MONGOL RALLY

Siamo il PB1 Rally Team e il 23 luglio partiremo per il Mongol Rally, una gara di beneficenza non competitiva che ci porterà dall’altro lato del pianeta.
L’idea di un viaggio di questo tipo nasce nel 2004 dai ragazzi che in seguito fonderanno l’associazione The League of Adventurists International Ltd (https://www.theadventurists.com/adventures/mongol-rally/#1) che ogni anno raccoglie ingenti somme da devolvere in beneficenza 

Il Mongol Rally è sicuramente la più grande avventura di motori del pianeta: sfreccia per 25.000 chilometri attraverso montagne, deserti e steppe dell'Europa e dell'Asia con destinazione Ulan Bator, la capitale della Mongolia.

Non c'è assistenza, nessun supporto o percorso programmato; solo noi e una piccola macchina da 1000 cc.

Dimenticatevi l’asfalto, l’abs, le comodità e tutto ciò che possa aiutare a trovare la strada.
Il Mongol Rally è il brivido di perdersi in paesi lontani e sconosciuti.
Come ce la caveremo? Puntando tutto sull'interazione con le popolazioni locali.
Perché faremo questo rocambolesco viaggio? Ognuno di noi ha una risposta pronta, ma la motivazione principale è che i fondi raccolti da sponsor e simpatizzanti, oltre a finanziare il viaggio, vengano devoluti in beneficenza.
Verseremo più di 1000 sterline, di cui 500 all'associazione "Cool Earth" che combatte la distruzione della foresta pluviale operando con popolazioni locali e altrettanti alla ONLUS milanese “Handicap… Su la Testa!” attiva da oltre trent’anni a fianco di ragazzi con disabilità intellettiva.

PB1 RALLY TEAM: CHI SIAMO

PB1 nasce da un’amicizia molto forte, coltivata negli anni, cresciuta tra i banchi di scuola anche grazie alle passioni in comune. Complessivamente abbiamo 64 anni in tre e viaggieremo con un’utilitaria del 1997, più o meno vecchia come noi. Si tratta di una Innocenti Mille 1.0 ie, familiarmente chiamata "Innocenti".

Il team si compone di Tommaso Chiesa, girovago e liutaio, Federico Legnani, il nostro Uomo dei Conti, nonché studente di Statistica, e Virginia Adrelli, fotografa e attualmente naufragante per la facoltà di Medicina di Milano.

Siamo studenti, scout, viaggiatori, amici.

Faremo collimare le strade delle nostre passioni con quella dell’importanza che noi tutti conferiamo all’essere attivi nel sociale tracciando la rotta che ci condurrà dall’altra parte del globo. Il percorso è tortuoso, ma le linee rette non ci rappresentano.

HANDICAP .. su LA TESTA!

Attraverso i numeri

30 Anni di esperienza

110 Famiglie con ragazzi con disabilità che partecipano ogni anno

210 Volontari attivi

33 Soci Volontari

90% Soci Volontari sotto i 35 anni

Nota ONLUS milanese, dal 1988 “Handicap..su la testa!” è in prima linea nel fornire risposte concrete alla necessità di integrazione sociale di centinaia di ragazzi con disabilità intellettiva. Pensata e gestita da giovani e per i giovani, è un punto d'incontro tra persone con disabilità intellettiva e volontari, offrendo spazi per creare rapporti di amicizia sinceri, in un continuo scambio di stimoli ed esperienze senza creare barriere:
non si evidenziano i ruoli di assistente e assistito, vivendosi davvero per quello che si è. O che ci si sente di essere.

I progetti che vengono portati avanti sono molti e per farvi capire l’impegno li elencheremo: 

• CRH (centro ricreativo disabili)
• CSH (centro sportivo disabili) - nuoto
• CSH (centro sportivo disabili) - atletica
• Gite e servizio per il tempo libero
• Servizio amico-pizzate, discoteche e serate in compagnia
• APPA (servizio di residenzialità appartamento)
• Microcomunità

(per maggiori info https://handicapsulatesta.org/ )

PERCHÉ DONARE

Noi come PB1 Rally Team abbiamo scelto di sostenere la ONLUS “Handicap… Su La Testa!” perché è attiva sul nostro territorio, la vediamo operare e la viviamo.

La missione di questa ONLUS è evitare che i ragazzi con disabilità intellettiva trascorrano parte delle loro giornate nell'ozio e nella solitudine, cercando di stimolarli e a renderli indipendenti dalle famiglie.

Ne favorisce l’inserimento nella società e nel mondo del lavoro spingendoli a relazionarsi continuamente con l’altro per poter creare legami affettivi che si estendano anche al difuori delle mura delle sede di largo Balestra in Giambellino.

In una società dove il “diverso” viene spesso emarginato, evitato, temuto o guardato di storto, riconosciamo sempre più l’importanza di progetti come questo.

Agisce nel locale per dare un messaggio universale di accoglienza e collaborazione

Andate a trovarli e decidetelo voi chi è Il Diverso!

Per sostenere questa causa noi siamo pronti ad andare in Siberia con una Innocenti Mille con più di vent'anni.

Voi, invece, siete disposti a darci una piccola mano?