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PEOPLE FOR CHILDREN - rete di sartorie popolari-

Una campagna di
Chiara Migliore

Contatti

Una campagna di
Chiara Migliore

PEOPLE FOR CHILDREN
- rete di sartorie popolari-

PEOPLE FOR CHILDREN - rete di sartorie popolari-

Campagna terminata
  • Raccolti € 20,00
  • Sostenitori 1
  • Scadenza Terminato
  • Modalità Donazione semplice  
  • Categoria Comunità & sociale
  • Obiettivi
    8. Lavoro dignitoso e crescita economica
    10. Ridurre le disuguaglianze
    12. Consumo e produzione responsabili

Una campagna di 
Chiara Migliore

Contatti

Il Progetto

La Rete di Sartorie Popolari nasce nel Salento (Puglia, Italia) con tre obiettivi principali:

  1. fornire gratuitamente dispositivi di sicurezza ai bambini che ne sono sprovvisti in varie zone del Paese e in altri Paesi del mondo;
  2. incentivare l’utilizzo di tessuti riciclati, lavabili e riutilizzabili nel tempo per promuovere il rispetto della natura, già duramente compromessa in pochi mesi a causa dell’utilizzo di dispositivi monouso;
  3. fornire un’opportunità occupazionale agli artigiani, per lo più donne, coinvolti nella rete, generando processi di autonomia attraverso la realizzazione lavorativa.

COME PUOI CONTRIBUIRE:

  • Sei una sarta o un sarto?Puoi contribuire con la realizzazione di mascherine a titolo volontario o in cambio di un piccolo contributo. Ti sarà consegnato il tutorial e il materiale. Le mascherine confezionate saranno ritirate da volontari e spedite direttamente alle Associazioni di volontariato dei vari territori che provvederanno a distribuirle alle famiglie che ne necessitano.
  • Sei un privato cittadino?Puoi contribuire con l’acquisto di mascherine protettive, donazioni in denaro, macchine da cucire o altro materiale da lavoro. Ricorda: per ogni mascherina protettiva acquistata a un prezzo popolare, un’altra sarà confezionata e spedita a chi ne ha bisogno!
  • Sei un produttore o un rivenditore di filati, tessuto abbigliamento?Puoi contribuire donando materiale (stoffa tipo cotone, filati, elastico, stock etc.)

PRIME SPEDIZIONI IN ITALIA: Taranto, Napoli, Perugia, Firenze, Palermo

PRIME SPEDIZIONI ALL’ESTERO: Grecia, Albania, Serbia, Giordania, Libano, Brasile

………………………………………………………………………..

Referente: Chiara Migliore

Telefono: 3896440035                e-mail:migliore.c@libero.it

Raccolta fondi:www.produzionidalbasso.com

NOTE TECNICHE:

Mascherine chirurgiche

Le mascherine chirurgiche hanno lo scopo di evitare che chi le indossa contamini l’ambiente, in quanto limitano la trasmissione di agenti infettivi e ricadono nell'ambito dei dispositivi medici di cui al D.Lgs. 24 febbraio 1997, n.46 e s.m.i.. Sono utilizzate in ambiente ospedaliero e in luoghi ove si presti assistenza a pazienti (ad esempio case della salute, ambulatori, ecc).

Le mascherine chirurgiche, per essere sicure, devono essere prodotte nel rispetto della normatecnica UNI EN 14683:2019 (scaricabile gratuitamente dal sitohttps://www.uni.com), che prevede caratteristiche e metodi di prova, indicando i requisiti di:

  • resistenza a schizzi liquidi
  • traspirabilità
  • efficienza di filtrazione batterica
  • pulizia da microbi.

La norma tecnica di riferimento UNI EN ISO 10993-1:2010 (scaricabile gratuitamente dalsitohttps://www.uni.com) ha carattere generale per i dispositivi medici e prevede valutazione e prove all'interno di un processo di gestione del rischio.


