oppure

Registrati con il tuo indirizzo email

Oppure, solo se sei una persona fisica (NO azienda/associazione), puoi scegliere anche di registrarti con i social:

Inserisci il tuo indirizzo email: ti invieremo una nuova password, che potrai cambiare dopo il primo accesso.

Ricordi la tua password?

Controlla la tua casella email: ti abbiamo inviato un messaggio con la tua nuova password.
Potrai modificarla una volta effettuato il login.

Sadaise in Trumpland, un film

Una campagna di
Marco di Castri, Paolo Favaro, Gianfranco Barberi

Contatti

Una campagna di
Marco di Castri, Paolo Favaro, Gianfranco Barberi

Sadaise in Trumpland, un film

Campagna terminata
  • Raccolti € 1.875,00
  • Sostenitori 19
  • Scadenza Terminato
  • Modalità Raccogli tutto  
  • Categoria Documentari & inchieste

Una campagna di 
Marco di Castri, Paolo Favaro, Gianfranco Barberi

Contatti

Il Progetto

Ringraziamo tutti i sostenitori per il contribuito alla realizzazione di questo primo trailer del film The dancer and the luminograph (titolo provvisorio) relativo al progetto Sadaise in Trumpland.

Il video lo potere vedere qui sopra o a questo link: https://www.youtube.com/watch?v=pCz61jkUo9Y&t=8s

Grazie a voi siamo riusciti girare negli USA immagini uniche e straordinarie di Sadaise Arencibia assieme alla grande Alicia Alonso che all'età di 96 anni era presente sia per salutare l'esordio di Sadaise nel ruolo di Gisele sia per celebrare i 40 anni dalla prima esibizione del Balletto Nazionale di Cuba negli stati Uniti, proprio al Kennedy Center di Washington.

Abbiamo tardato molto prima di pubblicare questo premontaggio provvisorio di 13 minuti, perché cercavamo un produttore che ci permettesse di girare la parte cubana entro quest'anno. Non ci siamo riusciti e il progetto, ancora in attesa di finanziamento, è temporaneamente sospeso.

Naturalmente teniamo molto al vostro parere e ci aspettiamo di ricevere i vostri commenti su questo premontato, che presenta i due protagonisti.

A noi sembra che la storia di questi due personaggi così diversi e lontani tra loro possa avere degli sviluppi molti interessanti. Appena avremo nuove notizie sull'avanzamento della produzione vi informeremo tempestivamente.

Grazie a tutti per la fiducia e il sostegno.

Marco, Paolo, Gianfranco


The project(testo italiano a seguire)


Il soggetto

Gaspare Di Caro, noto artista della luminografia e filmmaker si appresta a girare un ritratto di Sadaise, la bambina che ha ritrovato dopo 25 anni, e che oggi è diventata la prima ballerina del Balletto Nazionale di Cuba.

Gaspare decide di seguirla durante la sua tournée negli Stati Uniti di Trump. Vuole farne un ritratto che racconti il dolore e la fatica che si nascondono dietro la leggerezza e la precisione della sua arte ma vuole anche mostrare un corpo che soffre e si dilania, un corpo che permette a Sadaise far rinascere ogni volta sul palcoscenico il miracolo della danza. Per fare questo Gaspare utilizza l’arte della luminografia, di cui è maestro indiscusso, e le tecniche  della fotografa e del cinema.

Mentre Gaspare la ritrae giorno dopo giorno nel suo lavoro e nella sua intimità, Sadaise rivive le tappe principali della sua vita a Cuba, fin da quando lei era ancora una bambina e Gaspare la accompagnava a scuola. Grazie ai filmati girati da Di Caro all’inizio degli anni 90 e a materiali di repertorio, costruiamo un parallelo tra l’orgogliosa sofferenza del popolo cubano del Periodo Special e la faticosa ma trionfante carriera di Sadaise che porta sul suo suo corpo i segni di quella sofferenza ma che esprime anche la sua grande forza di volontà che l’ha trasformata in una delle più famose danzatrici del mondo.

Il destino vuole che a coronare la sua carriera come protagonista in Giselle – ruolo che fu il cavallo di battaglia della grande Alicia Alonso - sia proprio una tournée nella nazione che ha più ha contribuito a mettere in ginocchio il suo paese e che oggi si appresta a dare il colpo di grazia a un popolo che è riuscito a resistere per oltre 25 anni all’isolamento internazionale.

Con il suo lavoro, Gaspare vuole anche gettare uno sguardo sull'America d’oggi, l’America di Trump. Chi verrà a vederla danzare? Quali storie si nascondono tra il pubblico di città quali Washington e Chicago, o di una cittadina di provincia quale Tampa? E chi verrà a vedere Sadaise? Castristi, latinos, americani medi, migranti, clandestini?

