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Scuola di accoglienza 2.0

Una campagna di
Giancarlos Stellini

Contatti

Una campagna di
Giancarlos Stellini

Scuola di accoglienza 2.0

Campagna terminata
  • Raccolti € 0,00
  • Sostenitori 0
  • Scadenza Terminato
  • Modalità Donazione semplice  
  • Categoria Comunità & sociale

Una campagna di 
Giancarlos Stellini

Contatti

Il Progetto

I.

CHI SIAMO

Il progetto Scuola di accoglienza è un’occasione di incontro rivolta agli alunni, alle loro famiglie, e ai docenti di tutte le scuole della Puglia.

Scuola di acccoglienza è prima di tutto finalizzato a favorire, in maniera più diretta e incisiva, lo scambio tra saperi, esperienze, vite e culture diverse,

Siamo operatori culturali, educatori, artisti che lavorano nel mondo del no-profit e della comunicazione uniti da un comune sentire: vogliamo promuovere, in chiave positiva e propositiva, i temi dell’accoglienza e delle migrazioni portando nelle scuole la testimonianza di esempi di buone pratiche socio-educative svolte da cooperative, associazioni, istituzioni, singoli e volontari che operano ogni giorno in Italia.

Alla base di Scuola di accoglienza c’è dunque l’intercultura nella miriade di sfaccettature, tradizioni e colori che caratterizzano l’identità di qualunque popolo.

Augurandoci di avere un giorno una società transculturale, pensiamo che, mai come in questo momento storico, sia fondamentale creare situazioni di sensibilizzazione, confronto ed informazione sulla nostra realtà chiaramente multiculturale. E quale miglior luogo educativo per farlo, se non la Scuola?

DIDATTICA E ATTIVITA’

In ogni istituto scolastico proponiamo la possibilità di organizzare un vero e proprio evento. Abbiamo deciso di chiamarlo appunto Scuola di accoglienza perché vogliamo dialogare con bambini e giovani su fatti d’attualità legati al tema dell’alterità.

L’evento può svolgersi in una sola giornata o prevedere più appuntamenti.

Scuola di accoglienza è un contenitore di attività e/o laboratori creati ad hoc a seconda delle caratteristiche ed esigenze didattiche della scuola. I protagonisti sono gli alunni e gli insegnanti, ma anche le famiglie degli studenti, la cui partecipazione è prioritaria per favorire il forte valore educativo di diverse iniziative.

Ecco alcune delle attività che mettiamo in opera:

- Visione di documentari o di video realizzati nelle scuole, che abbiano per tema l'interazione sociale cui segue una discussione, magari anche in presenza del regista, degli autori e delle figure coinvolte.

Simulazione di una conferenza stampa con gli alunni alla presenza di scrittori, giornalisti, operatori sociali, etc.;

- Redazione di contenuti testuali, creazione di manufatti o disegni;

- Realizzazione di uno spettacolo teatrale;

- Lettura di storie, ricette gastronomiche o degustazione di piatti tipici di altri paesi che prevedono il coinvolgimento delle famiglie degli alunni, in particolare quelli di origine straniera.

ESPERIENZA E PROMOZIONE

Gli Istituti che hanno deciso di aprire le porte a Scuola di accoglienza hanno mostrato entusiasmo e partecipazione da parte di tutti i soggetti coinvolti: alunni, genitori, insegnanti, dirigente e collaboratori scolastici.

Nel 2016, il progetto Scuola di accoglienza ha fatto tappa nell’I.C. Polo 3 di Gallipoli (Le) per il programma promosso dalla Regione Puglia “Diritti a Scuola”, mentre lo scorso anno è stato ospitato nell'I.C. Casale di Brindisi.

In entrambi i casi abbiamo riscontrato successo anche a livello mediatico.

Scuola di accoglienzaè, infatti, promozione di informazione interculturaledentro e fuori la scuola: facciamo conoscere e diffondiamo a media ed Istituzioni i contenuti delle attività didattiche che svolgiamo nei contesti educativi con i quali interagiamo.

Per quanto riguarda l’I.C. Polo 3 di Gallipoli (Le) hanno dato risalto alla nostra iniziativa:

 Il portale promosso dal Miur “L’Europa inizia a Lampedusa”

 Il TG3 Puglia con un servizio del giornalista Antonio Gnoni, andato in onda mercoledì 19 ottobre all’interno del programma “Buongiorno Regione” per la rubrica “Obiettivo Scuola” di Gianni Giampietro

Il Quotidiano di Lecce con un articolo pubblicato il 14 ottobre

II.

