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I negozi tradizionali sono in forte crisi, i dati Istat sulle vendite al dettaglio del 2018 confermano in pieno le tante denunce del Codacons sulla crisi del commercio e lo stallo dei consumi in Italia. Dal 2007 per le imprese operanti su piccole superfici, si registra un crollo del 25,3%. Negli Stati Uniti l’hanno definita una vera e propria Retail Apocalypse, e riflette lo stato in cui il settore retail si trova: negozi fisici, grandi o piccoli che siano, presenti o meno nei centri commerciali, stanno chiudendo senza soluzione di continuità, a causa del cambiamento comportamentale della popolazione.
I commercianti oggi sono costretti a farsi trovare tramite Google o altri motori di ricerca, ricorrendo quindi a un sito web ottimizzato per l’algoritmo di indicizzazione di Google e alle relative attività di digital marketing, oppure sono costretti a vendere su grandi marketplace come Amazon o Zalando, inserendo i dati dei loro prodotti, gestendo le spedizioni e pagando delle tasse per ogni prodotto venduto. Ma i siti web sul motore di ricerca sono sempre di più, e la competizione per ogni parola chiave aumenta di conseguenza, provocando a sua volta l’aumento dei costi per il posizionamento e il marketing digitale.
Prios è un Marketplace locale, costituito dai prodotti della propria città e mostrati all’utente nell’ordine di vicinanza geografica del momento. Con le nostre tecnologie avanzate di intelligenza artificiale, i negozianti non dovranno più competere con colossi del web, ne avere grosse competenze digitali per vendere i loro prodotti.
La visibilità dei negozi non sarà più definita in base al posizionamento sui motori di ricerca o in base alla posizione fisica del punto vendita, in periferia o nel centro città, la visibilità dei negozi avverrà in base alla momentanea distanza geografica tra l’utente e il negozio stesso, in base alla qualità o alle caratteristiche oggettive del prodotto.
Per il settore abbigliamento l’egemonia dell’e-commerce, inteso come vendita puramente online, verrà messo in discussione, così come la vendita puramente offline.
Prios intende utilizzare il web e l’intelligenza artificiale per creare la nuova piazza digitale dell'abbigliamento, collegando negozi e utenti in modo diretto e semplificando i processi, sia per i commercianti che per gli utenti.
Il team è formato da skills eterogenee che partono dall’esperienza diretta in ambito di vendite offline e online del Fondatore Marco Patrone, che con questo progetto è stato selezionato per il percorso del Politecnico di Torino in collaborazione con ICRIOS dell’Università Bocconi “The Startup Lab”, ottenendo la certificazione; per passare poi alle competenze del Data Scientist Gianfrancesco Angelini che ha esperienza presso realtà di sviluppo di gestionali per il retail. Il developer Gabriele Borghesi studia presso l’Università di Informatica di Genova, con esperienza in un’azienda di sviluppo software. Recentemente si sono aggiunti al team anche Daniele Lubelli, Dottore in Giurisprudenza appassionato di GDPR, e Vanessa D’Amario, laureata in Fisica a pieni voti, che sta concludendo un dottorato di ricerca in Informatica sul Machine Learning, e che ha già fatto parte di progetti d’impresa importanti. Un gruppo di giovani studenti e professionisti che intende far ripartire il commercio locale con l'aiuto della tecnologia e della propria passione.
Lo sviluppo della piattaforma e degli algoritmi necessari richiedono ingenti capitali. Qua puoi supportare il nostro progetto e aiutarci a invertire la rotta di questa situazione sempre più insostenibile.
Ogni piccola somma in questo momento è per noi molto importante. Aiutaci a diffondere la nostra voce!
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