Il documentarioè allo stesso tempo un film sul rapporto tra Gaspare e la ballerina oggetto del suo ritratto: un rapporto profondo che sta volgendo alla fine così come forse sta finendo la carriera di Sadaise, per la fatica ormai divenuta insopportabile e per il dolore di un corpo che non regge più, stanco e devastato che ha voglia di arrendersi.











Note di regia

Il film racconterà del viaggio di Sadaise verso l’apice della sua carriera, le sue difficoltà, i successi, l'incontro con l'America e il suo pubblico, le emozioni in tournée nel paese che ha così influenzato la sua vita nel Período Especial". Gaspare, nel film, “reciterà” la parte dell’artista: nell'interazione con Sadaise, metterà in scena se stesso, le sue strategie, i suoi dubbi, i suoi ripensamenti e dalla sua interazione con la troupe che gira il film si capirà che la macchina da presa non è invisibile, tutto sarà dichiarato. In questo balletto/gioco tra la messa in scena di Gaspare e quella del racconto del viaggio di Sadaise, l'occhio dello spettatore vede dal di fuori ciò che accade "dentro" il film nel film, anche questa una regia dichiarata come in un gioco di rimandi a matriosca. Un rimbalzo filmico di scatole cinesi, dove non sappiamo mai bene dove ci troviamo e quante domande vengono generate: è realtà? è finzione? chi è il regista? ma esiste un regista? è necessario un regista? c'è un soggetto? chi è quell'uomo con l'impermeabile bianco? è il regista o è il commissario della censura cubana?


    Characters' and authors' biography (testo italiano alla fine)



Biografie dei protagonisti e degli autori

Sadaise ArencibiaRamos

Ha iniziato gli studi nel 1991 presso la Scuola Provinciale di Balletto "AlejoCarpentier" dell'Avana e ha continuato presso la Scuola Nazionale di Balletto, con insegnanti eccezionali, tra cui Ramona de Saa, Adria Velázquez e MirthaHermida. Nel 1998 si è esibita con la sua scuola in Messico e Colombia come parte di uno scambio culturale tra i due paesi ed è stata finalista al Concorso Internazionale di Balletto a Jackson, Stati Uniti. Tra il 1996 e il 1999 ha vinto la medaglia d'oro in ciascuna delle celebrazioni Meeting-Concorso Internazionale Accademie per l'insegnamento balletto, e nel 1997 al Concorso Internazionale di Danza "Alicia Alonso” tenuto a L'Avana. Nel 1999 entra a far parte del cast del Balletto Nazionale di Cuba, sotto la direzione tecnica ed artistica di Alicia Alonso, compagnia con cui si è esibita nei paesi di America, Europa, Asia così come in Egitto e in Australia. È stata artista ospite del Balletto dell'Opera di Roma (2006 e 2007), del Ballet Theatre "Teresa Carreño" di Caracas, Venezuela (2008). Nel 2002 ha ricevuto il Critics "Villanueva" Premio, assegnato dalla l'Associazione degli artisti dell'Unione nazionale Scrittori e Artisti di Cuba (UNEAC) per la sua interpretazione di Agon Pas de deux da Balanchine. Nel 2005 è stata promossa al ruolo di ballerina principale e, nel 2009, diviene la Prima Ballerina del Balletto Nazionale di Cuba, ruolo che attualmente detiene. È stata un'artista ospite dell'International Ballet Gala presso il Teatro Nazionale di Santo Domingo, Repubblica Dominicana; e del Gala "Viva Alicia", tenutosi al Teatro Bolshoi di Mosca (2011); Gala omaggio ad Alicia Alonso al Teatro de la Zarzuela di Madrid (2012) e il Gala Tribute to Alicia Alonso a Johannesburg, Sud Africa (2013).

Gaspare Di Caro (artista, autore, regista e interprete)

Inizia la sua carriera come cineasta con due documentari su Ionesco e Calvino. Lavora con Ettore Scola e traduce Moravia. Scrive una nuova versione della sceneggiatura di Film di Samuel Beckett. Come artista plastico la sua arte si colloca tra il pieno di Arman e il vuoto di Yves Klein. Gaspare Di Caro è anche un luminografo di fama internazionale  la cui ambizione è congiungere l’arte della luce e la riduzione dell’inquinamento luminoso. Per fare ciò usa una tecnica antica che gli permette di proiettare immagini che sono state misurate e disegnate con una camera oscura. Tale camera oscura era stata usata in passato da grandi maestri della pittura quali Leonardo Da Vinci, Michelangelo, Caravaggio e l’architetto Brunelleschi. Con questa tecnica Gaspare Di Caro può proiettare la luce in spazi perfettamente delimitati come fatti su misura, riducendo l’inquinamento luminoso al minimo possibile. Alcuni lavori di Gaspare sono considerati capolavori come l’illuminazione del Cristo Redentore a Rio De Janeiro, dove l’artista ha dato per la prima volta un viso alla statua. Di Caro è stato nominato “il pittore della luce” in Spagna.

