Una campagna di
Elena FiorettiContattiInserisci il tuo indirizzo email: ti invieremo una nuova password, che potrai cambiare dopo il primo accesso.
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C'è nessuno?
C’è nessuno in strada? In sala?
Dietro lo schermo di un computer, di uno smartphone?
C’è nessuno che mi sente, che sia disposto a dialogare con me?
C'è Nessuno che si vuole emozionare?
Una domanda, una provocazione, un grido. Un interrogativo con cui bisogna fare i conti. Come ci poniamo dinanzi a tale interrogativo, come persone, come cittadini, come artisti?
In un mondo che va sempre più di fretta, che corre, corre, corre senza fermarsi mai, costretto a fare i conti con qualcosa di invisibile che costringe i suoi abitanti ad essere sempre più soli, chiusi dentro le proprie abitazioni che a loro volta diventano delle vere e proprie tane/ prigioni, c’è nessuno diventa un SOS, un messaggio in una bottiglia, un ponte verso l’altro, verso qualcosa che non sappiamo cosa sia, verso l’ignoto.
Chi sono io? E tu? Come ti relazioni con gli altri? Con l’altro? Chi è l’altro? Cosa innesca in te l’incontro con lo sconosciuto? Dove ti porta?
Sconosciuti nasce dall’incontro, avvenuto durante il lockdown del Marzo 2020, di un gruppo di artisti professionisti, che si sono conosciuti on line tramite il movimento "E come Eresia". Il rapporto col pubblico è stato da subito uno spunto di riflessione e proposta di azione. Così i temi dell’incontro tra sconosciuti e la relazione con gli spettatori hanno portato all’ideazione del progetto. Nell’impossibilità di incontrarsi dal vivo, la relazione tra teatro e pubblico,fortemente in crisi già da tempo, si acuisce, chiedendo al teatro, che per definizione esiste nell’incontro dal vivo e vivo, una riflessione e uno sforzo di immaginazione ulteriori. Come riportare l’esperienza dell’esser presenti insieme in uno stesso luogo e in uno stesso tempo, in una distanza, attraverso un filtro? E laddove il filtro non sia presente ma possa di nuovo esistere un qui e ora fisico e corporeo che si adatta alla modalità di distanza, cautela e tutela, come si rigenera il rapporto tra l’agire e il vedere, tra il fare e l’assistere e come cambia il concetto della partecipazione? Da queste domande su sviluppa la trama affrontata dal gruppo che cerca di raccontare, come testimonianza viva e presente, il rapporto spezzato, cambiato e in cerca di rinnovamento e rinascita tra due mondi sconosciuti, quello degli attori e quello del pubblico, in un momento storico in cui il Teatro non sarà mai più quello di prima.
Il gruppo di lavoro è composto da Valerio Apice, William Caruso, Dacia D'Acunto, Elena De Carolis, Francesco Ferrieri, Elena Fioretti, Chiara Migliorini, Daniele Pilli, Gian Paolo Valentini. Dopo l’esperienza del Tavolo7 all’interno del movimento “E come Eresia”, si è costituito come collettivo Landscape7 creando una rete tra diverse competenze, esperienze territoriali e attività per creare progetti e spettacoli.
Si sono messe in rete anche le Associazioni AgaveTeatro (Milano), Lotus (Piombino), e Laboratorio Teatro Isola di Confine (Marsciano, Pg).
Landscape7 rappresenta un esperimento frutto di uno dei processi di cambiamento più profondi che riguardano la sfera sociale, politica e artistica. I primi Sconosciuti sono gli attori e drammaturghi protagonisti del progetto che si sono incontrati attraverso le modalità tecnologiche che da più di un anno rappresentano parte integrante della vita di tutti: si sono incontrati virtualmente e, in seguito, dal vivo e hanno ideato il progetto che dovrà vedere la luce nell'estate 2021 in un primo studio durante il Festival Contamina a Piombino (LI) e durante il Festival Teatro Comunità Umbria Fest a Marsciano (PG).
Per la realizzazione del Primo Studio il collettivo ha ricercato occasioni di residenza in presenza e ne ha individuate due:
-la prima dal 3 al 10 giugno presso la Residenza Santa Giulia, Frantoio D'Arte in Toscana;
-la seconda a luglio presso Piombino/Marsciano.
I soldi raccolti verranno utilizzati per:
-Spese di viaggio artisti provenienti da varie parti d'Italia (Marche, Sicilia, Lazio, Toscana, Umbria);
-vitto per le residenze;
-Spese gestione comunicazione e social;
-materiali vari per la costruzione e realizzazione dello Spettacolo (scene, costumi, etc. etc.)
Vogliamo ritornare a creare per poter incontrare il pubblico, fine ultimo del nostro mestiere, cercando di dare una dignità a ciascun lavoratore e lavoratrice dello Spettacolo che parteciperà a questo progetto, aiutateci a realizzarlo!
Gli obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs) costituiscono una serie di 17 obiettivi concordati dall'Organizzazione delle Nazioni Unite.
Parità di genere: raggiungere la parità di genere attraverso l'emancipazione delle donne e delle ragazze.
Ridurre le diseguaglianze: ridurre le disuguaglianze all'interno e tra i paesi;
Città e comunità sostenibili:creare città sostenibili e insediamenti umani che siano inclusivi, sicuri e solidi.
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