibilità 2 per tipo)

Con una donazione di 80 euro, oltre alla citazione del tuo nome, riceverai una delle 100 tirature di stampe tipografiche firmate, datate e numerate, “Ai naviganti (HELP - libri)” del 2012 (formato 70x51, disponibilità 20 esemplari)

Con una donazione di 100€, oltre alla citazione del tuo nome, riceverai una delle 50 tirature di stampe a getto d’inchiostro firmate, datate e numerate “Ai naviganti (HELP) - Incerte patrie” del 2011 (formato 29x42, disponibilità 20 esemplari)

Infine, per rendere possibile un sostegno libero alle attività istituzionali del Comitato Pivotto, segnaliamo la disponibilità del Conto Corrente  dedicato  IT91O0760110000001025625383 - Banco Posta, Agenzia Biella Centrale.

Tutte le ricompense verranno spedite a carico del Comitato all’indirizzo del donatore ma è comunque data la possibilità di ritirarle a mano, a partire dal 9 ottobre, previo contatto.

- Sponsorhip istituzionale

E’ possibile, per aziende e professionisti interessati, concordare forme di sponsorizzazione della mostra e del catalogo, a fronte della pubblicazione del logo sui materiali promozionali a stampa e sui canali social del Comitato Pivotto. Per questa opzione è possibile donare in cifra libera sia direttamente su questo sito attraverso la sezione "Sostieni", sia tramite bonifico bancario o carta di credito sul conto IT91O0760110000001025625383. Per informazioni su questa opzione scrivere a: comitato.pivotto@gmail.com

GRAZIE!

► L’OPERA DI LUCIANO PIVOTTO

Suono, luce, fusione. Cera, elettricità, inchiostro. Tensione, dinamismo, mutazione e metamorfosi. Linguaggi: sonori, visivi, testuali, segnici e simbolici.

Sono tutti questi elementi costitutivi dell’arte di Luciano Pivotto, artista biellese, che ha svolto attività artistica dal 1980, preceduta da un periodo di ricerca iniziato sin dalla fine degli anni ‘60. Un periodo, questo giocato tra l’astrazione e la figurazione, poli che non abbandoneranno mai la sua arte. Anche nel periodo di maggiore sperimentazione, materica e linguistica, Pivotto non ha mai abbandonato la rappresentazione delle figure umane, delle costellazioni cosmiche, dei fiori e di iconografie accostanti il linguaggio sacro.

Negli anni ’80 utilizzando le resistenze elettriche, la cera (mai più abbandonata sino alla fine della sua vita), le reti e lastre metalliche, i timer, gli inchiostri, il piombo e l’alluminio, egli realizza una serie di installazioni complesse che costituiscono la serie dei ‘Soffici interni’, delle ‘Costellazioni’, delle ‘Mappe’, in cui il figurativo emerge sempre nonostante una superficie materica tenda a celarne le sembianze.

Tale tensione (tra messaggio apparente e linguaggio celante) si fa più radicale negli anni ’90 quando attraverso l’alfabeto nautico e dei sordi Pivotto lancia il proprio grido d’aiuto (suo personale ma anche della società entro cui vive) attraverso la serie di opere ‘Avviso ai naviganti (HELP)’, una serie che accumula il linguaggio segnico di altri alfabeti, cioè cela il proprio messaggio, la richiesta d’aiuto appunto, dietro alfabeti difficilmente comprensibili se non codificati attraverso i suggerimenti dati dall’artista stesso.

Tale connotazione si capovolge a partire dal 2002, cioè dalla realizzazione di una serie di opere ‘Trendy’, ‘Reality’, ‘Reality economie’, ‘Reality politica’, ‘Reality razzismo’, in cui apparentemente la figurazione sembra prevalere sul messaggio, ma appunto sembra. Infatti i suoi lavori fanno ricorso ad un segno grafico basato sulla scrittura: essi propongono immagini, figure e situazioni che al primo impatto colpiscono per la bellezza delle linee e del materiale utilizzato: cera su carta, cera su tavola con inchiostro colorato. Ma lo scarto risulta nella lettura del segno grafico: la frase riportata e ripetuta con una sorta di tecnica zen sino a comporre l’intero disegno ci racconta l’elemento di discussione.

Infatti l’elemento figurativo (un paesaggio, un interno tratto da pubblicità di design, ritratti e figure di modelli tratti a loro volta dal mondo della moda, scene desunte dal mondo dell’informazione) è composto da frasi che contraddicono l’immagine rappresentata, così il corpo dei modelli e il lusso di un interno sono costituiti da frasi che ci parlano di guerra, di fame, dei diritti negati alle persone. Mentre le immagini desunte dalle guerre, dalla violenza che ci circonda sono composte da frasi tratte dal ‘Cantico dei Cantici’ e dal ‘Diwan’ del mistico sufi al-Hallaj.

Ha realizzato numerose personali a Biella, Torino, Milano, Bari e Piacenza e ha partecipato a collettive prestigiose in Italia e in Europa. La sua attività artistica è stata seguita da gallerie a Milano e Biella.