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Il progetto “Sull’educazione Ai.Bi. ci mette…arte” fa parte della Campagna “Continuiamo dai bambini: l’accoglienza non si ferma” nata per rispondere alle esigenze dei bambini e degli adolescenti, in Italia e nel mondo, che in questa pandemia hanno subito un graduale impoverimento relazionale, educativo, sanitario e familiare con traumi nel medio e lungo periodo.
In Italia quasi 10 milioni di bambini, bambine e adolescenti hanno dovuto interrompere le normali attività per l’emergenza sanitaria affrontando un lungo periodo di isolamento e solitudine. Il Covid-19 li ha privati delle amicizie, dello sport, della scuola, dei locali di aggregazione. In una parola, della loro vita. Eppure sono rimasti invisibili ai più. Le misure di contenimento hanno limitato la possibilità d'interventi preventivi e forme di sostegno e monitoraggio alle famiglie già in difficoltà e, a causa dell’isolamento, sono venute meno anche le “sentinelle” del disagio dei bambini quali la scuola, l’associazionismo e gli oratori. La socializzazione e l’educazione, tanto in Italia quanto all’estero, rappresentano il principale mezzo per l’inclusione sociale di bambini e delle loro famiglie, una concreta opportunità di uscita dalla povertà, e uno spazio per la creazione di reti relazionali di sostegno e mutuo aiuto. Garantire l’accesso a spazi educativi e di aggregazione e promuovere servizi di supporto alla famiglia è essenziale per “ripartire” e per “continuare dai bambini”.
Il progetto “Sull’educazione Ai.Bi. ci mette…arte” mira, attraverso l’avvio di laboratori d’arte, ludico creativi, artigianali e di “antichi mestieri” a fornire ai minori, in particolare quelli più fragili strumenti di comunicazione e di interrelazione alternativi alla comunicazione verbale. Laboratori che si avvarranno non solo della presenza fisica e testimonianza concreta di artisti, ceramisti e artigiani, ma anche di strumentazioni digitali moderne così da creare un ponte di dialogo tra generazioni e “mondi” apparentemente agli antipodi.
Attraverso i laboratori bambini e ragazzi rafforzeranno le proprie competenze trasversali, scoprendo l’arte come mezzo di comunicazione, relazione e crescita.
Grazie a voi garantiremo a oltre 300 bambini di 8 città, tra le più colpite dalla pandemia, 500 ore di laboratori di arte terapia, ludico creativi, artigianali e di “antichi mestieri” per la rielaborazione trauma covid e valorizzazione del potenziale dei minori, con la presenza di educatori, pedagisti e artisti (ceramisti, clown terapeuti, musicoterapisti, ecc.).
I beneficiari diretti sono 300 bambini e adolescenti che frequentano i “Pan di Zucchero” (Centri Servizi alla Famiglia) di Ai.Bi. e le loro famiglie in particolare minori provenienti da contesti di vulnerabilità socio economica, aree periferiche, terremonate (L'Aquila) o più colpite dal Covid (Milano, Brescia); bambini e adolescenti con disturbi dell'apprendimento, difficoltà relazionali, di recente immigrazione.
Beneficeranno del progetto inoltre: 1500 studenti delle 8 città coinvolte.
Attraverso i “Pan di Zucchero” (Centri Servizi alla Famiglia) Ai.Bi. svolge attività di supporto educativo e pedagogico per minori e famiglie; i Pan di Zucchero nascono oltre 10 anni fa come spazi di formazione, accompagnamento, incontro, mutuo aiuto per famiglie, in particolare adottive, affidatarie o vulnerabili. Dislocati su tutto il territorio nazionale sono luoghi di incontro e confronto, centri di e per le famiglie, che offrono un sistema integrato di servizi di supporto a minori e famiglie in difficoltà.
Attraverso i “Pan di Zucchero”, si cerca di prevenire e contrastare la povertà relazionale ed educativa di bambini e adolescenti in difficoltà, provenienti da condizioni o a rischio di povertà e marginalità sociale. Allo stato attuale, a circa 300 bambini, adolescenti e famiglie, garantiamo: sostegno psicologico, educativo e scolastico, spazi di crescita e opportunità di costruire relazioni; supporto materiale alle famiglie in difficoltà economica attraverso la distribuzione di social card per l’acquisto di materiale educativo e ceste alimentari donate da aziende produttrici in una logica di contrasto allo spreco alimentare.
I “Pan di Zucchero” sono, dunque, un punto di riferimento per i bambini e interi nuclei familiari del territorio. Qui sono assistiti e supportati nelle attività del doposcuola, sono coinvolti in attività ludico creative che stimolano il loro potenziale, i loro talenti e soft skills sottraendoli alla marginalità sociale alla quale sarebbero destinati. Soprattutto durante la pandemia e nell’immediato post Covid, i “Pan di Zucchero” con le attività di didattica a distanza (aiuto compiti e supporto scolastico per bambini con difficoltà di apprendimento, bambini stranieri di recente immigrazione) ed educative da remoto hanno svolto un compito non indifferente nel sopperire alla carenza di servizi del territorio.
Per ripagarvi del vostro affetto e prezioso supporto abbiamo pensato per voi a delle ricompense in edizione limitata:
Gli obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs) costituiscono una serie di 17 obiettivi concordati dall'Organizzazione delle Nazioni Unite.
Istruzione di qualità: garantire a tutti un'istruzione inclusiva e promuovere opportunità di apprendimento permanente eque e di qualità.
Ridurre le diseguaglianze: ridurre le disuguaglianze all'interno e tra i paesi;
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