RUSSIYANA, UN INIZIO ANCORA IN CORSO

Tre anni fa, quando siamo nati, sapevamo ci sarebbe voluto del tempo.

L'entusiasmo non è mai mancato, nemmeno durante i lunghi mesi di stop, ma non è stato facile mettere insieme il progetto di una compagnia professionale di danze di carattere, in Italia. Abbiamo iniziato una danza alla volta, un costume alla volta, con tutti gli oggetti di famiglia che avevamo portato dalla Russia e con l'aiuto dei primi amici e dei parenti più stretti.

La qualità del nostro lavoro coreografico e tecnico doveva trovare un terreno fertile non solo tra le ballerine del gruppo (ormai 14), ma nel mondo social, tra gli organizzatori e tra le tante associazioni esistenti. Un pubblico tanto russo quanto italiano...come noi.

Solo nel mese di Dicembre 2021 avremo a calendario oltre 10 esibizioni e tante nuove date in primavera. Collaborazioni che abbiamo affrontato, e che affronteremo, con molta emozione ma anche con un po' di paura, perché ci obbligano a fare un salto veloce ed importante nella nostra crescita. 

Oggi riusciamo finalmente a presentare al mondo il nostro piccolo spettacolo, della durata di soli 45 min, ma non vediamo l'ora di rinforzarci per potervi mostrare tutta la bellezza delle danze russe da palchi più importanti. 

COME DIVENTARE GRANDI

E' qui che nasce l'idea di una raccolta fondi che possa coinvolgere tutti coloro che vorranno aiutarci:

• per costituirci come realtà associativa
• per aumentare il numero dei costumi corali da 8 a 12
• per essere autonomi con audio e luci: (ci basterebbe una cassa audio e due strutture con led) 
• per cambiare il pavimento ormai logoro della nostra sala e magari trovare addirittura uno spazio nostro.

Sognare non costa, ma certamente per realizzare tutti quei sogni avremo bisogno di un budget abbastanza importante. Ogni più piccolo importo ricevuto durante questa campagna sarà fondamentare per creare qualcosa di grande, per cui grazie in anticipo a tutti gli amici che vorranno sostenerci in questa crescita.

Speriamo di rendervi ancora più orgogliosi di noi.

Un abbraccio, 

Russiyana