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Solidarietà transnazionale per il Kurdistan!

Una campagna di
Carovana Solidale Per Lavrio

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Solidarietà transnazionale per il Kurdistan!

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Campagna terminata
  • Raccolti € 0,00
  • Sostenitori 0
  • Scadenza Terminato
  • Modalità Raccogli tutto  
  • Categoria Comunità & sociale
  • Obiettivi
    5. Uguaglianza di genere
    15. Vita sulla terra

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Il Progetto

Il 17 aprile 2022 Erdogan avvia la campagna militare "Blocco dell'artiglio" con l'invasione della regione del Bashur nel Kurdistan mediorientale (nord-Iraq), dopo frequenti attacchi negli ultimi cinque anni, nel tentativo di sradicare il quartier generale del PKK sulle montagne di Qandil e annientare il campo profughi di Makhmur sotto la protezione delle Nazioni Unite, nella regione di Erbil, primo terreno di prova del confederalismo democratico, poi applicato su larga scala in Rojava. Parallelamente l'esercito governativo iracheno attacca la regione di Shingal, dove le comunità yazide, sopravvissute al genocidio di ISIS nel 2014 e liberatesi grazie alle unità di difesa di Sinjar con il supporto delle YPJ/YPG, dal 2017 si autogovernano abbracciando i principi del confederalismo democratico.Intanto gli attacchi in Rojava (Siria del nord est) contro comunità curde e esponenti politici si intensificano.

I luoghi nel mirino sono tra i più emblematici per la storia del progetto politico confederale, fondato sui pilastri dell'autodeterminazione dei popoli, la liberazione della donna dal patriarcato, la presa di responsabilità nella difesa dell'ambiente dalla devastazione e dallo sfruttamento capitalisti. Costruendo per la prima volta una proposta concreta e rivoluzionaria per un assetto politico del Medio Oriente multietnico e multireligioso, eterogeneo e decentrato, di stampo socialista ed ecologista, basato sulla partecipazione volontaria e orientato al consenso e alla cura collettive, si presenta come l'unica alternativa al dominio e alla barbarie degli stati-nazione e dei fondamentalismi religiosi e ideologici.

Oggi ogni fronte del confederalismo democratico è minacciato: il regime turco collabora con il KDP, partito conservatore del clan Barzani al potere del kurdistan iracheno, nell'offensiva e nell'embargo imposto all'amministrazione autonoma nel tentativo di isolare le zone di autodifesa curde ed ezide di Medya, Shengal e Kobane. Erdogan persegue il suo sogno imperialista neo-ottomano nel Kurdistan meridionale, a Mosul e Kirkuk, bombardando villaggi, attuando tecniche di ingegneria sociale e facendo uso spregiudicato di armi chimiche nelle zone occupate, in sistemica violazione del diritto internazionale. Forte dello status di membro della NATO, non solo resta impunito ma riceve supporto politico e approvvigionamenti bellici dai paesi occidentali, tra cui l'Italia, tanto miopi da condannare la guerra condotta da Putin in Ucraina affidando il ruolo di mediatore del conflitto al dittatore turco, volto a ottenere il nullaosta europeo e statunitense prima dell'imminente offensiva contro ogni fronte dell'AANES (amministrazione autonoma della Siria del nord e dell'est), al fine di sfruttarne le risorse petrolifere per far fronte alla crisi energetica.

Il veto che il sultano ha il potere di porre sull'entrata di Svezia e Finlandia nell'UE, motivato dalla protezione offerta dai paesi scandinavi allɜ rifugiate politiche del pkk, considerato dal 2002 organizzazione terroristica, non è che un ulteriore tentativo di isolare la rivoluzione democratica confederale e reprimere qualsiasi forma di opposizione al genocidio e di solidarietà al popolo curdo: nell'ultimo mese la delegazione Lunga Marcia per la libertà di Ocalan, detenuto dal 1999 nella prigione di massima sicurezza di Imrali, è stata dispersa con la minaccia della armi a Semalka, dove pochi giorni dopo una brigata internazionalista viene respinta dalle forze KDP, nel tentativo di rompere l'embargo imposto sul Rojava dal 2019. 

Nel più totale silenzio della NATO e dei paesi europei è fondamentale rispondere all'invasione e al genocidio turco in Kurdistan intessendo reti di solidarietà internazionale tra popoli in lotta per la vita e la liberazione da ogni oppressione e denunciando le responsabilità dei nostri governi e degli enti internazionali. Come abitanti dell'occidente europeo sentiamo il dovere di prendere parte alla rivoluzione confederale dando voce e affiancando i nostri corpi alle comunità curde e yazide nell'autodifesa del Kurdistan e nella pratica rivoluzionaria, per contrastare concretamente il colonialismo eurocentrico e patriarcale intrecciando le nostre vite, energie e sforzi. 

https://anfenglishmobile.com/kurdistan/kdp-prevents-internationalists-from-entering-rojava-60392?fbclid=IwAR3FHJoai-t6cmcFJHib51ZC-Xmp7-qsLxTpC0HjW39wkl5a5tueYLpUdPc

https://www.radiondadurto.org/2022/06/24/corrispondenza-dalla-siria-del-nord-est-rojava-il-funerale-di-ferhat-sibli/?fbclid=IwAR0_hDr-AUOtfcp5fTczT1HW4itC7TrhX65xrLWj3YL5ZfEh94bRtgV2Q14

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    Questo progetto ha segnalato obiettivi di sviluppo sostenibile

    Gli obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs) costituiscono una serie di 17 obiettivi concordati dall'Organizzazione delle Nazioni Unite.

    5. Uguaglianza di genere

    Parità di genere: raggiungere la parità di genere attraverso l'emancipazione delle donne e delle ragazze.

    15. Vita sulla terra

    Utilizzo sostenibile della terra: proteggere, ristabilire e promuovere l'utilizzo sostenibile degli ecosistemi terrestri, gestire le foreste in modo sostenibile, combattere la desertificazione, bloccare e invertire il degrado del suolo e arrestare la perdita di biodiversità.