L’amicizia con Alì è nata casualmente allo stadio di N'Djamena una mattina del febbraio 2017 durante uno dei miei allenamenti. Mi ha subito colpito perché dopo avermi proposto di correre assieme, mi ha salutato andandosene senza chiedermi niente e dandomi appuntamento per la mattina dopo. Da quel giorno abbiamo corso tante volte nella polvere delle strade di N'Djamena, e subito mi sono accorto delle sue capacità aerobiche ma soprattutto della sua umiltà. Ho cercato di fornirgli indicazioni su come allenarsi, dando un senso alla sua attività istintiva. Così nel dicembre 2017 si presenta ad una gara nazionale di 14 km e, senza che nessuno se lo caghi, vince con il record della corsa. Dall’Italia insieme a Rondelli studiamo il suo crono che sembra interessante e iniziamo a mandargli degli scheletri di programma. Alla gara successiva, la più importante corsa del Paese, arriva secondo dietro un corridore ciadiano (che si allena in Francia) correndo con un dito rotto. Vince un premio in denaro e grazie alla colletta di tutti gli atleti di N'Djamena arriva a comprare il biglietto per Milano dove l'aspetta il primo appuntamento importante: la Stramilano, dalla cui organizzazione avevamo avuto una lettera ufficiale di invito. Da allora è nata una storia di amicizia con la Milano che corre, dagli atleti ai tapascioni. Sono iniziati 3 mesi di stage fantastici umanamene per me e per lui. In quei tre mesi abbiamo raggiunto traguardi importanti fino alla qualifica ai campionati mondiali Under 20 di Tampere(fin) dove ci siamo qualificati 14esimi sui 30 migliori ragazzi del mondo. Poi i campionati assoluti africani di Asaba (NIG) in agosto. A settembre, tornato in Ciad con un contratto sportivo con una delle migliori società di atletica italiana, abbiamo presentato la domanda per avere il visto D presso l'ambasciata italiana in Camerun. Visto che gli avrebbe potuto permettere di intraprendere una carriera sportiva nelle fila di un club. Purtroppo la pratica è stata oltremodo lunga e quando l'Ambasciata ha dato l'ok, i posti per gli atleti extracomunitari al CONI erano finiti e questo rende oneroso il suo rientro in Italia.
Ora spero che amici e corridori ci aiutino, come successe un anno fa a N’Djamena, a comprare un biglietto per far tornare Alì a Milano. Per correre di nuovo la Stramilano e continuare quel sogno di sport e amicizia con me, ma anche con la nostra città.
Proviamo insieme a raccogliere 1500 euro entro il 24 marzo! Possiamo farcela! |
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