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Giovane, internazionale, non convenzionale: Stripe Festival porta in piazza le arti visive. Non più materia da intenditori ma esperienza democratica, fruibile da tutti: l’arte esce dai musei per mescolarsi alle persone.
E così architettura, fotografia, pittura e scultura si fanno momento di aggregazione e condivisione. A settembre tre giorni di esposizioni, installazioni, workshop e conferenze, il cui punto di forza sarà la sinergia tra università, attività locali e giovani artisti che hanno ancora tutto da raccontare.
Un grande laboratorio a cielo aperto che vedrà come cornice il centro storico di Fermo: il classico accoglie il nuovo e il territorio marchigiano si apre a realtà di respiro internazionale, nel segno dello scambio e della contaminazione creativa.
Fermo nasce come colonia romana, l'antica Firmum Picenum. Oggi conta quasi 38000 abitanti ed è capoluogo di provincia. Fa capo a un importante distretto produttivo, rinomato soprattutto per le industrie calzaturiere e manifatturiere.
Fermo si presenta al visitatore come città d'arte e di storia, a pochi chilometri dal mare. Il centro storico, con il suo passato antico e la sua vivace offerta culturale, turistica ed enogastronomica, si prepara a ospitare le mostre, i workshop e gli eventi di Stripe Festival: le Marche si aprono così alle manifestazioni più nuove dell'attuale panorama artistico e architettonico, con ospiti provenienti da tutta Italia.
Stripe Festival nasce da un'idea: quella di trasformare la città di Fermo, per tre giorni, in un grande laboratorio a cielo aperto. Portare tutto il fermento dell'arte, e dei giovani artisti, ad animare il centro storico: è questo il nostro intento.
Noi desideriamo che Stripe Festival sia alla portata di tutti. Per questo, tutte le mostre e le installazioni saranno a ingresso gratuito. Siamo alla nostra prima edizione: qualcuno ci ha detto che siamo stati ambiziosi, che non si può organizzare un evento di questa portata senza il ritorno economico di un biglietto d'ingresso.
Non li abbiamo ascoltati.
Con il tuo contributo, questo festival può diventare qualcosa di veramente grande. Potremo ampliare la proposta e, soprattutto, potremo permetterci di stampare un catalogo: un testo di qualità, che faccia da panoramica sulle proposte più giovani e interessanti in campo artistico e architettonico.
L'idea c'è, la passione anche. Manca solo una spinta in più.
Lo sguardo di un fotografo, la curiosità di un giornalista ed il pensiero laterale di un artista: queste le caratteristiche che accompagnano tutto il percorso di Francesco Amorosino. Dalla Lucania si è trasferito a Roma, per studiare prima giornalismo e poi fotografia al master triennale della Scuola Romana. Vive nella capitale dove lavora come fotografo e giornalista freelance, dedicandosi sia a scatti commerciali che di reportage.
Alessandro Calizza vive e lavora a Roma. I suoi lavori sono stati esposti in numerose città italiane ed all’estero. Vincitore del Premio Speciale del Concorso Arte Per OGGI2013 ha preso parte ad una residenza d’artista di 3 mesi in Francia. Nonostante lavori principalmente in pittura e scultura è dedito anche all’incisione, quest’ultima appresa alla Scuola delle Arti e dei Mestieri San Giacomo di Roma sotto la guida della Maestra Elisabetta Diamanti.
Cristiano Carotti ha studiato pittura italiana all’Accademia di Belle Arti della sua città, Terni. Ha allestito la sua prima mostra personale alla Galleria Canovaccio di Terni a cura di Francesco Santaniello; in seguito ha esposto a Roma, Venezia, Berlino e Napoli. Aperto alle contaminazioni con altre forme d'arte, ha preso parte a progetti che hanno visto la collaborazione di Vinicio Capossela, Manuel Agnelli e Filippo Timi.
Marco Ercoli vive e lavora a Roma. Dal 2010 al 2011 si trasferisce tra gli Appennini centrali per condurre una vita eremitica, basata sul ritorno alla lentezza e sul recupero della manualità pittorica: da questo periodo, il tema ricorrente è la natura. Ricerca un rapporto d’interazione tra spazio, opera e osservatore. L’ultimo periodo si concentra sul concetto di “normalità”, che cerca di mettere in dubbio con le sue opere.
Cristiana Fasano si è laureata in Scenografia all’Accademia di Belle Arti di Roma. Ha collaborato con l’artista Tarshito, realizzando opere in ceramica per diverse mostre, in Italia e in India. Dal 2004 lavora come costumista e scenografa. Ha iniziato la sua ricerca artistica nel campo della performance partecipando alla sua prima collettiva nel 2008, a Roma. Dal 2011 ha trovato una nuova forma di espressione nella Fiber art. Ha esposto in Italia, Polonia, Russia e Austria.
Marco Milia si è diplomato in scultura all’Accademia di Belle Arti di Roma. La sua ricerca spazia dall’installazione al disegno, con cui analizza la percezione dello spazio attraverso interventi sitespecific, ed include l’interazione del pubblico, chiamato a fare esperienza dei suoi lavori fisicamente, sensibilmente. Ha progettato un intervento sitespecific nel sito archeologico del Museo delle Case Romane del Celio. Ha esposto in Europa e negli Stati Uniti.
Alessio Paiano, di Francavilla Fontana, vive e lavora a Roma. La sua ricerca artistica si esprime attraverso la pittura, il disegno e (negli ultimi due anni) la realizzazione di opere scultoree/installative. La sua costante ricerca lo porta ad indagare la spiritualità e il sacro presente nella vita di tutti i giorni. Gli oggetti che recupera e assembla danno forma ad opere dall’aspetto di “reliquie”, che creano - visivamente e intimamente - un ponte con la sua terra di origine.
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