RACCONTARE L'ACCOGLIENZA AI RAGAZZI NELLE SCUOLE

Tutto è cominciato quando mi fu chiesto, da parte di un gruppo di conoscenti e amici, tutti coinvolti professionalmente nel sociale e nel volontariato, di realizzare un film documentario, che raccontasse la situazione degli immigrati nel brindisino. Per prima cosa mi sono chiesto quale poteva essere l'ambiente migliore per discutere, approfondire, trattare un tema così complesso e articolato? e quale ambiente migliore se non quello della scuola! Quindi, prima ancora di cominciare le riprese del documentario ho pensato di organizzare con l'aiuto di alcune insegnanti di mia conoscenza di una scuola media (la Casale di Brindisi) una serie di tre incontri con gli alunni di terza media dal titolo "Scuola di accoglienza".

Durante il primo incontro con i ragazzi, abbiamo cercato in primo luogo, di spiegare loro che in un mondo così inflazionato di informazioni di ogni tipo, l'importanza delle immagini è fondamentale. Partendo quindi dalle immagini e dal loro significato a volte nascosto o ambigui, sono passato a spiegare il vasto panorama, ancor più complesso e articolato, delle parole e dei vari linguaggi: della musica, del teatro, del cinema, della televisione. Insomma, ho cercato di spiegare a dei ragazzi di 11-12 anni la bellezza del mondo,  attraverso immagini e parole che spesso non si riescono a capire perché strane, complesse e perché no, indecifrabili; a spiegare anche i cosiddetti luoghi comuni, le distorsioni epocali della storia e, naturalmente per arrivare al tema, anche la contemporaneità dei grandi flussi migratori.

Partendo quindi, da un'immagine come quella in cui si vede una coppia di bagnanti sostare in perfetto relax di fronte a un gruppetto di migranti che in mare, distanti solo poche decine di metri che cerca di raggiungere come meglio può in gommone la riva, è racchiuso forse l'emblema stesso del nostro presente, ovvero, di una realtà tanto contraddittoria quanto drammatica. Anche il disegno di un barcone pieno zeppo di migranti, colorato dalla mano di un bambino assume un significato del tutto particolare e ricco di punti di vista se lo osserviamo con uno sguardo critico ed emozionale.

Scopo di questo progetto è di dare avvio, all’interno delle scuole della nostra regione, ad un rapporto più diretto e incisivo di incontro, di sensibilizzazione, di confronto, di informazione sulla realtà sociale; sui temi dell'immigrazione e su varie esperienze di vita fra culture diverse in contatto fra loro. Tema degli incontri sarà quindi “l’accoglienza”.

"Scuola di accoglienza" dopo i primi tre incontri presso l'IC Casle di Brindisi, intende realizzare nel prossimo a.s. 2016-2017 nuove  giornate di incontro e di dibattito negli istituti scolastici della città di  Lecce, Bari, Taranto, Foggia e nelle loro province.

Per potersi avvalere, di volta in volta, di una rete sempre aggiornata, autonoma, disponibile, funzionale di collaboratori abbiamo bisogno di vari ospiti, partners, operatori sociali, volontari, esperti nel settore dell'accoglienza, artisti che operano in progetti culturali rivolti a sviluppare progetti sociali e che siano, per questo - in base a un calendario fissato in anticipo - disponibili a raggiungere anche dall'estero, le diverse località in cui si trova l'istituto scolastico che ha aderito precedentemente al progetto.

Il progetto quindi, ha tra i suoi principali obbiettivi lo scambio culturale nelle scuole per un approfondimento dei temi delle migrazioni e delle attività socio-educative svolte nel territorio da parte di cooperative, associazioni e istituzioni. 

Il progetto è finalizzato anche alla realizzazione di un nuovo video a basso costo per documentare il rapporto tra scuola e immigrazione, per descrivere le condizioni di vita di quegli immigrati inseriti in progetti di accoglienza per richiedenti asilo che oggi studiano, vivono e lavorano stabilmente nel nostro territorio della Puglia.

Le prossime iniziative:

periodo: fine novembre 2016

Scuola di accoglienza sarà nelle scuole pubbliche di San Michele Salentino (Br) e Villa Castelli (Br)

Commenti (1)

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    Artemide cooperativa sociale Anche la Rai di Bari seguirà da vicino la giornata del 15 ottobre presso l'Istituto Comprensivo Polo 3 di Gallipoli(Le) in occasione della manifestazione conclusiva del progetto Diritti a scuola che rientra fra le attività interculturali previste dall’iniziativa del MIUR “L’Europa inizia a Lampedusa".

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