Il progetto

Questa raccolta fondi è una chiamata alla collaborazione di tutti coloro che conoscono l'importanza di un presidio territoriale come il nostro.

Da circa quattro anni ci prendiamo cura di un giardino pensile, un luogo tranquillo nel cuore della città, che sotto l'ombra della grande quercia e il fresco del pergolato accoglie soci di tutte le età con iniziative di inclusione culturale con spinta dal basso, promuovendo la condivisione, il mutuo appoggio, la memoria storica, la musica, il divertimento.

Così scriveva Maurizio Maggiani "...oltre la palma e la muraglia della cisterna, incistato come un nido di colomba nello sbalzo della scarpata che sostiene la spianata di Castelletto, il campo da bocce del Circolo Montegrappa. Toc, tac, stale atentu gunduin, toc. Non sto vedendo quegli uomini, ma li conosco. Salgono alla spianata in motorino con la sacca delle bocce a tracolla, si infilano per una rampa nel loro circolo ex combattenti e si pongono ad adorare la bianchetta che con antico e desueto rito viene ancora offerta nei bicchieri detti francesini. Hanno tutti combattuto, ma non sulla linea del Piave. Chi meglio, chi peggio. Facchini negli scagni del Porto Franco, falegnami nei fondi dei Giustiniani, lattonieri nelle baracche del lungomare Canepa, giornalieri della Compagnia Unica. Dal loro nido occhieggiano l’evolversi dei tempi senza rancore, miti e orgogliosi. E in questa sera di tardo solstizio, mentre nell’ultima luce già sento il sospetto che l’anno sta prendendo a calare, il rumore delle loro bocce e il rumore della loro lingua mi inducono a credere che tutto questo possa durare in eterno. Che il guardiano del porto saprà trovare per sempre il varco nella palma di Giorgio. E io avrò sempre gomiti per una ringhiera. E ci saranno sempre ringhiere con ghirigori per pura leggiadria. E il Carmine non crollerà mai sulle sue frante fondamenta. Ogni cosa per sempre, allo stesso modo che è eterno il Circolo ex combattenti Montegrappa..."

Piani per il futuro. Cosa vogliamo fare al Circolo

Nei pochi anni in cui ci siamo occupati di questo prezioso spazio abbiamo conosciuto diverse realtà di Genova, dato spazio ad associazioni e singoli, promosso iniziative culturali e progetti personali, accolto avventori assetati e guardato giocare tutte le età. Sappiamo di essere una di quelle risorse piccole, nascoste, gestite con tanto sforzo ma sempre in difficoltà, quelle risorse che se mancassero lascerebbero un vuoto.

Ora che è finalmente possibile riprendere la nostra attività sarà indispensabile riprogrammare la gestione degli spazi seguendo le nuove normative. La sensazione che non ci sia più spazio per un posto come il nostro sta diminuendo man mano che incontriamo i nostri soci e ci esprimono le loro necessità e la voglia di tornare al circolino.

Sono molti i lavori di manutenzione, le spese da sostenere e rimettersi in piedi dopo questa lunga quarantena è difficile e necessita di un supporto. Abbiamo partecipato ad un bando che probabilmente potrà coprire alcune spese importanti, ma non è sufficente. Ora ci serve il vostro aiuto!

Vi elenchiamo alcuni progetti che abbiamo e spese da sostenere:

-Tra le nostre priorità che non tutti conoscono, c'è quella di poter continuare a ospitare la Fondazione Cepim (onlus che offre servizi a persone con disabilità intellettiva di origine genetica) secondo le necessità che ci esprimeranno gli educatori.

-Fare rete è una prerogativa di alto livello, da alcuni soci è emersa la voglia di aprire gruppi di discussione informali che trattino l'impatto del Covid-19 sulle vite delle persone e come trauma collettivo, vorremmo insieme a voi capire se possibile e come si può fare.

-In supporto dei lavoratori in smart working che hanno passato le ultime settimane a casa senza avere stacco tra lavoro e spazio privato proviamo ora ad aprire alcuni momenti in cui dare spazio ed eventualmente strumenti in alcune fasce orarie dedicate ai nostri soci per poter lavorare in un luogo accogliente, silenzioso, verde e magari con la pausa da condividere con altre persone nella stessa situazione.

-Contemporaneamente si rendono indispensabili l'acquisto di nuovi arredi, la manutenzione dello spazio esterno, la risoluzione di alcune problematiche e sostenere le spese vive.

Rilanciamo i Combattenti

Sappiamo che la partecipazione, la costruzione di nuovi contenuti e di nuove realtà saranno capaci di contrastare la possibilità che l'esistenza di questo luogo si estingua. Continuare questa esperienza, potenziarla, essere più inclusivi, progettare insieme e immaginare nuove possibilità. Noi continuiamo a rimboccarci le maniche e vi chiediamo una mano per continuare a vivere insieme il Circolo! Questa raccolta fondi ci servirà ad avere una base per la stagione autunnale ed invernale, contiamo su di voi.