Pasta asciutta antifascista di Gioia del Colle

Due giorni di musica, sapori e resistenza!

Che cos'è la Pasta asciutta antifascista

La Pastasciutta antifascista è un evento annuale promosso dal Museo Cervi e diffuso su tutto il territorio nazionale in omaggio ai Fratelli Cervi che il 25 luglio 1943, giorno in cui Mussolini venne destituito e arrestato e il Re designò Badoglio come nuovo capo del governo, decisero di festeggiare la fine di 21 anni di dittatura. Si procurarono farina, burro e formaggio e prepararono così chili e chili di pasta che poi portarono in piazza a Campegine per distribuirla alla gente del paese.

Chi siamo

Siamo l'ANPI di Gioia del Colle e, di concerto con l’ANPI provinciale, vogliamo cogliere l’occasione della Pastasciutta antifascista per realizzare una Festa provinciale di due giorni, il 23 e 24 luglio in Piazza Luca D’Andrano, a Gioia del Colle, con dibattiti, musica dal vivo, tanta pastasciutta e buon vino e coinvolgere la comunità degli antifascisti dell’intera provincia barese e non solo...

Perchè lo facciamo

La raccolta fondi che si realizzerà in occasione della Festa sarà finalizzata ad allestire la sede di SPAZIO 25, uno spazio di coworking a Gioia del Colle per associazioni, comitati, sindacati e gruppi informali del circondario che si riconoscono nei valori dell’antifascismo e della Costituzione e che potranno farne un luogo di incontro, confronto, lavoro, spettacolo, costruzione e produzione.

Sostienici!!

Chiediamo il vostro sostegno per ospitare a Gioia del Colle domenica 24 luglio lo spettacolo “Ginevra Di Marco e Francesco Magnelli si raccontano e cantano”, fondamentale per realizzare questo ambizioso, importante e urgente obiettivo.

Scegliete le vostre ricompense antifasciste, siamo pronti a spedirvi il pacchetto "StraKit della Gioia antifascista", anche se saremmo felicissimi di incontrarvi e partecipare tutti insieme a questa vostra bellissima festa!

Ginevra Di Marco e Francesco Magnelli si raccontano e cantano

Ginevra Di Marco e Francesco Magnelli presentano un repertorio che ripercorre la loro intera carriera, accompagnato da aneddoti e storie inedite.

Alla fine degli anni ’80 Francesco Magnelli, tastierista fiorentino, già arrangiatore dei Litfiba, entra negli allora C.C.C.P. – Fedeli alla Linea, per poi dare vita ai C.S.I. (Consorzio Suonatori Indipendenti), insieme a Giovanni Lindo Ferretti, Massimo Zamboni, Gianni Maroccolo e Giorgio Canali. E’ proprio nel loro primo album “Ko de Mondo” che esordisce, giovanissima, Ginevra Di Marco e la sua voce accompagnerà quella di Ferretti nell’intera discografia del gruppo, oltre che nel primo album dei PGR.

Ginevra Di Marco è riuscita a crearsi un proprio spazio, come artista e cantante di grandissima qualità, sia attraverso un repertorio originale (nel 1999 esordisce da solista con l’album “Trama tenue”, con il quale vince la Targa Tenco e il Premio Ciampi come miglior disco di esordio), sia attraverso la rilettura della canzone d’autore italiana (nell’ultimo album, “Quello che conta” del 2020, reinterpreta le canzoni di Luigi Tenco) e internazionale (nell’album “La Rubia Canta La Negra” reinterpreta le canzoni della cantante argentina Mercedes Sosa).

Da non dimenticare inoltre le esperienze nell’ambito della tradizione italiana, con la riproposizione di brani di Domenico Modugno o Enzo Del Re, nonché dei canti popolari, delle feste e delle danze del Mediterraneo e dei “margini”: dalla Grecia ai Balcani, dal Portogallo alla Bretagna, dal Cile alla Romania, da Cuba al Cilento, dalla Toscana al Meridione d’Italia.

Sempre nello stesso periodo si crea un meraviglioso sodalizio tra Ginevra Di Marco e Margherita Hack: nasce “L’Anima della terra vista dalle Stelle”, uno spettacolo dal vivo di canzoni e parole in cui Margherita Hack racconta il suo Novecento, tra fascismo e rinascita del dopoguerra, e affronta tematiche sociali quali immigrazione-emigrazione, nuove energie e lavoro.

Nel 2015 Ginevra Di Marco incontra Luis Sepulveda, suo grande estimatore, e così nasce il reading poetico-musicale “Poesie senza patria”.

Sempre nel 2015 partecipa alla riedizione dello spettacolo folk “Bella Ciao”. Il progetto porta il nome de “Il nuovo Bella Ciao”, sul palco Ginevra canta con due importanti esponenti del folk e della musica popolare: Elena Ledda e Lucilla Galeazzi.