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TUTTI I MIEI SBAGLI // Sostieni il seminario di Dalla Ridda 2023

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TUTTI I MIEI SBAGLI // Sostieni il seminario di Dalla Ridda 2023

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Campagna terminata
  • Raccolti € 40,00
  • Sostenitori 4
  • Scadenza Terminato
  • Modalità Donazione semplice  
  • Categoria Eventi & festival
  • Obiettivi
    5. Uguaglianza di genere
    10. Ridurre le disuguaglianze
    16. Pace, giustizia e istituzioni forti

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Il Progetto

Ciao a tutte, siamo Dalla Ridda, un gruppo di ricerca transfemminista queer e indipendentente attivo a Bologna.

Ci siamo rese conto di aver bisogno di aiuto per portare a termine l'organizzazione del seminario di quest'anno. Non volendo in alcun modo regolare l'accesso ai nostri eventi, vi chiediamo un contributo per sostenere le nostre attività.

Segue il programma provvisorio:

TUTTI I MIEI SBAGLI - seminario sui punti morti /
Quinto ciclo
di incontri a cura di Dalla Ridda /
Maggio 2023 /

Il seminario prevede un totale di cinque incontri laboratoriali su altrettante problematiche rispetto cui l'elaborazione di soluzioni e prospettive, quantomeno nel discorso mainstream di movimento, sembra essersi arenata, fossilizzandosi in punti morti e impasse difficilmente soddisfacenti o su cui può valer la pena riflettere. Gli incontri (3h ca.) si svolgeranno in uno spazio aperto, non gerarchico e non frontale, nel quale sono invitate a partecipare le realtà politiche e di ricerca interessate ai temi in questione, al fine di promuovere un confronto e una riflessione comune. Ogni incontro sarà aperto da una breve relazione (30min ca.) il cui ruolo sarà quello di introdurre al dibattito in maniera informata e problematica.

Punto morto n. I: LA GIUSTIZIA TRASFORMATIVA
introduce Giusi Palomba
martedì 2 maggio, ore 15-18
[location da definirsi]
Link all'evento singolo: [...]

Il modello di intervento con cui pensiamo e affrontiamo conflitti e abusi all'interno e all'esterno dei movimenti è tutt'ora quello del processo e della giustizia penale, con tutto ciò che ne deriva in termini di colpevolizzazione, individualizzazione, esclusione, sanzione, vittimizzazione. Ma è l'unico modo possibile? Si possono affrontare simili questioni rimanendo critiche nei confronti degli apparati statali e dell'istituzione carceraria e iniziando a elaborare modalità d'azione più soddisfacenti e in linea coi nostri ideali?

Punto morto n. II: QUESTIONI DI CONSENSO (Consent Trouble)
introducono Melania Mariconda e Irene Russo
venerdì 5 maggio, ore 17-20
[location da definirsi]
Link all'evento singolo: [...]

Il concetto di consenso è davvero la panacea contro tutti i pericoli nelle relazioni sessuo-affettive? L'espressione di consenso basta, da sola, a garantire interazioni al riparo da disparità di autorità e potere, o anche solo interazioni soddisfacenti e desiderabili? Oppure attraverso questa stessa nozione, nel momento in cui si tralasciano riflessioni di natura strutturale e politica, non si corre il rischio di lasciare agire queste disparità, naturalizzandole e individualizzando ancora una volta il privato? Il consenso come esito di una transazione contrattualistica tra individui indipendenti e riflessivi è il massimo cui possiamo aspirare?

Punto morto n. III: NEURODIVERGENZE POLITICHE
introduce Neuropeculiar
venerdì 12 maggio, ore 17-20
[location da definirsi]
Link all'evento singolo: [...]

Il discorso pubblico sulle neurodivergenze è tuttora perlopiù monopolio di due modelli, quello caritativo e quello medico. Ma è davvero tutto ciò che si può dire al riguardo? Attraverso i Critical Disability Studies, i Critical Autism Studies, la Queer e la Crip Theory, nonché tramite l'attivismo e l'autorappresentazione dei soggetti TUPS (Tipi Umani Particolarmente Strani), è diventato possibile uno sguardo diverso sulle neurodivergenze, uno sguardo non riduzionista e incarnato che è stato in grado di retroagire sullo stesso discorso medico e che sembra guardare verso trasformazioni sociali di ampia portata, al di là della semplice inclusione. Quali rapporti ci sembrano possibili e auspicabili tra neurodivergenze, attività politica e trasformazione sociale?

Punto morto n. IV: L'INFANZIA COME SISTEMA POLITICO
introducono Caro Gervasi e Lorenzo Petrachi
martedì 16 maggio, ore 15-18
[location da definirsi]
Link all'evento singolo: [...]

Il modo con cui pensiamo criticamente differenze e diseguaglianze d'età è perlopiù quello statunitense dell'“ageismo”, vale a dire la discriminazione culturale legata all'età. Tuttavia, negli anni Settanta circolavano discorsi tutt'altro che meramente culturali e che ragionavano nei termini – politici – delle «classi d'età» e dell'oppressione/appropriazione da parte della classe degli adulti, mettendo così in discussione l'istituzione pedagogica e quella familiare, sopratutto in relazione a infanzia e adolescenza. Discorsi di questo tipo sembrano oggi non avere diritto di cittadinanza nel dibattito pubblico, ma la riflessione sulle altre intimità al di là della coppia obbligatoria e del modello familiare sembra riaprire la questione della gestione collettiva tanto dell'infanzia quanto dell'anzianità. Quali sfide si prospettano, scoperchiato questo vaso di Pandora?

Punto morto n. V: FATTE DELLE STESSE SOSTANZE
introducono Collettiva Matsutake, LAB57, Collettivo Strappi
[data e orario da definirsi]
[location da definirsi]
Link all'evento singolo: [...]

È possibile pensare una gestione alternativa e collettiva dell'uso di sostanze che tenga conto delle potenzialità, delle conseguenze e dei rischi collegati all'assunzione? Dal bio-hacking trans* alla riduzione del danno nei contesti del divertimento, passando per le lotte anti-psichiatriche, quali convergenze sono possibili, tra chi e verso cosa? Come andare al di là del modello diagnosi/prescrizione, a chi e a cosa può servire mettere in discussione la distinzione farmaco/droga?

CONTATTI

Siete invitate a contattare Dalla Ridda tramite la pagina facebook, sul profilo instagram o all'indirizzo dallaridda@libero.it per qualsiasi questione relativa all'organizzazione e all'accessibilità degli eventi.

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Per commentare devi fare

    Questo progetto ha segnalato obiettivi di sviluppo sostenibile

    Gli obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs) costituiscono una serie di 17 obiettivi concordati dall'Organizzazione delle Nazioni Unite.

    5. Uguaglianza di genere

    Parità di genere: raggiungere la parità di genere attraverso l'emancipazione delle donne e delle ragazze.

    10. Ridurre le disuguaglianze

    Ridurre le diseguaglianze: ridurre le disuguaglianze all'interno e tra i paesi;

    16. Pace, giustizia e istituzioni forti

    Pace e giustizia: promuovere lo sviluppo sostenibile.