Mascherine FFP2 e FFP3

I facciali filtranti (mascherine FFP2 e FFP3) sono utilizzati in ambiente ospedaliero e assistenziale per proteggere l’utilizzatore da agenti esterni (anche da trasmissione di infezioni da goccioline e aerosol), sono certificati ai sensi di quanto previsto dal D.lgs. n. 475/1992 e sulla base di norme tecniche armonizzate (UNI EN 149:2009, scaricabili gratuitamente dalsitohttps://www.uni.com).

La norma tecnica UNI EN 149:2009 specifica i requisiti minimi per le semimaschere filtranti antipolvere, utilizzate come dispositivi di protezione delle vie respiratorie (denominati FPP2 e FPP3), ai fini di garantirne le caratteristiche di efficienza, traspirabilità, stabilità della struttura attraverso prove e test tecnici.


Altri tipi di mascherine

Ogni altra mascherina reperibile in commercio, diversa da quelle sopra elencate, non è un dispositivo medico né un dispositivo di protezione individuale; può essere prodotta ai sensi dell'art. 16, comma 2, del D.L. 18/2020(*),sotto la responsabilità del produttore che deve comunque garantire la sicurezza del prodotto (a titolo meramente esemplificativo: che i materiali utilizzati non sono noti per causare irritazione o qualsiasi altro effetto nocivo per la salute, non sono altamente infiammabili, ecc.). Per queste mascherine non è prevista alcuna valutazione dell’Istituto Superiore di Sanità e dell’INAIL.

Le mascherine realizzate nell’ambito del progetto People For Children non possonoe non devono essere utilizzate in ambiente ospedaliero o assistenziale in quanto non hanno i requisiti tecnici dei dispositivi medici e dei dispositivi di protezione individuale. Chi la indossa deve comunque rispettare le norme precauzionali sul distanziamento sociale e le altre introdotte per fronteggiare l’emergenza Covid-19.

Per il corretto utilizzo dei dispositivi di protezione individuale consulta ilRapporto dell'Istituto Superiore di Sanità COVID-19 n. 2/2020

_______________________________________________________________________________

*Gazzetta Ufficiale n.70 del 17/03/2020

Art. 16

(Ulteriori misure di protezione  a  favore  dei  lavoratori  e  della

collettività)

  1. Per contenere il diffondersi del virus COVID-19, fino al termine

dello stato di emergenza di  cui  alla  delibera  del  Consiglio  dei

ministri in data 31 gennaio 2020, sull'intero  territorio  nazionale,

per i lavoratori che nello  svolgimento  della  loro  attività  sono

oggettivamente impossibilitati a mantenere la distanza interpersonale

di un metro, sono considerati dispositivi di  protezione  individuale

(DPI), di cui all'articolo 74, comma 1,  del  decreto  legislativo  9

aprile 2008, n.81, le mascherine chirurgiche reperibili in commercio,

il  cui  uso  e'  disciplinato  dall'articolo  34,   comma   3,   del

decreto-legge 2 marzo 2020, n. 9.

2. Ai fini del comma 1,fino al termine dello stato di emergenza di

cui alla delibera del Consiglio dei ministri in data31 gennaio 2020,

gli  individui  presenti  sull'intero   territorio   nazionale   sono

autorizzati all'utilizzo di mascherine filtranti prive del marchio CE

e prodotte in deroga alle vigenti norme sull'immissione in commercio.

Commenti (0)

Per commentare devi fare

    Questo progetto ha segnalato obiettivi di sviluppo sostenibile

    Gli obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs) costituiscono una serie di 17 obiettivi concordati dall'Organizzazione delle Nazioni Unite.

    8. Lavoro dignitoso e crescita economica

    Buona occupazione e crescita economica: promuovere una crescita economica inclusiva, sostenuta e sostenibile, un'occupazione piena e produttiva e un lavoro dignitoso per tutti.

    10. Ridurre le disuguaglianze

    Ridurre le diseguaglianze: ridurre le disuguaglianze all'interno e tra i paesi;

    12. Consumo e produzione responsabili

    Utilizzo responsabile delle risorse: garantire modelli di consumo e produzione sostenibili.