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Terroir, rituale per un paesaggio è la rappresentazione in atti di un rapporto ciclico tra umanità e territorio. Questa storia si compone di diverse fasi di equilibrio tra le forze e le risorse in campo: nella sua traiettoria dalla sussistenza allo sfruttamento, la coltivazione costruisce comunità e cultura.
Programma
Sabato 7 ottobre
ATTO I - Ricerca
ATTO II - Coltura
ATTO III - Festa
Domenica 8 ottobre
ATTO IV - Esaustione
ATTO V - Cerimonia
Il rituale si svolge nell’arco di due giorni. Il sabato restituisce la storia di un territorio fisico e culturale, copre i primi tre atti e si conclude con una festa. Domenica gli atti quarto e quinto riprendono la narrazione dal presente, come superamento di paradigmi passati, dichiarando la necessità di accettazione, rappresentazione e condivisione della condizione attuale, riportando il rituale al principio, alla ricerca di un nuovo possibile equilibrio.
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Chi siamo
Assume There’s a Landscape (ATAL) è una ricerca collettiva che riflette sulle realtà non urbane e indaga le molteplici prospettive secondo cui il paesaggio contemporaneo può essere letto, raccogliendo riflessioni tematiche e progetti in-situ.
Guardare al paesaggio implica necessariamente confrontarsi con la sua pluralità semantica e fisica. Il fatto che esso esista concretamente o idealmente, quanto corrisponda al territorio e quanto sia conforme ai modelli con cui lo leggiamo, apre diversi orizzonti di ricerca. Infatti, le categorie con cui guardiamo e sintetizziamo la relazione tra noi e l’ambiente, assumono in questi luoghi specifiche dinamiche e temporalità, dimensioni e scalarità, assai diverse dalla condizione urbana. La conoscenza del e dal paesaggio non è dunque univoca ma sfaccettata, implica una molteplicità di sguardi e deriva, forse, dalla messa a sistema di diversi momenti di ricerca ed esperienza.
Radicandosi nel corso delle stagioni, il progetto ha continuità di anno in anno e si articola così in due episodi: uno estivo e uno invernale. In estate, un luogo extra urbano, scelto per le sue caratteristiche contingenti, significati, reti e dinamiche che esso è in grado di attivare, diventa sito di un progetto allestitivo e curatoriale, sviluppato in dialogo con amministrazioni, enti e realtà locali. Questo raccoglie ricerche di diverse voci e diviene occasione fisica di scambio e confronto tra prospettive attraverso cui guardare e conoscere il territorio. In inverno, la discussione iniziata in estate si amplia, coinvolge nuove figure e prende la forma di incontri, pubblicazioni, eventi. Le riflessioni emerse durante il momento estivo sono qui rielaborate per espandere l’orizzonte di confronto.
La ciclicità del progetto permette così un continuo scambio tra ricerche e paesaggio, progetti e territori non urbani.
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