The project
I'M READY TO EXPLODE!
Sono trascorsi più di vent'anni, nonostante sia nato nel '93, dal mio primo concerto; e dopo parecchie collaborazioni, sudore e rinunce, ho finalmente deciso di proporvi la versione più vera di me: il primo, vero album di mie canzoni.
Canzoni che parlano di questa lunga e strana relazione che ho con la musica, che parlano di me e forse anche di voi; insomma, di sensazioni che ho deciso di approfondire ad ogni costo.
La ricerca della condivisione mi ha portato ad approcciarmi ad ogni diramazione di genere e a sperimentare, portando il blues della mia armonica dentro nuove sonorità, creando così qualcosa di estremamente fresco ma dal profumo torbato.
Per realizzare questo mio sogno ho bisogno del vostro contributo; un supporto che permetterebbe di coinvolgere quante più persone possano portare del bene in questo mio piccolo sogno.
Comincio a ringraziarvi per la fiducia.
I'M READY TO EXPLODE!
More than twenty years passed, despite being born in '93, since my first concert; and after several collaborations, sweat and sacrifices, I finally decided to offer you the truest version of me: the first, real album of my songs. Songs that talk about this long and strange relationship I have with the music, about me and maybe you too; in short, of sensations that I've decided to deepen at any cost. The search for sharing led me to approach each genre branch and to experiment, bringing the blues of my harmonica into new sounds, thus creating something extremely fresh but with a peaty scent. To realize this dream of mine I need your contribution; a support that would allow to involve as many people as can bring good in this little dream of mine. I begin to thank you for your trust.
MA CONOSCIAMOCI MEGLIO:
Thomas Newton, cuneese; nasce il giorno di Natale del 1993. Inizia a suonare l'armonica all'età di due anni, per gioco. "Ho visto di recente delle vecchie videocassette, di quando parlavo appena. Per farmi stare buono, mia madre mi metteva le canzoni del gruppo di mio padre (Biologic Blues Band), ed io salivo in piedi su uno sgabello con l'armonica, facendo finta di essere sul palco, specchiandomi nei riflessi delle ante di un mobile. Avanti così, per ore... Finchè non arrivava qualcuno armato di biberon a spegnermi Sapete, mia madre è sorda; non può immaginare quanto siano fastidiosi un bambino ed un armonica assieme. Ma forse questo è stato un bene" racconta. Figlio del bluesman britannico Kit Newton, da cui eredita la grandissima passione per la musica, fratello minore di Benjamin, due anni più grande, noto polistrumentista della provincia granda che affianca Tom nella dedizione, la costanza e la voglia di migliorarsi a vicenda. Ancora bambini, i Newton, studiano la musica. Rispettivamente pianoforte e chitarra, ma una grande vivacità ed un forte desiderio di evasione fanno si che Tom dimentichi in poco tempo la maggior parte del programma. Successivamente, alle scuole medie ad indirizzo musicale, studiano flauto traverso e violoncello. Nel 1999, Tom e Ben decidono di giocare a fare un gruppo e, nel fienile del loro compagno di scorribande Matteo Dutto, nasce così la "Pacific Blues Band": Tom-armonica e voce, Ben-basso e voce, Kit- chitarra e voce, Matteo- batteria. La primissima formazione consta anche la sorella Selina (chitarra accompagnamento) e la zia Alessandra (tastiere), ma per questioni di affiatamento, nel giro di poco rimangono in quattro. Da lì a poco incidono il loro primo album "From Mississipi To The Mountains". Come suggerisce il nome, il blues è il marchio di fabbrica. "Suonavamo pezzi di Muddy Waters, Little Walter, Elmor James, T-Bone Walker... Quando alle elementari parlavo di musica con i miei compagni mi sentivo come se mi stessero prendendo in giro. In mensa giocavamo spesso a imitare "Sarabanda", utilizzando i bicchieri di plastica come pulsante per prenotare la risposta; ecco, diciamo che dal mio bicchiere ci ho sempre e solo bevuto. Ogni tanto corrompevo qualche mio amico per gridare qualche -Baby- così da poter sparare a caso il titolo di qualche canzone degli anni '50 e poter vincere anche io... Con Kit, invece, quando tornavamo in macchina dalle prove del suo gruppo o da qualche festa, cantavamo sempre, armonizzando a tre voci. La sua era una tecnica per non farci addormentare e non doverci portare nel letto in braccio una volta tornati a casa; é da quei momenti che è nata la nostra passione per il Folk. Cantavamo pezzi di James Taylor, Neil Young, Nina Simone.... Sono state le prime scintille per conoscere ed apprezzare qualcosa che non fosse rigorosamente blues!". Nel 2003 la Rai dedica un intero servizio alla famiglia Newton intitolato "Dal Mississipi a Cuneo", che apre le porte ad un mini tour di quattro date nella città di Napoli. Quindici anni più tardi viene riproposto il secondo "episodio" al telegiornale. Nel tempo il nome del gruppo cambia in "The Newton Family Blues", poi ancora in"The Newton Family" e tutt'ora sono attivi. Dopo la scomparsa del padre nel 2017 sono soliti suonare in duo. Nel 2008 esce il disco "Per sfidare il limite" della numerosa band reggae "Crazy Power Flowers" di cui Ben è co-fondatore. Tom si unisce a loro un paio di anni più tardi suonando il flauto traverso, armonica e terza voce del progetto. Dopo circa dieci anni, il gruppo decide di prendersi una lunga pausa di riflessione e tutt'ora non sono all'attivo. Nel 2017 Tom incide la sua armonica sul disco d'oro "Sindrome Di Toret" di Willie Peyote, e compare con lui qualche volta sui palchi di quello stesso tour. Nello stesso anno collabora alla produzione di "Giù La Testa" con gli "Etruschi From Lakota" e dopo l'uscita dell'album diventa parte fondamentale del progetto per circa quattro anni. Quì suona armonica, flauto, tastiere e canta.
Ultimamente lo si sente suonare in duo, con Ben, in una loro versione abbastanza acustica; invece, negli ultimi anni, è nato "Tom Newton Trio". Una formazione a triangolo che esclude la presenza del basso di Ben per sostituirla con i suoi riff saturi e graffianti di chitarra. Alla famiglia allargata si aggiuge il produttore Enrico (Lillo) Dadone, alla batteria; che con Tom sta lavorando alla creazione di un nuovo disco.
Tom Newton ha preso parte a più di mille concerti, condiviso il palco con centinaia di artisti di ogni calibro. Ha dedicato la sua intera vita alla musica e alla ricerca di essa. Ed ora sta lavorando alla produzione del suo primo album da solista: "Il titolo è un segreto! Forse anche per me... Ho così tante cose da dire, così tanta musica da suonare che ancora non voglio definire questa cosa con un paio di parole. Il nome salterà fuori da solo, credo. Come tutte le altre cose. Quando impieghi molta energia, per tanti anni in un progretto, se semini bene sarai ricompensato. O almeno lasciatemelo credere!"
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