Per la produzione del film è stata fatta la scelta di seguire un protocollo green volto a ridurre il più possibile l'impatto ambientale che la produzione del film stesso ha avuto. 
Nel calcolo della produzione di CO2 sono stati tenuti in considerazione i seguenti fattori:
- viaggi effettuati sia per le riprese che per i sopralluoghi e tutti gli spostamenti che finalizzati al film hanno prodotto CO2;
- energia elettrica utilizzata per caricare le batterie dell'attrezzatura e per i computer che sono stati usati nel montaggio;

Attualmente la quantità di anidride carbonica prodotta dal film "Slegato" si può attestare sui 400 kg ed è in continuo aggiornamento sulla base delle attività svolte. Per ora la Co2 è stata bilanciata con la piantumazione di due Tefrosie che durante la loro vita assorbiranno circa 200 kg di Co2 a testa.
Ma non è sufficiente, con questi fondi vorremmo poter assorbire molta più Co2, garantendo che la produzione del nostro film e di quelli che produrremo, non avranno alcun impatto ambientale negativo sulla terra!
A tutti i sostenitori verrà data la possibilità di ricevere il link del film in anteprima, appena la sua produzione sarà terminata.

Il film narra di una delle salite freesolo (slegato) più dure mai effettuate nella storia dell’arrampicata sportiva. Ad effettuare questa salita è stato Alfredo Webber, già salito agli onori delle cronache per aver salito in libera due 9a (il grado massimo mai raggiunto fino ad ora è il 9c) a più di cinquant’anni, evento notevole in quanto le prestazioni massime si riescono ad ottenere in ben più giovane età.
Il film narra della preparazione di questa salita, raccontando le difficoltà sia fisiche che mentali che Alfredo ha incontrato per riuscire in questa rara impresa.
La regia è stata affidata a Gabriele Donati,già vincitore del Festival del Cinema Italiano con il documentario “Alberi” e presente con altre produzioni a numerosissimi altri festival del cinema, ultimo dei quali ricordiamo il Film festival di Trento.