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Le associazioni locali del nord-est di Roma stanno da anni combattendo dentro e fuori le aule dei tribunali contro un impianto di trattamento rifiuti e discarica nel bel mezzo di un parco archeologico-naturale
Lo scorso 5 maggio 2017, il Tribunale amministrativo (TAR) del Lazio ha respinto il ricorso che le associazioni locali avevano presentato per impedire che venisse messo in attività un grande impianto di trattamento meccanico-biologico (TMB) nel sito dell'Inviolata di Guidonia (Roma), di proprietà del Gruppo CO.LA.RI. del magnate dei rifiuti Manlio Cerroni ((autorizzazione rilasciata dalla Regione Lazio nel luglio 2015, in variante alla precedente autorizzazione del 2010).
Secondo le stesse associazioni, il TAR del Lazio, respingendo il loro ricorso, non ha dato sufficiente importanza ad alcuni fatti ritenuti invece fondamentali:
l'impianto TMB è sito nel bel mezzo del Parco regionale naturale archeologico dell'Inviolata di Guidonia (L.R. 22/96);
l'impianto è sotto sequestro penale da parte del Tribunale di Tivoli per illegittimità nella prima autorizzazione regionale (agosto 2010) alla sua costruzione;
i responsabili delle società che hanno realizzato l'impianto sono sotto processo presso lo stesso Tribunale di Tivoli;
la Cassazione penale ha sentenziato nel 2015 l'illegittimità dell'autorizzazione regionale del 2010;
sono in corso, presso lo stesso sito, le attività di messa in sicurezza d'emergenza a causa d'un vasto inquinamento della falda acquifera sottostante la discarica di rifiuti (anch'essa finita sotto sequestro penale e contigua all'impianto TMB);
il Ministero per i Beni culturali (MIBACT) ha posto un vincolo paesaggistico, con Decreto del settembre 2016, su tutta l'area, ivi compresa la zona degli impianti, ed ha diffidato la Regione Lazio ed i responsabili della costruzione dal mettere in attività l'impianto TMB.
Per questi chiari ed inoppugnabili motivi, le associazioni locali intendono proporre ricorso presso il Consiglio di Stato, da presentarsi in tempi rapidi, e chiedono a cittadini, comitati ed associazioni la partecipazione allo sforzo finanziario che si sta per sostenere e che ammonta a circa 8.000 euro. Grazie.
Comitato per il Risanamento Ambientale
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