Marco di Castri (regista e direttore fotografia)

Dal 1973 si dedica all’attività di musicista con il gruppo Dedalus. Il suo interesse per il cinema unito a una particolare attenzione per il mondo dell’arte contemporanea lo ha portato, a partire dal 1982, ad approfondire l’uso delle tecniche del cinema in presa diretta in ambito artistico. La sua esperienza si sviluppa assieme a Gianfranco Barberi nel progetto Cataloga, una casa editrice specializzata in documentari su artisti, mostre e musei che realizza con il Centre G. Pompidou, nel 1988, il primo videocatalogo d'artista in Europa (Tinguely par Jean Tinguely). Retrospettiva complete dei suoi film realizzati con Cataloga sono state presentate anche al Festival del Film sull’Arte di Asolo (1996) e all’École de BeauxArts di Parigi (2014). Dal 1997 al 2017 ha lavorato come regista a Sky Italia. È stato membro della giuria di alcuni festival in Italia e all’estero, tra i quali, Food in Film Festival, Festival Jean Rouch, Lavori in Corto. Il suo ultimo film, L’Enigma di Jean Rouch a Torino, realizzato assieme a Paolo Favaro e Daniele Pianciola, era in concorso alla 74° Mostra del Cinema di Venezia.

Gianfranco Barberi (regista e sceneggiatore)

Gianfranco Barberi, dal 1969 al 1978 vive e lavora a Roma come sceneggiatore per il cinema e la televisione. L’incontro con Mario Bava dà il via a un vero e proprio sodalizio. Insieme scrivono diversi soggetti e sceneggiature, tra cui Ecologia per un delitto (1971) e Shock (1977). Tornato a Torino nel 1980, continua a fare il regista. Nel 1984, insieme a Marco di Castri, fonda la società di produzione Cataloga con la quale nel corso di una decina d’anni, realizza numerosi documentari su artisti, tra i quali Joseph Beuys, Michelangelo Pistoletto, Claes Oldenburg, Daniel Buren, Jean Tinguely, Giuseppe Penone e molti altri. Il Musée National d’Art Moderne di Parigi nel 1994 dedica un’intera mostra alla produzione di Cataloga. Partecipa a diversi Festival internazionali e molti documentari sono andati in onda su RaiSatArt. E’ stato per tre anni responsabile del concorso Doc per il Torino Film Festival.

Paolo Favaro (regista e montatore)

Regista e montatore cinetelevisivo, ha iniziato a operare nell'ambito dello spettacolo nel 1980, occupandosi dapprima di regia radiofonica e produzione di programmi radiofonici, e quindi, dal 1985 e per un decennio, come assistente di studio televisivo, fonico, montatore del suono e sincronizzazione. Ha collaborato con, tra gli altri, Cinefiat, Centre Pompidou, Ipotesi Cinema, Shoa Visual History Foundation, Fininvest, La Sept Arte, Rai, Raisat, C.N.R., Archivio Nazionale della Resistenza di Torino, Università degli studi di Torino, Università di Urbino "Carlo Bo, Centro sperimentale di Cinematografia.  Montatore cinetelevisivo dal 1995 ha condotto per diversi anni il Laboratorio video etnografico all'interno del corso di Laurea Specialistica in Antropologia culturale ed etnologia e in Comunicazione Multimediale e di Massa dell'Università di Torino. Dal 2009 collabora come docente con il centro sperimentale di cinematografia (Sede Piemonte - Corso di Animazione). Dal 2015 lavora per numerose aziende come coordinatore di post-produzione, nel 2017 è in concorso alla 74a alla edizione della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia come co-regista, assieme a Daniele Pianciola e Marco di Castri, del film L’Enigma di Jean Rouch a Torino - Cronaca di un film raté.

Commenti (8)

Per commentare devi fare
  • gM
    gillian good luck Marco on this great project!
    • avatar
      Stefano Che la forza sia con voi
      • MG
        Marco Hasta siempre Comandante Fidel di Castri! :)
        • avatar
          Valentina A presto sul grande schermo :)
          • DN
            Daniela Baci e auguri
            • CC
              Cristiana Forza!
              • avatar
                Marcello Forza Ragazzi! Marinella e Marcello
                • avatar
                  Gloria Non vedo l'ora di vederlo!

                  Community