A campaign of
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ITALIANO - ENGLISH BELOW
“We are everywhere!”, noi siamo ovunque!”, questo fu uno degli slogan principali che animò le giornate in cui si ebbero i Moti di Stonewall, correva l’anno 1969, scolpita nella memoria e nell’impegno, a quasi 50 anni di distanza, la data del 28 giugno assume un significato sempre più potente. Lo stesso significato, le stesse istanze, attualizzate, che il Pompei Campania Pride (Pompei PRIDE) porterà in piazza il 30 giugno 2018.
Una manifestazione che assume una rilevanza non solo regionale, ma nazionale e internazionale. La città di Pompei assume nel nostro immaginario un ruolo chiave per la declinazione dei nostri temi e delle nostre rivendicazioni, una città che non sempre ha dimostrato di saper realmente accogliere tutte le differenze e le diversità e che in troppe occasioni ha mostrato la sua parte più vecchia, retrograda ed escludente.
Proprio perché il nostro percorso parte da lontano, dalla storia di chi ha combattuto come movimento di liberazione, il 30 giugno partiremo da qui, perché c’è una storia di Pompei, di questi territori della provincia italiana, di un sud con tanta voglia di riscatto e modernità, che troppo spesso non ha trovato voce narrante, di una città conosciuta in tutto il mondo, ma schiava dei suoi limiti e dei suoi pregiudizi.
La stessa storia che la comunità LGBT* racconterà per le strade di questa città, contro chi vuole rendere clandestina la libera espressione altrui, contro le violenze di genere omotransfobiche, contro l’esclusione, l’ipocrisia, i falsi moralismi e il bigottismo.
Nel Pompei PRIDE c’è il sogno europeo, l’ambizione della costruzione di Europa dei Popoli e dei Diritti che sappia ripartire dai territori, sappia dar voce ai cittadini e alle cittadine, alle loro istanze e ai loro bisogni, un’Europa accogliente e generosa, un’Europa senza muri e con soli ponti, che sappia difendere e diffondere una cultura di Pace e di estensione dei diritti fondamentali e inviolabili dell’Uomo.
ENGLISH
“We are everywhere!“, this one was one of the main slogans that inspired the days of the Stonewall Riots, it was the year 1969, imprinted in our memory and in our effort, almost 50 years away, the date of the 28th of June has an increasingly powerful meaning. The same meaning, the same instances, updated, that the Pompei Campania Pride (Pompei PRIDE) will take to the streets on the 30th of June 2018.
An event that has not only a regional significance, but both a national and international one.
The city of Pompei , in our toughts, takes a key role for the expression of our topics and claims, a city that hasn’t always shown the capability of really including the different and the diverse and that in too many occasions has shown its older side, conservative and excluding.
Precisely because our journey starts from faraway, from the history of those who have fought as a liberational movement, the 30th of June we will start from here, because there’s a history of Pompei, of these lands of Italy, of a south with a desire for redemption and modernity, that too often hasn’t had a narrating voice, of a city known in the whole world, but enslaved by its limits and prejudices. The same history that the LGBT* community will tell on the streets of this city, against those who want to make clandestine the free expression of others, against omotransphobic and gender abuses, against exclusion, hypocrisy, false moralism and bigotry.
In the Pompei Pride lies the European dream, the ambition of building an Europe of people and of rights that can restart from its territories, that knows how to give a voice to their citiziens, to their instances and their needs, a generous and accomodating Europe, an Europe without walls but with only bridges, that knows how to protect and spread a culture of peace and how to extend the fundamental and unalienable righs of Man.
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